Immagina Erik Durm

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Dedicato a seiunosbaglio
Spero ti piaccia, un bacio!

"Dubito che tu lo riesca a vedere fino alla fine." mormorò Erik sedendosi accanto a te, prese i pop corn che aveva appena preparato e poi fece partire il film.

"Scommettiamo? Se lo vedo tutto stasera dormi con me, altrimenti dormo sul divano." lo sfidasti indispettita.

Possibile che quel biondino pensasse che fossi così fifona?

"Perfetto nanerottola, ma adesso chiudi quella bocca che sta iniziando." borbottò cercando di fare il duro e gli restituisti uno sguardo malizioso.

"Potresti chiudermela tu la bocca, no?" dicesti con voce civettuola, mordendoti il labbro.

Erik sgranò gli occhi, nonostante steste insieme già da un po', si sorprendeva ancora della tua sfacciataggine e di come non ti facessi problemi ad esternare ciò che realmente volevi.

"Shh..." sussurrò, facendoti alzare gli occhi al cielo per poi puntarli sulla TV.

Una musica inquietante si diffuse nell'aria e stringesti il braccio del biondo, mentre quest'ultimo sorrise beffardo.

Se il film iniziava così era certo che la scommessa l'avrebbe vinta di sicuro. Non che sperasse di dormire da solo, gli piaceva sentire le tue braccia stringelo, ne eri consapevole, gli piaceva quando gli lasciavi dei leggeri baci sul collo o sul mento, si sentiva protetto, a casa.

Però sapevi altrettanto bene che pur di vincere avrebbe rinunciato ad una notte con te.

"Erik" richiamasti la sua attenzione allungando la "k" finale. Si voltò verso di te e, nonostante la luce provenisse solo dal televisore, poté notare che i tuoi occhi, solitamente vispi e allegri, erano impauriti.

"Cosa c'è?" sbuffò il biondo tentando di sembrare scocciato, in realtà amava il fatto che ti aggrappasso al suo corpo per cercare di "nasconderti" dalla paura.

"Mi dai un bacio?". Quella domanda fu quasi sussurrata, Erik iniziò ad accarezzarti i capelli, erano morbidi come sempre e profumavano di ciliegia, il suo frutto preferito, il vostro frutto preferito.

Ti ricordò del maggio precedente, quando vi incontraste per la prima volta: degli amici avevano organizzato un pic-nic in montagna, invitando anche lui e litigaste per l'ultima ciliegia rimasta, sotto gli occhi interdetti del resto del gruppo.

All'ora provavi tutt'altro che amore verso quel pivellino, quasi non lo sopportavi, odiavi il fatto che fosse circondato da un sacco di ragazzine, odiavi il suo atteggiamento spavaldo ed il fatto che si fosse integrato subito nella vostra comitiva.

Non sapevi dire con precisione, però, quando ti rendesti conto che quell'odio era solo gelosia e che l'atteggiamento del biondo era solo un modo per attirare la tua attenzione.

Gli lasciasti un bacio sul mento e ricevesti due teneri bacini tra i capelli.

Prendesti l'iniziativa, visto che ormai il film non lo guardavi più da un pezzo ed osservasti Erik, pronta a cogliere il momento giusto per provocarlo.

Ti mettesti a cavalcioni sulle sue gambe ed iniziasti a lasciargli dei baci sul collo, come piacevano a lui, difatti il rabbrividì e si fiondó sulle tue labbra, mordicchiandole e leccandole con passione.

Ti tolse con violenza la maglia bianca che indossavi e che aveva stretto in un pugno fino a qualche secondo prima.

Con cautela gli sfilasti i pantaloni e, beffarda, giocasti con l'elastico dei boxer.

"Muoviti, porca puttana!" imprecò Erik, con gli occhi visibilmente irritati da quell'attesa.

Sorridesti beffarda e gli sfilasti l'ultimo indumento rimasto. Circondasti il suo membro con le labbra e ti strinse i capelli in un pugno, spingendoti più a fondo.

I suoi gemiti rumorosi si mischiarono alle urla provenienti dal film ed esplose copiosamente nella tua bocca.

Ti tirasti su, dopo aver ingoiato il suo seme, e ti accoccolasti a lui, che aveva ancora gli occhi chiusi dal piacere.

"Ho vinto." mormorò quando appoggiasti la testa sul suo petto e quest'ultima frase ti fece ribaltare sistema nervoso.

"Ma..." borbottasti visibilmente dispiaciuta. Il tuo lui scosse la testa sogghignando, ti scompigliò i capelli e ti guardò vittorioso.

"Non l'hai visto tutto il film." affermò e, mentre lo guardavi sconsolata, si alzò - ancora nudo -, prese i suoi vestiti e si diresse verso la sua camera.

Avesti per un nanosecondo l'istinto di alzarti e di seguirlo. Voleva veramente passare la notte senza di te? Beh, probabilmente si: Erik era uno che rispettava le scommesse e non sopportava se l'accordo veniva violato, a lui piaceva vincere, come a tutti d'altronde.

"Se domani mi fa male tutto sappi che è colpa tua che mi lasci qui sul divano." alzasti la voce per farti sentire da lui.

Ti distendesti cercando uma posizione quantomeno decente, ma non appena chiudesti gli occhi le poche immagini che avevi visto del film ti si presentarono nella mente.

Aspettasti finché non sentisti il tuo fidanzato iniziare a russare, lo faceva sempre e, nonostante fosse rumoroso, ad te trasmetteva sicurezza.

Ti alzasti ed in punta di piedi ti avviasti verso la stanza dove il biondo riposava, quella tutta azzurra che avevate dipinto insieme quell'ottobre quando era stata presa la decisone di trasferirvi in quell'appartamento.

Cercando di non fare rumore ti infilasti sotto le coperte accucciandosi accanto a lui.

"Lo so che sei qui." mugugnò sedendosi sul letto, ricevendo un tuo dito medio. Irritato dal gesto iniziò a farti il solletico sui fianchi e - ovviamente - ti contorcesti finché l'altro non smise dopo le tue implorazioni. Vi sdraiaste l'una accanto all'altro e ti strinse in un abbraccio.

"Ti amo." disse soffiando quelle parole sul tuo collo, era la prima volta che te lo diceva e rimanesti in silenzio per un attimo, incantata dal suono di quel "ti amo" appena sussurrato.

"Ti amo anche io."

Vi addormentaste così, abbracciati, dopo esservi detti le parole più dolci che avreste potuto dirvi.

Immagina, Celebrities' one shots.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora