LAURA'S P.O.V.
"Ciao, papà."
"Ehi Laura. Come va?"
"Benissimo... tu?"
"Tutto va per il verso giusto."
Dopo il trasferimento di mio padre a Miami per farlo curare nella clinica specializzata, si era ripreso alla grande, ed ora lavorava in una agenzia economica.
Per quanto riguardava invece l'aspetto problematico della perdita di mia madre, aveva solo qualche scatto di depressione, ma passava in fretta.
Scendemmo dalla macchina, e mio padre mi mostrò la casa in cui avrei abitato.
"Allora... ha due piani, è vicina al mare, abiteremo insieme, questa è casa mia. Ti piace?"
"Papà, è perfetta."
Stetti in silenzio un po' ed iniziai ad entrare le mie cose in casa.
"La tua camera è sopra, ti porto io le cose, tu vai in bagno, dovrai rinfrescarti."
"Oh, grazie papà."
Mi indicò il bagno ed io entrai.
Chiusi la porta e lavai la faccia.
Lo avevo fatto sul serio.
Avevo abbandonato tutto e tutti.
Avevo rinnegato la mia migliore amica, lasciato lì il mio amico-fidanzato-qualsiasicosafosse.
Ed ora ero sola, con mio padre.
Uscii dal bagno ed andai nella mia camera, dove trovai mio padre intento a sistemare le valigie.
"Qui ho portato le tue cose, se vuoi puoi sistemarle nell'armadio, è quasi del tutto vuoto."
"Oh, grazie papà."
"Prego tesoro. Hai qualcosa che non va... vuoi parlarne?"
"No papà... senti... magari dopo... ordiniamo una pizza?"
"Oh sì. Domani vado a lavorare presto, quindi non preoccuparti se non mi trovi al tuo risveglio."
"Oh, tranquillo papà, non mi preoccuperò. Capricciosa, per te?"
"Sì, se vuoi le vado a ritirare io."
"Oh no, mi farà bene uscire un po'."
Gli sorrisi e chiamai la pizzeria. Dopo aver ordinato le pizze, uscii di casa e mi diressi verso la mia meta, opportunamente indicata da mio padre.
Dopo essere entrata aspettai qualche minuto prima di ricevere le pizze.
"Laura?! Sei proprio tu?"
"Michael?"
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KENDALL'S P.O.V.
"Ma dove cazzo sono gli altri?"
"Kendall ti vuoi calmare?! Stella sta per uscire dalla sala, quindi smetti di preoccuparti." Simmy tentava di riuscire a calmarmi, purtroppo invano.
Circa dieci minuti dopo, Stella uscì dalla sala operatoria, intubata, e venne portata in una sala con più macchinari.
Probabilmente si trattava del dopo intervento.
"È appena uscita. Bene, prevediamo un risveglio entro le due ore, ma in casi del genere potrebbe anche trattarsi di due o tre giorni. In ogni caso, nulla per cui preoccuparsi. Tra qualche minuto potrete entrare."
Il dottore biondo ci sorrise e camminò lungo il corridoio, fino a scomparire totalmente.
"Continuo a pensare che non si risveglierà più."
"James, così non aiuti." Parlò Carlos.
"Sì, ma cerchiamo di essere realisti ragazzi. Potrebbe sul serio non risvegliarsi."
Improvvisamente vidi comparire Logan e Sara dal fondo del corridoio, chiaramente imbarazzati.
Simmy andò loro incontro.
"Ragazzi, perché siete in ritardo?"
"Abbiamo dovuto sistemare i bagagli, ed inoltre, aspettare qui non avrebbe fatto altro che appesantire la tensione già presente nell'aria."
"Sara ha ragione." Disse James.
Tutti annuimmo, mentre il dottore ci comunicò che potevamo entrare uno alla volta nella camera.
"Chi entra per primo?" Fece Carlos.
"Entro io." E detto questo entrai nella camera.
Mi sedetti lentamente sulla sedia blu ed iniziai a parlare.
"Senti. So che ti risveglierai, perché me lo hai promesso. E devi chiarire con James. Ci sta malissimo. Io l'ho fatto con Laura. L'ho perdonata, perché ho capito che aveva ragione. Siamo stati noi due a sbagliare per primi, e adesso ci troviamo in una stanza bianca di un ospedale."
Ancora silenzio, ed un fastidioso suono ad interromperci.
"Sia chiaro Stel, che io ti ho sempre voluta bene, anche quando non sapevo che io e te fossimo fratelli. Quindi, grazie. Ti voglio bene. Ed ora devo cercare Laura, non la vedo da un po'. Ciao, risvegliati presto."
Le strinsi la mano e sospirai.
Non doveva finire così.
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LAURA'S P.O.V.
"Mio dio, non credevo che ti avrei visto qui. Pensavo fossi a Melbourne."
"No, sai com'è, Miami è stupenda. Tu, invece?"
"Sono da papà, devo prendere la pizza. Ti va di venire da noi?" Chiesi io.
"No, mi piacerebbe venire, ma sai, ho il mio amore a casa."
"Uh, il cuginetto si è fidanzato... chi è la fortunata che riesce a sopportarti?"
"La nutella. Non sono fidanzato scema."
"Sisì. Che fine ha fatto Nukelie?"
"Nulla..."
"Farò finta di crederti. L'invito a cena è sempre valido, quando hai voglia puoi passare."
Lui passò una mano tra i suoi capelli, poi chiese con aria drammatica.
"Hai nutella a casa?"
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Remember 3...~ Big Time Rush
FanfictionDopo la partenza di Sara, la tensione inizia a farsi sentire, e la disperazione di Logan cresce ogni giorno di più. Nel frattempo, Kendall e Laura sembrano avere problemi, mentre Stella e James sembrano il ritratto della coppia felice. Simmy e Carlo...