Dedicato a sarakebab7
Spero ti piaccia, un bacio!Apristi gli occhi e la prima cosa che pensasti era che la bellezza di Raphael aveva raggiunto il suo traguardo più estremo.
Sembrava un raggio di sole, il tuo: aveva la testa poggiata sul tuo petto e ti stringeva forte mentre si tirava su il lenzuolo per il freddo.
Avevi il climatizzatore al massimo e sì, tu stavi bene, ma lui era sensibile al freddo e ti stava attaccato tutto il tempo...forse anche per questo ti ostinavi a mettere il climatizzatore sempre al massimo.
Guardavi la sua chioma scura e ti ci perdevi, i suoi capelli erano bellissimi, morbidi e profumavano di melone perché usava uno shampoo che avrebbe contraddistinto il suo profumo anche fra mille.
Gli carezzasti leggera la schiena da sotto la maglietta che indossava per dormire, era una maglia della sua nazionale che, nonostante abbia lavato più volte, aveva ancora il suo odore addosso.
Eri perdutamente innamorata di lui, si notava, ma dovevi ancora spiegare al tuo fidanzato storico che la vostra relazione era giunta al capolinea.
Sapevi quanto gli pesasse questa situazione, sapevi quanto avrebbe voluto urlare al mondo che stavate insieme.
Ogni volta che ti vedeva con lui, Raphael era irriconoscibile, si chiudeva in se stesso. Non ti diceva mai nulla, eppure sapevi benissimo che non gli andava giù questa storia.
Ti ricordasti di quella volta che ti aveva attaccata al muro e, idealmente e non, ti aveva fatto aprire gli occhi, ti aveva fissata a lungo e ti aveva fatto provare con un solo sguardo tutto il dolore che provava lui.
Certe volte ti chiedevi che cosa ci facesse ancora lì: era bello, giovane, aveva un carattere d'oro e c'erano almeno sette od otto persone che conoscevi che gli avrebbero fatto una corte spietata se solo non avessero saputo che stava con te, che era tuo.
Lui però era ancora lì, con te. Anche dopo che gli avevi sfondato il cuore a calci, lui non se ne era andato, era rimasto con te.
Ti sembrava una cosa inconcepibile: tu non avresti mai fatto come lui, lo avresti mandato a quel paese e te ne saresti andata a farti una vita piena, un vita da poter vivere sempre al cento per cento.
Probabilmente a lui bastavi tu, anche a metà.
"Sara" disse piano senza alzare la testa "ho freddo". Si tirò più vicino a te e quasi ti sovrastò del tutto con il suo corpo.
Mise la testa poco più in basso rispetto alla tua, ti passò un braccio sulla pancia e con una mano ti accarezzò i capelli.
Gli piacevano i tuoi capelli, per questo li tenevi così. Gli piacevano proprio come erano, a differenza di François, secondo lui ti facevano sembrare una ragazzina, ma i tuoi capelli erano roba di Raphael. Non si toccavano.
"Sara" ti chiamò di nuovo "Abbassi il climatizzatore?". Aveva ancora gli occhi chiusi.
No, non volevi spegnere il climatizzatore, non volevi che si staccasse da te per nessuna ragione al mondo.
Così eri in paradiso e volevi restarci il più a lungo possibile. Non volevi che ti lasciasse, né ora né mai.
Avevi una paura matta di perderlo. Sapevi che ti amava e che per te avrebbe fatto di tutto ma vivevi con la costante paura che ogni volta fosse l'ultima.
Avevi paura che potesse stancarsi, magari mollarti e decidere di vivere qualcun'altro fino in fondo.
Sarebbe potuto tornare con la sua ex: nonostante la abbia rifiutata innumerevoli volte, lei era sempre lì pronta a qualsiasi cosa per lui e questo non ti lasciava tranquilla per niente.
Il pensiero di loro due in testa ti corrodeva e lo stringesti convulsivamente come ad impedirgli di scappare.
Aprì gli occhi e ti guardò interrogativo.
Ti perdesti nei gigantesti labirinti dipinti nei suoi occhi e lui si accorse che ti eri imbambolata a guardarlo.
Scoppiò a ridere e ti sentisti un idiota a fissarlo in quel modo e beh, dovevi avere davvero un'espressione da ebete perché lui continuava a ridere.
Rideva di te.
"Ehi" ti chiamò e tornasti tra gli esseri umani capaci di agire "che succede?". Fece un cenno con la testa verso il tuo braccio che continuava a tenerlo appicciato a te.
Ti stava praticamente tutto addosso, lo tenevi ancorato a te poco più su del bacino, aveva le spalle alzate e i gomiti piantati sulla tua pancia. Ti davano un po' fastidio ma non volevi che se ne andasse, quindi cercasti di sopportarlo.
"Sara!" ti riprese ancora, stava aspettando una tua risposta.
E adesso cosa potevi dirgli?
La verità, facile.
"Beh, ecco...io stavo pensando ad una cosa e mi è venuto spontaneo stringerti"
Ora ti sentivi veramente una ragazzina.
Ti fece un sorrisetto intenerito dalla tua risposta, sollevò - finalmente - i gomiti dalla tua pancia e calò su di te, lasciandoti un bacio a stampo sulle labbra.
Mise le braccia al lati della tua testa e si posizionò meglio addosso a te, eri in trappola e sapevi perfettamente che ti avrebbe chiesto a cosa pensavi.
"A cosa stavi pensando?"
Appunto.
Facesti un lungo sospiro e lo guardasti negli occhi. "Pensavo che...che magari tu possa stancarti di me e decidere di andartene e io non voglio che tu te ne vada, anche se ti ho fatto tanto male io...io ti amo Rapha. Ho solo..." parlasti alla rinfusa, organizzando un discorso alla pari di quello di una bambina di cinque anni.
Ti mise un dito sulle labbra e ti fece fermare. Te le disegnò piano, prima i bordi, poi il resto. Era concentrato, come se le stesse disegnando davvero.
"Sai non ti nego che ci ho pensato. Ci ho pensato più di quanche volta a mandarti a quel paese e iniziare daccapo, ma un giorno di questi mi sono reso conto che ormai sono fregato. Probabilmente sono un'anima destinata a soffrire sempre un po', ma se questo è il prezzo da pagare per stare con te ci sto perché senza di te starei peggio. Non c'è una sola cosa nella mia vita che non mi parli di te. Tu mi hai sconvolto Sara. Mi hai fatto conoscere lati di me che non pensavo esistessero e te ne sono grato. Mi hai fatto diventare un uomo, per davvero. Mi hai aggiustato le ali e mi hai fatto spiccare il volo. Mi hai lasciato libero di andare dove volevo ma io voglio volare con te. Voglio volare con te perché ti amo in modo sconvolgente, non pensavo fosse possibile amare qualcuno come amo te. E lo so che tu mi ami, anche se ogni tanto perdi di vista l'obbiettivo, mi dimostri il tuo amore a modo tuo e mi va bene così. Mi va bene passare una notte clandestina con te dopo un reportage all'estero, perché hai detto a François che sareste tornati un giorno dopo. Io ci vedo amore in questa cosa. Lui potrebbe sapere da chiunque che siete tornati ieri, ma tu lo hai fatto lo stesso."
Quello che ti disse ti sconvolse. Sentisti il tuo cuore sciogliersi alla luce della sua verità.
Gli accarezzasti una guancia con la mano mentre lui con un dito ti asciugava una lacrima, una lacrima che aveva fatto uscire lui con le sue parole.
Sorridesti debolmente perché eri veramente scioccata da tutto quello che ti aveva detto. Lo guardasti negli occhi e non leggesti altro che tutto l'amore che ti aveva detto a parole.
"Se è questo che vuoi allora voleremo insieme, ma sta attento, potrei decidere di inseguirti per sempre"
Sfoggiò uno di quei sorrisi che ti toglievano il fiato e ti baciò. E questa volta si prese tutto, tutto di te.
Avreste volato insieme se era ciò che voleva.
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Immagina, Celebrities' one shots.
FanfictionIMMAGINA di entrare nella vita del tuo calciatore preferito. IMMAGINA di incontrare il tuo attore preferito. IMMAGINA quello che vuoi. IMMAGINA quello che pensi sia possibile solo sognare. IMMAGINA che il tuo idolo ti organizzi una serata romantica...