Immagina Antoine Griezmann

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Come prima cosa mi scuso se, nonostante avessi promesso di pubblicare ieri, il capitolo arriva ora; ci sono stati piccoli problemi *ehm...* tecnici *concertodiGuè*.
Il capitolo è dedicato a Invincibleo e juveislife
Spero vi piaccia, un bacio!

"Ti giuro, sto odiando tutta la mia famiglia in questo momento." confessasti al tuo futuro cognato, che ascoltava ogni singola parola lasciasse la tua bocca.

"Tua sorella ha già accennato che ti darà del filo da torcere."

"Senza offesa, ma la tua fidanzata è proprio una troia."

Stranamente una risata, seppur trattenuta, precedette la sua risposta. "Non dovresti parlare così di tua sorella."

"Lei parla così di me, quindi non vedo dove sia il problema."

"Touchè." sospirò in ovvia sconfitta.

La particolarità che lo distingueva dagli altri, oltre ad essere ciò che più ti affascinava di lui, era la sua simpatica spontaneità.

Anzi, il semplice fatto che parlasse in modo civile con te lo portava ad una spanna su tutti gli ex ragazzi che aveva avuto tua sorella.

"Piuttosto come va con la matematica?"

"Non ci capisco nulla e non so come farò a recuperare quella sfilza di insufficienze senza che i miei lo sappiano."

"Ehi, così mi offendi: hai un genio della matematica di fronte."

Allungò un braccio, fino a raggiungere il voluminoso libro abbandonato sul divano e con un gesto secco lo aprì, quasi alla metà.

"Se non ricordo male state studiando le disequazioni, giusto?"

Cercò una conferma nel tuo sguardo, che non tardò ad arrivare.

Voltò, velocemente e rumorosamente, almeno una ventina di pagine, cercando l'argomento che vi interessava e, nel contempo, ti tornò in memoria una lezione di qualche tempo prima.

"Puoi fermarti qui? Questa neanche mi è tanto chiara." e, piuttosto istintivamente, fermasti la sua mano portandovi sopra la tua.

La ritraesti imbarazzata solo quando, accortosi del contatto, sporse il capo nella tua direzione, fissandoti con - forse troppa - intensità.

Analizzò il titolo in grassetto, dopodiché lesse mentalmente uno specchietto evidenziato sottostante, probabilmente per capire di cosa si trattava.

"Dai è facile. Ti spiego in breve la teoria e vedrai che dopo un paio di esercizi ti sarà tutto più chiaro." parlò con un tono abbastanza rassicurante, che ti fece sperare in un miracolo.

[...]

Dopo l'ennesima espressione algebrica riuscita, iniziasti seriamente a guardare Antoine sotto forma di dio sceso in terra. "Non puoi capire quanto ti sto amando in questo momento."

"Posso intendere. Anch'io mi amerei."

"Ma levati." commentasti spintonandolo con fare scherzoso.

Purtroppo decise di reagire e presto ricevesti un colpo forte il doppio di quello che avevi dato tu ma, restando aggrappata alla sua maglietta, lo trascinasti 'a fondo' con te.

Lo ritrovasti a coprirti per tre quarti con il suo corpo e le tue guance arrossirono copiosamente per il vostro contatto così intimo.

Certo, eravate uniti, eppure mai prima d'ora avevate sperimentato quella vicinanza.

I suoi occhi si incatenarono ai tuoi e non avevano nessuna intenzione di cedere. Una volta avevi letto che quando si osservava qualcosa desiderata le pupille potevano dilatarsi anche del 50% e su quella base pensasti che le tue in quel momento stessero soffocando le iridi per la grandezza che avevano raggiunto.

I vostri cuori sembrarono battere all'unisono, in sincronia con i vostri respiri affannati, benché foste distesi sul divano.

Aveva il gomito puntato ai lati della tua testa, le vene accentuate sul braccio muscoloso e il ciuffetto leggermente scompigliato.

Non si sa come, eppure la matematica volle farvi baciare.

Immagina, Celebrities' one shots.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora