Capitolo 12- Non ho voglia di restare.

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Capitolo di Stella

JAMES' P.O.V.

L'aveva scoperto.

Cazzo.

"Senti James, se non la smetti di fare soffrire mia sorella ti spacco la faccia!"

"Non glielo volevo dire perché è come se non l'avessi fatto! Ero ubriaco!"

"Ma non hai perso la verginità con lei! Non puoi mentire su una cosa cose seria!"

"Ma che cazzo ti importa di quello che faccio?!"

"È MIA SORELLA! LO CAPISCI SI O NO?!"

"L'HAI SCOPERTO SOLO STAMATTINA CHE ERA TUA SORELLA!"

"DIO JAMES LO SO DA QUASI DUE MESI!"

"ALLORA HAI MENTITO A TUTTI NOI!"

"NO...CIOÈ SI MA...SENTI JAMES IO PER LO MENO NON HO MENTITO SU UNA COSA SERIA!"

"HAI MENTITO SU TUA SORELLA CAZZO! HAI VISSUTO QUASI DUE MESI CON UNA RAGAZZA CHE ERA TUA SORELLA, ANCHE SE LEI NON LO SAPEVA!"

"MA COSA TI IMPORTA!? È LA MIA VITA!"

"ANCHE LA MIA!"

"QUELLA RAGAZZA STA SOFFRENDO TROPPO JAMES! PRIMA LAURA, POI TE, CARLOS!"

"E ALLORA?! È COLPA MIA?! IO HO PROVATO A CHIEDERLE SCUSA MA LEI NON NE VUOLE SAPERE!"

"JAMES LE STAI DICENDO BUGIA DOPO BUGIA! NEANCHE IO MI FIDEREI DI TE!"

"NON VOLEVO PERDERLA!"

"MENTENDOLE CREDI CHE AVRESTI RISOLTO QUALCOSA?!"

"GLIELO AVREI DETTO PIÙ AVANTI?!"

"PIÙ AVANTI QUANDO?! SULL'ALTARE?!"

"SI PIÙ AVAN- sull'altare ?"

"JAMES LEI VOLEVA PASSARE IL RESTO DELLA SUA VITA CON TE! MA DOVE CAZZO VIVI?! NON TI SEI RESO CONTO CHE SEI LA SUA VITA?! NON TI SEI ACCORTO CHE DA QUANDO SIETE TORNATI INSIME HA DEMPRE SORRISO?! NON TI SEI RESO CONTO CHE SEI IL SUO SORRISO?! JAMES SCENDI DALL'ALBERO CHE C'È L'OMBRA ANCHE SOTTO!"

Cosa avevo combinato?

Sono un coglione.

Un emeritissimo coglione.

Cosa pensavo di risolvere aspettando?

Dovevo tirare fuori le palle e dirglielo subito.

Ma invece il mio orgoglio ha avuto la meglio, facendo passare il tempo, peggiorando la situazione più di quanto già lo era.

Kendall mi guardava con occhi sgranati mentre io fissavo un punto vuoto con le lacrime che minacciavano di uscire e i pugni chiusi.

"James. Non volevo essere così severo però sta attento. Sei mio amico e preferisco dieci miglioni di volte te come fidanzato di mia sorella che altri. Perciò perfavore, pensa a ciò che ti ho detto."

Disse uscendo dalla porta.

STELLA'S P.O.V.

"QUELLA RAGAZZA STA SOFFRENDO TROPPO JAMES! PRIMA LAURA, POI TE, CARLOS!"

Li si sentiva urlare dalla camera affianco la mia.

Mentre io ero li.

Sdraiata sul letto a piangere.

A deprimermi.

Kendo aveva ragione.

Sto soffrendo troppo.

Io non riesco ad andare avanti in questo modo.

Qui, a Los Angeles.

Riprendo in mano il portatile e continuo a cercare dei voli.

Non riesco a capire un granché, vedo tutto appannato dalle lacrime.

"Perché guardi i voli?"

Mi giro e noto che Carlos era li che mi guardava.

"Il mio posto non è qui..." Dico continuando a piangere con un sorriso amaro stampato sulle labbra.

"Ma che dici?" Disse sedendosi accanto a me.

"Andiamo Los...lo sai benissimo anche tu. Laura se n'è andata, James mi tradisce e beh, tu non mi guardi più"

"Come non ti guardo più?"

"Los...stai sempre con Simmy. Hai una ragazza che ti ama. È ovvio che scegli lei a me, ma tranquillo, fa niente"

"Fa niente un cazzo. Stella io ti voglio bene più di quanto credi"

"Ah si? Mettiamoti alla prova. Ieri, quando eravamo solo io e te, mentre eri sul letto che messaggiavi con Simmy, sono entrata in camera tua piangendo, e ti dissi una cosa importantissima. Quale?"

"Tu non sei entrata in camera mia piangendo"

"È qui che ti sbagli Los. Facevi finta di ascoltarmi ma non ti eri neanche corto chi fossi. Mentre io ti ho detto una cosa importantissima"

"Stel mi spiace..."

"No. Non dire così. - girai lo sguardo verso di lui. Sorridevo ma piangevo - lo sappiamo entrambi che ora hai la tua vita. Io non valgo più niente."

"Stel sei una delle persone più importanti della mia vita."

"Non importa...domani, molto probabilmente, ritorno definitivamente in Italia"

"Ma te sei scema. Non puoi farlo"

"È qui che ti sbagli. Sai cosa ti ho detto ieri? Mio papà ha un tumore ai polmoni. Torno per lui. Ormai la mia vita è una sofferenza pura. Per di più sono la sfiga. Perché ci siamo ritrovati. Se non andavamo al quel concerto, o meglio, se non andavo a quel concerto ora voi sareste tutti felici"

"Stel non è vero. Dai ti voglio bene"

Lo guardai e instintivamente mi avvicinai a lui.

Le mie labbra poggiarono sulle sue.

Mille brividi percorsero la mia schiena.

Le gambe, anche se ero seduta, mi tremavano.

Cazzo era fantastico.

Dopo qualche secondo mi staccai da lui.

"Scusa...ho combinato un disastro. Tu non centravi niente. Sono una stupida. Cogliona. Testa di cazzo. Merito di morire. Scusa"

Dissi alzandomi in piedi e correndo fuori dalla porta, nonostante i suoi continui richiami.

Una volta nel parco presi il cellulare e la chiamai.

"Oh, ciao" rispose.

Mi preparai al peggio.

~E scusa se sono un disastro, se merito di morire. Scusa se mi lamento con te perché la mia vita non ha più senso. Scusa per tutto. Ma tranquillo, da domani non mi avrai più tra i piedi.~

Remember 3...~ Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora