Immagina Gerard Piqué

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Dedicato a Invincibleo
Spero ti piaccia, un bacio!

Il sole era cocente e aveva fatto arrossare la tua pelle pallida, la quale era molto sensibile alle scottature.

L'estate a Barcellona era così: calda, afosa e piena di vita, soprattutto in tarda mattinata.

A stento riuscivi a tenere gli occhi aperti a causa della notte brava trascorsa il giorno prima.

Fortunatamente uno dei tanti clienti ti riprese con la sua voce. "Un cono grande, fragola e cioccolato fondente. Potresti aggiungerci anche la panna?"

Squadrasti dalla testa ai piedi, per quanto possibile, la persona che ti aveva chiesto il gelato.

Alto - forse troppo rispetto a te -, capelli tirati all'indietro con un po' di gel e due occhioni azzurro oceano che ti scrutavano in attesa che riempissi quel fottuto pezzo di cialda.

"Ehm...entro domani riuscirei ad avere il mio gelato?" sbottò scortese.

Okay era stato bello fino a quando non aprì bocca.

"Scusa? Vuoi anche una cotoletta?" lo prendesti in giro, causando solo il corrugamento della sua fronte.

Sbuffando e alzando gli occhi al cielo riempisti il cono con i gusti che ti aveva chiesto e aggiungendoci la panna.

"Finalmente! Ah, non aspettarti mance" commentò mentre gli porgesti il gelato.

"Ma muori" digrignasti a bassa voce, però non abbastanza bassa da impedirgli di ascoltarti.

Ti lanciò un'occhiataccia e andò a sedersi si una panchina non molto distante dal tuo piccolo chiosco.

"Scusa, puoi farmene uno stracciatella e yogurt?" ti chiese una simpatica signora dai capelli ricci e scuri e dal timbro squillante.

Notasti però che il suo sguardo era ancora su di te, mentre assaggiava con la lingua la soffice nuvola bianca.

Alzasti un sopracciglio e preparasti il gelato, ignorandolo o almeno cercando di ignorarlo, cosa che ti era difficile dato il suo sorrisetto beffardo.

Bene, iniziava a starti veramente sul culo.

Gli mimasti un "Cazzo guardi?" con le labbra, provocando la sua risata che ti urtava il sistema nervoso.

[...]

Erano le sette e mezzo e quel tipo lì era ancora seduto sulla stessa panchina: ti aveva aspettata per ben quattro ore.

"Quindi?" domandasti dirigendoti verso di lui "Resti qui o ti faccio un autografo?"

"Se proprio devi allora vorrei l'autografo"

Speravi di sapere il suo nome, quando all'improvviso ti si accese la lampadina. "A chi lo dedico?"

"Gerard" sorrise sinceramente "Se è questo che vuoi sapere, mi chiamo Gerard"

Ti aveva letto nel pensiero per caso?

Ci facesti poco caso e ti affiancasti a lui, ricambiando il sorriso.

"Mi hai aspettata per tutto questo tempo..." osservasti guardandoti le scarpe.

"Mi piace guardarti lavorare" ti prese alla sprovvista, continuando a farti sorridere.

"...E il gelato era proprio buono!" esclamò "Sai dovresti provarlo..." e detto questo unì le sue labbra con le tue che beh, sapevano di fragola.

Fragola e cioccolato fondente.

Immagina, Celebrities' one shots.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora