Capitolo 40

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Care Rebecca e Patrizia...
Quando voi starete leggendo questa lettera probabilmente io sarò sul treno che porta a Milano dove vivrò due anni della mia vita. Non potevo restare a Roma, il ricordo di Mattia mi faceva troppo male. Ieri ho ricevuto una chiamata dalla mia datrice di lavoro che mi ha proposto di andare a Milano per una sostituzione di circa due anni.
Il destino vuole che io vada via, che scappi come una vigliacca. Le uniche due persone che mi soni state vicine siete state voi, i miei angeli, una seconda madre e una seconda sorella. Vi prego di perdonarmi per essermene andata così, io vi voglio bene un mondo ma non potevo restare. Prometto che tornerò perché Roma è la mia città e c'è la mia famiglia, voi.
Scusatemi ancora... vostra Carola.
Rebecca Pov's
Ho letto la lettera con le lacrime agli occhi, bagnando poi il foglio. Mi faceva male sapere che Carola se ne era andata, che stesse così male, non potevo concepire che per amore si potesse stare così. Mia madre era diventata una fontana e singhiozzava in continuazione perché sapeva cosa si provava a perdere l'amore della propria vita. Dopo interminabili minuti di silenzio decisi di parlare.
Rebecca: Mamma io non sono arrabbiata con Carola. La capisco e avrei fatto lo stesso. Mi mancherà e non saprò come fare senza il suo sorriso oer ben due anni, ma so che ritornerà me lo sento.
Patrizia: Tesoro perché dovremmo essere arrabbiate con lei, per lei che sta soffrendo perché l'amore della sua vita se ne è andato senza lasciarla spiegare e il ragazzo in questione è mii figlio. Mi sento responsabile ma so che Mattia sta male, una mamma lo sa. So che stará a piangersi addoaao e a chiedersi se ha fatto la cosa giusta. Noi aspetteremo e sono sicura che torneranno perché anche se hanno preso due strade diverse non hanno tenuto conto di una cosa: il mondo è rotondo e alla fine ci si rincontra sempre.

Gli incontri che ti cambiano la vita♥ || MATTIA BRIGA||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora