Capitolo 58- A little bit.

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Capitolo mio

LAURA'S P.O.V.

"Dici che se la caveranno?"

"Probabilmente sì." Rispose lui con sufficienza.

"La macchina è nuova?" Chiesi appena salii sul veicolo per andare via dall'aeroporto.

"No, ma preferisco la moto, quindi la macchina non la uso spesso."

Stare in macchina con lui mi metteva profondamente a disagio, soprattutto dopo quello che era successo tra noi.

Stetti in silenzio per tutto il viaggio in auto, per paura di farlo arrabbiare, anche perché sembrava già abbastanza adirato.

"Qualcuno ti ha tagliato la lingua?"

"Pensavo non volessi parlare."

"Come mai sei tornata?"

Sospirai.

"Perché non potevi stare zitto?"

"Magari perché voglio sapere perché sei tornata."

Borbottai qualcosa di incomprensibile, per poi girarmi verso il finestrino.

"Laura."

"Kendall, sono tornata perché avevo voglia di farlo. Ed ora ho il cuore più leggero. Sei fottutamente insopportabile."

"È per questo che mi ami."

"Probabilmente questo è uno dei tanti motivi."

Sorrise, per poi continuare a fissare la strada.

Dopo dieci minuti di silenzio ininterrotto, mi decisi finalmente a parlare.

"Sono tornata perché volevo chiarire con Stella. E parlare con tutti voi altri. Devi scusarmi, ma mi mancavate."

"Ci mancavi anche tu, Laura. Eccome se ci mancavi. Solo che non te ne sei mai resa conto."

~~~~~~~~

"Dov'è l'asciugacapelli?!" Gridai dal bagno.

"Terzo cassetto a destra!" La risposta di Kendall arrivò quasi immediata.

Aprii il cassetto, ma dentro trovai solamente dei rossetti. Chi diavolo metteva dei rossetti?

"Non c'è!"

"Arrivo e lo prendo!"

La porta si aprì di colpo, io con un asciugamani a coprirmi e lui vestito di tutto punto.

"D-dovrebbe essere... m-mh... -camminò verso di me e mi superò, per poi aprire il cassetto al mio fianco- mh, vedi se questo va bene."

Mi porse il phon.

"Oh, sì dovrebbe andare, grazie." Gli sorrisi, per poi afferrare il phon.

"Ordino pizza per stasera?"

"Sì, mettiamo un film a caso?"

"Sul divano?"

Sorridemmo a vicenda, poi lui corse sotto a prendere il telefono.

Iniziai a mettere l'intimo per poi passare al resto dei vestiti, quando Kendall rientrò.

"Oh, scusa... comunque, dicono che portano le pizze tra mezz'ora... va bene?"

"Va benissimo..."

Lui si girò e se ne andò, poi io finii di vestirmi e asciugai i capelli.

~~~~~~~~~~~

"Finalmente..." mi buttai sul divano con il cartone della pizza tra le mani e una lattina.

"Che film hai preso?" Chiesi a Kendall.

"Credo... mh, 'Inside Out'... ne vuoi un altro?"

"No, va benissimo."

Si sedette vicino a me, poi prese il telecomando e fece partire il film.

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"Basta, adoro Tristezza."

"Meglio Rabbia."

"Tristezza."

"Rabbia."

"Perché dobbiamo litigare per tutto?" Chiesi esasperata io.

"La finisci la pizza?"

"Mh, forse."

"Me lo dai un pezzo?"

"No."

"Ma..."

Sorrisi malvagia, poi mangiai l'ultimo trancio di pizza rimasto.

"Cosa guardiamo adesso?" Chiese Kendall.

"Secondo te faranno il film di After?"

"Ma cosa c'entra?"

"Non so, odio quel libro."

Scoppiò a ridere e girò canale.

"C'è ICarly!! Lascia lì!" Gridai io.

"Okay..."

Mi accoccolai a lui, sentendolo irrigidire sotto di me.

"Ti do fastidio?" Chiesi velocemente.

"No... ma... mio dio, posso baciarti?"

"Kendall... non credo sia una buona idea."

"Abbiamo la casa libera."

Sospirai e lo guardai negli occhi.

Lui si avvicinò velocemente a me e mi baciò, lasciando che i miei sentimenti iniziassero a risalire a galla.

"Mi sei mancata così tanto..."

"Anche tu... ma..."

Mi ribaciò, ed io lo lasciai fare, consapevole di quello che sarebbe successo.

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"Credi che tutto questo ci porterà a qualcosa di sensato?" Chiese lui accarezzandomi la spalla.

Eravamo sul divano, dopo aver fatto tanta 'ginnastica'.

"Probabilmente no. Ma sai che ti dico? Dopo tutto quello che abbiamo passato un po' ce lo meritiamo."

"Laura, dico, sei sicura di quello che accadrà dopo?"

"Non credo che mi potrò rimettere con te. Dico... è complicato, io non riesco a reggere una relazione come stanno facendo tutti gli altri."

"Il problema sei tu, cara."

"Stronzo."

Mi sorrise, per poi baciarmi la punta del naso.

"Secondo te, come se la passano a Parigi quei sei pazzi?" Gli chiesi io.

"Per me hanno fatto molto allenamento."

"Pervertito!"

"Ehi, non mi pareva la pensassi così qualche minuto fa."

"Hai ragione." Acconsentii.

"Ti va un altro giro?"

"Sembri uno spacciatore se dici così."

"Non sottilizzare e rispondi."

"Va bene, veloce..."

"Velocissimo, non preoccuparti."

Sorrise, per poi trascinarmi con sé di nuovo nell'oblio.

Remember 3...~ Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora