Dedicato a MiriamMary
Spero ti piaccia, un bacio!"Troppo facile, ci riesco anche da quaranta metri" si pavoneggiò dopo aver segnato su punizione durante l'allenamento.
Ma la cosa peggiore era che sapevi perfettamente che se avesse provato ci sarebbe riuscito.
Tuo zio però continuava a complimentarsi con lui, giustamente da allenatore doveva lodare le sue doti calcistiche e mettere in secondo piano la sua arroganza.
Lui era capace di trasformare quei semplici goal in pura magia.
Lui lo sapeva e se ne vantava ogni volta.
Lui era uno dei più odiati.
Era semplicemente lui.
Zlatan Ibrahimović.
"Allora?" ti chiese alzando un sopracciglio.
"Bel goal" sospirasti.
Si lasciò scappare una risata. "Ovvio: io non faccio mai goal brutti"
Ecco che ricominciava.
"Zlatan non ti rendi conto di essere un po' monotono?" lo ripredesti scocciata.
Il suo comportamento ormai ce lo avevi sul culo.
Lui però non ti considerò e in risposta si tolse la maglia sudata, cosa che ti fece squadrare il suo fisico e tutti i suoi numerosi tatuaggi.
"Scommetto che non hai mai visto niente di meglio" ti colse in pieno mentre lo fissavi.
"Pensi di essere l'unico calciatore sulla terra?" ti innervosisti.
Lui rise.
Era riuscito anche questa volta ad urtarti il sistema nervoso.
Voi facevate un giochetto complicato: cercavate di farvi arrabbiare a vicenda e il primo che si innamorava perdeva.
Tutti sapevano di questa cosa e vi ripetevano che insieme sareste stati perfetti, che avreste fatto invidia al mondo.
Tu non badavi molto alle loro opinioni, ma proseguivi nel compiere la tua parte del gioco, ovviamente provando a non innamorarti.
Certe volte ti fermavi a pensare e non sapevi neanche se ce la stavi facendo o invece eri già caduta nella sua trappola.
Nel dubbio continuavi a dargli dell'arrogante, del cafone e - quando volevi farlo arrivare al limite della pazienza - dicevi anche che i suoi goal non erano così belli come sembravano.
Eppure eri convintissima del contrario, lo stimavi molto in realtà.
Solo che lui non avrebbe mai saputo niente, anzi non avrebbe dovuto sapere niente, non volevi che venisse a conoscenza di essere importante per te, chissà come avrebbe reagito, probabilmente te lo avrebbe rinfacciato a vita.
"A cosa stai pensando piccoletta?" ti domandò scrutandoti bene.
Ti aveva fottutamente chiamato 'piccoletta'.
"A nulla" sussurrasti distrattamente, ma notando la sua insistenza decidesti di dirglielo una volta per tutte. "Penso di aver perso il gioco"
Ti preparasti alla sua reazione, però non accadde nulla. Alzò gli occhi al cielo e ammise: "Io avevo perso ancor prima di iniziare a giocare"
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Immagina, Celebrities' one shots.
FanfictionIMMAGINA di entrare nella vita del tuo calciatore preferito. IMMAGINA di incontrare il tuo attore preferito. IMMAGINA quello che vuoi. IMMAGINA quello che pensi sia possibile solo sognare. IMMAGINA che il tuo idolo ti organizzi una serata romantica...