Immagina Marco Reus

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Dedicato a nourkaouia
Spero ti piaccia, un bacio!

Indossavi solo un vestitino nero che beh, lasciava ben poco all'immaginazione.

Danzavi a piedi nudi sul parquet di legno del porticato e il bicchiere che avevi in mano era la conferma del tuo essere non così sobria come avevi sperato.

"Ci conviene andare via prima che il proprietario ci scopra!" ti avvisò il tuo migliore amico, a cui desti poca importanza.

Ridesti istericamente fino a quando non sentisti dei rumori ma, in men che non si dica, lui era sparito...bell'amico.

Facesti per voltarti verso la portafinestra della casa, però ti scontrasti con un ragazzo, biondo, stupendo.

"Ehm..." mugugnasti imbarazzata.

"Qualcuno qui ha fatto la cattiva" sussurrò al tuo orecchio con quella voce così bassa e sensuale.

"I tuoi genitori non ti hanno mai insegnato che non è molto carino fare questo casino alle 2 in casa d'altri?" domandò così ovvio.

"N-no" avevi preso a balbettare.

"Uhm...molto male. Quanti anni hai?" chiese di colpo, prendendoti alla sprovvista.

"A te invece non hanno mai insegnato che non si chiede l'età ad una donna?" ribattesti sarcastica.

"Si, ad una donna. Tu invece sei una bambina, che è una cosa un po' diversa" ti rispose a tono. Già lo amavi.

"Okay, hai vinto. Ne ho diciassette, tu?" ammettesti con amarezza.

"Ventisei, ma sai com'è, l'età per me non è mai stata un grosso problema" rise facendo ridere anche te.

Mentre la situazione qui doveva essere abbastanza seria, anzi dovevi iniziare ad avere paura.

"Visto che ormai sono qui e non penso che riuscirò a tornare a casa, cercherò di far passare il tempo, okay? Cosa ti piace, hai qualche hobby?" ti sedesti sul dondolo che c'era in veranda.

"Le storie di una notte" ti gelò diretto con un sorriso fin troppo malizioso.

"Bene" gli allacciasti le braccia al collo, baciandogli la zona di pelle intorno alla scapola.

"Vedo che prendi subito confidenza" cercò di sdrammatizzare di nuovo, ma stavolta venne zittito da un tuo bacio a stampo.

Ti prese in braccio, facendo incrociare le tue gambe attorno al suo busto ed entraste dentro casa.

Tutte le pareti erano costellate da ripiani pieni di trofei e coppe e di quadri che raffiguravano lui con su scritto Marco Reus 11.

La maglia giallo nera che c'era in ogni fotografia ti fece ricordare l'unica volta che avevi sentito quel nome.

Tuo fratello desiderava insistentemente la maglietta del Borussia Dortmund, precisamente di Marco Reus.

E se solo avesse saputo che stavi per andarci a letto...chissà cosa avrebbe pensato.

Potevi tranquillamente usare la scusa di essere ubriaca, eppure sapevi benissimo che non era così: avevi visto quel sorriso brillante nascosto dalla penombra e ne eri rimasta ammaliata.

Dopo aver salito le scale, svoltò a destra e aprì una porta, camminò per qualche metro e ti posò sul letto con gli occhi pieni di lussuria.

Ti alzò il lembo del vestito e si calò i pantaloni e i boxer e senza preavviso si intrufolò tra le tue gambe, facendoti gemere.

Una, due, tre spinte, fin quando non prese il ritmo e ti riempì completamente.

Non sapevi come sfogarti per il piacere così infilasti le mani sotto la sua felpa e gli graffiasti la schiena.

Con un verso rude si svuotò dentro di te e in seguito raggiungesti il culmine anche tu urlando il suo nome, che sarebbe restato impresso per sempre.

Immagina, Celebrities' one shots.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora