Remember 3...~ Big Time Rush

Capitolo 57- Viaggio di Nozze.

Capitolo mio

SARA'S P.O.V.

"Mi raccomando, non uccidetevi, non morite, non fate niente di orribile, non bruciate la cas-."

"Sara, sono una donna, riesco a gestire i miei problemi."

"Anche quelli con Kendall, Laura?"

"Non ho problemi con Kendall, avremo una convivenza civile."

"Sì, o scopate, o vi prendete a schiaffi."

"Smetti di fare la moralista e sali su quel fottuto aereo."

Annuii lentamente, per poi abbracciarla.

"Stammi bene! E usate protezioni!"

Laura restò di sasso, mentre Kendall la trascinava con sé, verso l'uscita dell'aeroporto.

"Secondo te troviamo la casa completamente a pezzi?" Chiesi al mio ormai marito.

"Mh, probabilmente no, solo le doghe del letto, faranno cose molto hard."

Scoppiai a ridere, poi ci imbarcammo.

Simmy e Carlos si sedettero dietro di noi, mentre James e Stella presero posto davanti.

"Dov'è che siamo diretti, quindi?" Chiese Stella a James.

James aveva insistito per non dirle nulla della destinazione.

Avremmo visitato Parigi, e dopo avremmo preso il primo volo per Londra.

"Appena atterreremo capirai."

Stella iniziò a piagnucolare, e dopo poco si addormentò sul petto di James.

Dopo qualche minuto, anche Simmy e Carlos smisero di parlare, mentre Logan iniziava a sbadigliare.

"Non vedo l'ora di arrivare a Parigi, amore mio." Sussurrò al mio orecchio, per poi addormentarsi.

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"OH MIO DIO, PARIGI! PARIGI! PARIGI! ADORO PARIGI, TI AMO TI AMO TI AMO!"

"Lo so babe." James baciò Stella sulle labbra, poi chiamò il primo taxi e lo fece dirigere in albergo.

Sul primo salirono le altre due coppie, mentre Logan cercò di chiamarne un altro.

"Taxi! Tax-."

Un'ondata d'acqua gli arrivò dritta in faccia, bagnandolo totalmente.

Scoppiai a ridere, ricordando che prima di atterrare avevamo incontrato una turbolenza, che aveva probabilmente portato pioggia.

"MI SPIEGATE PERCHÉ?!" Logan quasi scoppiò a piangere, io gli diedi una pacca sulla spalla.

Appena vidi in lontananza arrivare un taxi, lo chiamai con un gesto della mano.

"Où mademoiselle?"

"Pouvez-vous aller à l'hôtel Plage Central?"

"Bien sûr, mademoiselle!"

Sorrisi e posai le valigie nel portabagagli.

"Visto, Logan? Tu sei mezzo scemo, e non capisci nulla, io invece, sono molto intelligente."

"Sì sì, come vuoi..."

Scossi la testa, per poi baciarlo.

Alla fine del tragitto pagammo il tassista, e salimmo in camera.

"Allora... da dove iniziamo a visitare?" Chiesi io, emozionata.

"Ti va prima una doccia?" Chiese lui ammiccante.

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STELLA'S P.O.V.

Parigi, Parigi, Parigi! Sognavo di andarci da una vita, e ora James mi ci aveva portata.

Quanto lo amavo.

"JAAAAAMES! DA DOVE INIZIAMO?!"

"Ehi, keep calm babe! Inizieremo da dove vorremo. Cosa vuoi visitare?"

"Tutto! Iniziamo dalla Torre Eiffel?!"

"Oka-."

"ALLORA ANDIAMO!"

Lo trascinai fuori dall'hotel alla velocità della luce, per poi correre verso un taxi.

Chiesi velocemente di andare alla Torre Eiffel, per poi abbracciare forte James.

"Sai che ti amo?"

"Ovvio, chi non mi amerebbe?"

Sorrisi a quell'insinuazione, per poi scoccargli un bacio sulle labbra.

Arrivammo alla torre piuttosto velocemente, lui pagò il taxi, poi ci trovammo esattamente davanti la torre.

"Oh, mio dio. È enorme. È fottutamente grande..."

"Oh, puoi dirlo forte!"

"È ENOR-."

"Stella non dicevo sul serio!" Mi tappò la bocca, poi mi fece salire sull'ascensore, con altre duecento persone.

Okay, forse ero esagerata, ma erano veramente tante, e per entrare c'erano almeno cinquecento persone che aspettavano.

Quando salimmo ci fermammo ad uno degli ultimi piani, e potei finalmente vedere l'immenso panorama di Parigi.

Ci mettemmo in un angolino, cercando di stare soli, per poi sederci su delle panchine.

"È fantastico. Io... grazie James."

Lui mi baciò lentamente, e finalmente, sentii quelle farfalle nello stomaco di cui parlavano tutti.

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SIMMY'S P.O.V.

"Ehi, dove vuoi iniziare ad andare?" Chiese mio marito.

"Non so... vorrei vedere la torre, ma credo ci sarà un'enorme fila... che ne dici di Notre Dame?"

"Concordo!"

Iniziammo a passeggiare mano nella mano con una cartina di Parigi in mano.

"Che ne dici? Ti sta piacendo Parigi?"

"È... diverso!" Scoppiammo a ridere entrambi.

Arrivammo davanti la cattedrale gotica e ci sedemmo di fronte.

"Wow. Non pensavo fosse così... grande(?)" Affermai insicura io.

"Io non pensavo fosse così stupenda... dovrebbero vietare cose del genere." Continuò Carlos.

"Già, è una cattedrale davvero bella... entriamo?"

"Ma quale cattedrale... io stavo parlando di te!"

Sorrisi, poi entrammo nella cattedrale, e poco prima di uscire lui mi baciò. Ed io mi sentii una delle persone più felici del mondo.