Ventitreesima sezione.

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Cosa poteva essere venuto a prendere Blaine in casa sua, in quel momento? Aveva dimenticato qualcosa? Impossibile, era sempre stato un ragazzo attento e minuzioso, non avrebbe mai lasciato niente, se non di proposito. Che l'avesse fatto apposta? No, impossibile anche questo perché Blaine era a conoscenza dei problemi che il padre aveva con le coppie non eterosessuali o, come diceva lui, 'le coppie malate, contro natura'.
Ancora non capiva perché il suo ragazzo fosse lì e anche sua madre aveva una faccia piuttosto perplessa e sorpresa.
Poi si ricordò di una cosa. Il suo cognome. Blaine Colfer, Jessie Colfer.
Erano fratelli. O almeno cugini.
Non ci poteva credere, come aveva fatto a non collegare quelle due persone? Era così ovvio.
Restava comunque da capire il motivo per cui il fratello della sua 'fidanzata' si trovasse lí, e per giunta accompagnato dal padre di Andy che ovviamente non sospettava nulla a proposito di Blaine.
Il biondo lanciò un'occhiata molto eloquente al suo ragazzo che gli rispose con un veloce gesto accompagnato da uno sguardo, entrambi a dire 'ne parliamo dopo'.
Proprio in quel momento, Jessie gli si attaccò al collo, stampandogli un lungo bacio sulle labbra.
Sentiva gli occhi arrabbiati di Blaine addosso, che gli corrodevano l'anima. Non avrebbe mai voluto tradire il suo ragazzo e lui lo sapeva, ma in fondo era geloso.
Contrariamente alla maggior parte delle persone, lui apprezzava la gelosia da parte della persona con cui si sta, perché era una chiara dimostrazione di quanto quella determinata persona ti ama e tiene a te. Di quanto è disposta a fare pur di non perderti. Certo, quando la cosa diventa esagerata e ossessiva, è abbastanza fastidioso, fino a diventare quasi inquietante e arrivare a una denuncia per stalking è un attimo.
Comunque, tutto il sentimento che in quel momento provava il suo riccio lo fece sorridere lievemente, cosa che Jessie interpretò male: infatti, credendo di piacergli sul serio, chiese senza esitazione accesso alla sua bocca. Andy però non glielo permise e si staccò immediatamente, con la scusa di non mettersi troppo in mostra.
P.A.: "Come siete carini -sorrise per poi portare lo sguardo sull'espressione di Blaine che lasciava davvero poco spazio all'immaginazione- Cos'hai Blaine? Sei geloso della tua sorellina?"
B: "Ahah gelosissimo, non può immaginare quanto..."
P.A.: "Tranquillo, mio figlio non te la porterà via, sono solo innamorati..."
A: "Sì papà, innamoratissimi"
Sorrise falsamente, come era abituato a fare quando suo padre toccava il discorso 'Fidanzata'.
Ricevette un'occhiata fiera e colma di orgoglio da parte del padre, mentre sua madre e Blaine gliene riservavano una quasi impossibile da decifrare, sembravano arrabbiati ma allo stesso tempo capivano che non poteva fare altrimenti.
Dopo altre chiacchiere insignificanti, si misero tutti a sedere.
Il padre di Andy, Petros, a capo tavola, con da una parte sua moglie Artemis e dall'altra Jessie; a fianco a quest'ultima si trovava Andreas e di fronte a lui c'era Blaine.
Mentre serviva i piatti in tavola, Artemis prese la parola.
M.A.: "Caro, come mai hai deciso di far venire anche Blaine stasera? È la prima volta che lo incontriamo..."
P.A.: "Beh, quando sono andato a prendere Jessie, mi ha detto che suo fratello sarebbe rimasto solo in casa, dato che i nostri carissimi consuoceri erano fuori per andare a trovare i nonni. Così mi son detto 'Perché non invitarlo a cena? Non è giusto che un giovanotto così simpatico e gentile debba cenare da solo' e così eccoci qui. Poi mi ha anche detto che è un grande amico di Andy e ho colto la palla al balzo..."
A: "Hai fatto bene, papà. Era da tanto che non passavo un pò di tempo con Blaine, vero amico?"
B: "Già, purtroppo il corso di musica mi prende tanto tempo e non riesco a uscire spesso, sai com'è Andy, se perdi una lezione e poi non studi, non puoi mai imparare qualcosa"
Andy annuì, mentre sentiva Blaine che gli toccava la pianta del piede con la punta della scarpa. Il biondo ricambió questo piccolo gesto d'affetto proibito.
E, nel medesimo istante, Jessie allungò una mano sulla sua coscia. Inizialmente non capì perché, poi si rese conto che suo padre lo stava fissando e si stava ovviamente chiedendo il perché di quell'improvviso silenzio e di quello scambio reciproco di sguardi tra i due, ma sembrò che quel gesto quasi naturale di Jessie gli avesse fatto cambiare idea.

Passata quella interminabile cena, i giovani decisero di salire di sopra e, mentre Jessie era andata a 'incipriarsi il naso', Andy non riuscì a tenere a freno la sua curiosità.
A: "Perché cavolo sei venuto? Non ti ricordi di come la pensa mio padre su di noi?"
B: "È proprio per questo che sono venuto."
A: "Che vuoi dire?"
B: "Voglio dire che tuo padre sospetta qualcosa di noi."

#SpazioCrazyKiwi
TAN TAN TAAAAAN
Sì, se non si fosse capito mi piace fare finali aperti muahahahah.
Probabilmente farò una cosa del genere anche alla conclusione dell'intera ff, ma questo si vedrà eheh.
Comunque, se il capitolo vi è piaciuto, lasciatemi una stellina o un commento, accetto anche le critiche, soprattutto quelle costruttive. Al prossimo capitolo koaline.

-On the bus. //Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora