Immagina Stephan El Shaarawy

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Dedicato a N-faraoncina22
Spero ti piaccia, un bacio!

Innamorarti di Stephan fu come prendere una strada in discesa: facile e veloce, nemmeno te n'eri accorta.

Se ti avessero chiesto quale fu il momento esatto in cui sapevi di essersi innamorata, ti saresti passata una mano tra i capelli, imbarazzata, e avresti guardato in basso, verso la punta delle tue scarpe.

Le tue guance avrebbero preso tonalità sempre più rosse e un sorriso sghembo sarebbe apparso sul tuo viso rendendolo ancora più impacciato. "Non lo so." avresti detto.

E non sarebbe stata una bugia. Ogni giorno che passava, ti innamoravi sempre di più e non c'era un singolo difetto che non amassi di Stephan. Come quando lasciava i piatti sporchi anche per una settimana intera dentro al lavello della cucina perché era troppo pigro perfino per chiamare la donna delle pulizie; o come quando lasciava ovunque i suoi vestiti, sporchi o puliti, in giro per tutta la casa e si lamentava perché "Aiutami, non ho più niente da mettermi!"; o ancora quando, nei pochi momenti che riuscivate a stare insieme stesi sul divano e senza nessuno a disturbarvi, tu gli parlavi, accarezzandogli i capelli, e lui si addormentava con la testa sulle tue gambe, come un bambino.

Non potevi fare a meno di pensare a quanto fosse adorabile quando si comportava così.
Altre volte, invece, ti stupiva. Non era più un bambino, era un uomo. E quella volta ti aveva sorpresa invitandoti ad un vero e proprio appuntamento.

Guardavi il tuo letto stracolmo di vestiti sparsi sulle coperte, le mani fra i capelli e gli occhi che correvano da una parte all'altra cercando qualcosa di decente da indossare.

Desti uno sguardo veloce all'orologio: mancava un quarto d'ora alle 19, un quarto d'ora all'arrivo di Stephan a casa tua. "Cristo!" imprecasti senza un motivo valido.

Prendesti velocemente una maglietta bianca - avevi scartato le camicie a priori perché erano troppo eleganti perfino per te - e un paio di jeans che non fossero troppo consumati.

Facesti un paio di risvoltini ai pantaloni e indossasti dei sandali bianchi con la zeppa.

In quei cinque minuti di tempo che ti erano rimasti aspettasti sul letto con l'iPhone in mano e gli occhi fissi all'orologio.

Non eri mai stata così nervosa, nemmeno prima che giocasse una partita. Non era il tuo primo appuntamento, certo, ma il fatto che fosse la tua prima uscita ufficiale con Stephan lo rendeva un po' più speciale, il che ti portava ad avere l'ansia a mille ed eri indecisa tra fingerti malata all'ultimo momento e avere il bisogno irrefrenabile di vederlo il più presto possibile.

[...]

19.02. Sapevi perfettamente che Stephan era un ritardatario ma in quei due minuti di troppo ti erano passati per la testa così tanti pensieri che a momenti ti sarebbe esplosa.

E se ci avesse ripensato? E se non fosse vero che ti amava? E se l'aveva fatto apposta per illuderti?

Fortunatamente il campanello suonò e sussultasti imprecando diverse volte sottovoce. Il cuore accelerò, all'improvviso sentisti il caldo espandersi in tutto il corpo.

Andasti ad aprire la porta d'ingresso, con la mano che tremava sulla maniglia, e sulla soglia trovasti il tuo lui che ti guardava con un sorriso così tanto abbagliante da essere illegale di sicuro in tutto il mondo.

"Hey..." ti salutò, entrando in casa.

Chiudesti la porta e tornasti ad osservarlo: non l'avevi mai visto così elegante, così bello, o forse era la tua mente che distorceva tutti i canoni di bellezza perché quello che avevi davanti era il tuo Stephan e niente in quel momento sarebbe riuscito anche solo lontanamente ad essere paragonabile a lui.

"Wow." commentasti, semplicemente, squadrandolo da capo a piedi. Indossava un paio di scarpe nere che dovevano essergli costate una fortuna, i pantaloni del completo erano tutti stirati, non presentavano una sola piega, la camicia era candida e gli dava un tocco di serietà che normalmente non gli apparteneva.

Notasti che il collo e una parte di petto erano scoperti per via dei primi bottoni aperti, che lo rendevano tremendamente sexy e sentisti la gola seccarsi tutta d'un colpo.

Lo fissasti imbambolata ancora per qualche istante e poi...'Cazzo! La camicia!' pensasti schiaffeggiandoti mentalmente.

"Ti dispiace aspettare qui per qualche minuto?" chiedesti, imbarazzata come non eri mai stata in vita tua. "Giuro che ci metto pochissimo!" urlasti, scomparendo nella tua stanza.

La camicia, la camicia, la camicia...ma in che mondo vivevi? Pensavi sul serio di andare in ristorante con una maglietta e un paio di jeans?

Ti sfilasti la maglia dalla testa, gettandola per terra con noncuranza, e spalancasti le ante dell'armadio.

"Sta merda mi va stretta. Quest'altra scomoda. Qui manca un bottone. Nera magari solo al mio funerale..." analizzasti fra te e te contemplando ogni singolo vestito appeso alle grucce. "Cazzo!" ti lamentasti frustrata.

Nello stesso istante, la porta si aprì lentamente rivelando la figura di Stephan. "Tutto a posto?" domandò, incerto, lanciandoti un'occhiata, ma la sua preoccupazione fu velocemente cancellata da un sorriso.

Si avvicinò all'armadio e, velocemente, ne scelse una smanicata bianca, con il colletto decorato in pizzo. "Questa è la mia preferita." sussurrò al tuo orecchio, porgendotela.

Senza esitazione la infilasti e cominciasti ad abbottonarla, partendo dal basso, quando una mano ti fermò, spostando gentilmente le tue. "Faccio io." si propose il crestino.

Il tuo sguardo cadde sul suo viso concentrato, mentre le sue dita fredde ti provocavano piccoli brividi quando sfioravano accidentalmente la pelle nuda. "Nervosa?"

Non rispondesti, dato che quella era a tutti gli effetti una domanda inutile perché Stephan sapeva già la risposta.

"Anche io lo sono." terminò con tutti i bottoni e alzò gli occhi incrociando i tuoi.

"Sei perfetta." sorrise attirandoti a se e agganciasti i polsi dietro al suo collo.

Lo baciasti e con quel bacio, riuscisti a distendere un po' i nervi e poco dopo le sue mani finirono sul tuo volto, accarezzandoti le guance dolcemente.

"Tanto per la cronaca, mi sarebbe andata bene anche la maglietta bianca." ammiccò maliziosamente a pochi millimetri dalle tue labbra.

Immagina, Celebrities' one shots.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora