Capitolo mio, BUON ANNO! Spero che realizziate i vostri sogni, almeno un po'.
LAURA'S P.O.V.
"Quindi avevi tu la mia carta di credito? Ma che..."
"Senti, vieni a casa con Logan e non dire nulla a nessuno, chiaro?"
"Oh... okay. Ma tra quando..."
"Parto oggi pomeriggio. Ora sbrigati."
"Arriviamo."
Chiusi la chiamata con il cuore in gola.
Dovevo farlo?
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"Perché ogni cazzo di volta che vengo in un aeroporto è per salutare qualcuno per sempre?" Iniziò Logan.
"Logan, ti ho già detto che non sarà per sempre. Tornerò. Presto. Credo. Oppure... al massimo, potrai venire a trovarmi."
"Sicura di voler partire? E soprattutto senza dire nulla a Ken?" Chiese Sara.
"No, non ditegli nulla. Nessuno deve saperlo."
"Ma..."
"Nessun 'Ma', Sara."
"Come vuoi tu. Mio dio, è orribile. Ho vissuto questa scena troppe volte." Sara iniziò a piangere, mentre Logan la abbracciava.
"Okay, tra un'ora chiameranno il volo, e devo ancora fare il check-in. Prometto di chiamarvi, oppure, al massimo, mi chiamerete voi. Tranquilli, lì ci saranno delle persone che mi accoglieranno."
"La comunità delle suore?" Chiese ironico Logan.
"Smetti di fare il cretino."
"Ehi, io sono intelligente!"
Scossi la testa e lo abbracciai.
"Ti voglio bene, ometto."
"Anche io, puffetta."
Gli sorrisi, poi abbracciai Sara.
"Ti voglio bene, Lau."
"Anche io, Sara."
Sorridemmo per qualche minuto, poi io diedi loro un altro piccolo abbraccio e mi avviai verso il gate.
Un'ora dopo circa, chiamarono il mio volo, ed io salii sull'aereo portando con me un trolley.
Sospirai e dissi a me stessa di essere forte.
Sarei stata forte. Lo ero sempre stata. Dovevo solo ritornare ad esserlo.
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SARA'S P.O.V.
Sul viaggio di ritorno verso la città, io e Logan viaggiavamo in macchina.
"Come la prenderanno?"
"Laura ha detto di non dirlo a nessuno, Sara."
"Qualcuno se ne accorgerà."
"In tal caso diremo la verità. Che problema c'è?"
"Non credi che succederà più del 'diciamo la verità e gli altri accetteranno tutto'? Sii realista, Logan."
"Probabilmente, nessuno se ne accorgerà."
"Mi preoccupo per Kendall."
"Lui se ne accorgerà."
"GUARDA CHE COSÌ NON AIUTI, LOGAN!"
Lui fermò la macchina di botto, in una stazione di servizio.
"Senti: tua sorella vuole vivere. Lasciala fare. Anche tu stai vivendo la tua vita. Sei andata a New York, e prima ti sei trasferita da Firenze a Los Angeles. Abbi almeno un po' di fiducia in lei."
"Ma io, ho fiducia in lei! Ho solo paura. Paura che qualcosa le vada storto. E che magari le succeda qualcosa di orribile."
"Sara... ti prego... non preoccuparti così tanto."
"Non è questione di preoccupazione. Ho paura che non torni più."
Stette in silenzio per un po', fino a quando non parlò.
"Ho paura anche io che lei non torni più."
Poi mi abbracciò, e fece ripartire l'auto.
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KENDALL'S P.O.V.
Camminavo da circa tre ore in tondo.
Carlos era al bar dell'ospedale, credevo in cerca di un caffè, mentre James era nella stanzetta del giorno prima, con Simmy.
Io, invece, non facevo che preoccuparmi.
Vidi il dottore biondo che ci aveva accolti due giorni prima e gli chiesi alcune notizie.
"Ma... Stella... Parker? Schmidt, come vuole lei."
"Uhm... la stanno operando... non so in che condizioni sia, ma non dovrebbero metterci ancora molto, salvo eventuali complicazioni durante l'intervento."
"Ne è sicuro?"
"Stia tranquillo, tra al massimo mezz'ora uscirà dalla sala. La devo informare che non ci sarà bisogno di preoccuparsi nel caso stia addormentata più del previsto. È la prassi di interventi del genere, a causa dell'anestetico."
"Oh. Grazie. Credo."
"Prego, si figuri. Lei è il fratello?"
"Sì... sono io..."
"Oh, bene... arriverderci, le consiglio solamente di aspettare, se vuole, può usufruire del bar al piano sotterraneo, oppure di una delle sale riposo. Non ha una bella cera."
"Grazie, credo seguirò il suo consiglio appena uscirà dalla sala."
"Bene, arrivederci."
Il dottore mi sorrise e se ne andò, lasciandomi nel mio oblio di disperazione.
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LAURA'S P.O.V.
Staccai finalmente le cuffie dall'Mp3.
Quel viaggio era durato più del previsto, ma non mi lamentavo. Ero pur sempre arrivata alla mia destinazione.
Scesi lentamente dall'aereo, beandomi della luce del sole di Miami.
C'era caldo, ma non me ne curai, piuttosto mi diressi verso il ritiro bagagli, sperando che non avessero perso le mie valigie.
Grazie al cielo, nessuno dei miei bagagli era andato perso.
Velocemente inviai un messaggio con il cellulare e sorrisi alla veloce risposta.
Attraversai le porte scorrevoli dell'uscita dell'aeroporto e sorrisi alla figura che si stagliava davanti.
"Ciao papà."
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Remember 3...~ Big Time Rush
FanfictionDopo la partenza di Sara, la tensione inizia a farsi sentire, e la disperazione di Logan cresce ogni giorno di più. Nel frattempo, Kendall e Laura sembrano avere problemi, mentre Stella e James sembrano il ritratto della coppia felice. Simmy e Carlo...