Influenza o amore? I sintomi sono gli stessi

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Guardai mia cugina infastidita.
Ero totalmente tranquilla fino a quando lei non mi aveva svegliata. Adesso stava frugando tra i miei vestiti cercando qualcosa con cui vestirmi. Neanche fossi una bambola...
E così mi aveva fatto venire l'ansia....
Il silenzio imbarazzante che era scoppiato tra me e Scorpius il pomeriggio di ieri mi aveva fatto preoccupare.
Non ero abituata a queste cose.
E Lily che correva di qua e di là mi faceva girare la testa...
-che ne dici della gonna blu e la maglietta bianca?- mi domandò. La guardai fulminandola con lo sguardo.
Allora prese un paio di pantaloni bianchi e una maglia azzurra.
-questi?- chiese.
-ma secondo te non so vestirmi da sola?- sbuffai forse un po' acida. Mi aveva fatto pensare al pomeriggio che mi attendeva e mi sembrava stupida tutta questa tensione.
Infondo io e Scorpius eravamo amici da quasi sette anni.
Stavamo quasi sempre insieme e la maggior parte delle volte da soli, visto che in presenza dei miei parenti diventava mister freddo e muto.
Perché ora mi dovevo preoccupare per me era illogico.
Eppure non potevo negare a me stessa di essere agitata.
-lo so che ti sai vestire da sola, e so anche che metti le prime due cose che vedi, di solito. Volevo soltanto farti scegliere magari qualcosa di più... pensato.
Di particolare, ecco. Non sarebbe una brutta idea mettere qualcosa che magari Scorpius non ti abbia mai visto addosso. Ogni volta che non usi la divisa metti sempre la stessa tuta da ginnastica oppure i jens sbiaditi- mi fece arrossire.
In effetti erano le due cose che avevo pensato di mettere proprio ora, mentre mi guardavo in giro.
-va bene. Metterò qualcos'altro. Ma non quella gonna!- la intimai guardandola sventolare la gonna di prima.
-ti stà così bene. E poi te l'ho regalata io e l'hai usata solo due volte. Mi fai rimanere male, così- mise il broncio.
Io sbuffai.
-quei pantaloni bianchi andavano bene- dissi prendendoli dal letto e infilandomeli.
Poi misi la maglia che mi porgeva per farla contenta.
-che fate tu e Geremy oggi?- chiesi mentre mi pettinavo i capelli e mi guardavo allo specchio.
Non mi vedevo molto diversa dal solito.
-veniamo anche noi a Hogsmead. Il solito, più o meno- rispose alzando le spalle.
Poi mi guardò.
-ma sei riuscita poi a parlare con mio padre?- sputò la domanda veloce e guardandomi negli occhi.
-che ne dici se scendiamo? Ho fame!- dissi sfuggendo e uscendo dalla mia stanza.
La sentii seguirmi ma l'incontro con Geremy la distrasse.
Si scambiarono un bacio piuttosto lungo e io ebbi il tempo di scappare.
Dovevo ringraziare di più quel ragazzo....
Mi affrettai a sedermi vicino a Albus, che stava seduto abbracciando Amber.
-ciao fidanzatini!- scherzai salutandoli.
-ciao Rose. Sei radiosa oggi?- mi salutò Albus.
-già stai benissimo!- si complimentò Amber.
-grazie- sussurrai abbassando gli occhi imbarazzata.
Presi una fetta di pane e iniziai a mangiarla.
-così oggi esci con Scorpius?-domandò Amber.
La guardai confusa. Poi arrabbiata, ma non con lei.
-ve l'ha detto Lily?- chiesi furiosa.
-si!- disse Hugo sedendosi di fronte a me.
Lo guardai accigliata. Mi bastava uno sguardo per capire cosa pensava, e guardarlo mi fece arrabbiare ancora di più. Addentai con una certa furia la fetta di pane e lo guardai mentre era pronto a farmi una ramanzina.

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Ero abbastanza lontano da Hogwarts per poterlo usare.
Lo presi e digitai veloce il numero che ormai conoscevo a memoria. Mi rispose dopo tanti squilli, così tanti che mi fecero temere chissà cosa.
-Harry?- chiese sorpresa.
-ciao Ginny. Sei occupata?- domandai subito.
-no, sto tornando nel mio appartamento. Ho fatto il turno di notte e sto tornando solo adesso.......
come mai me lo chiedi?- la sua voce si sforzava di rimanere fredda e distaccata, ma risentire la sua voce mi rendeva felicissimo, e qualcosa mi suggeriva che non ero l'unico a sentirmi così.
-perché adesso vengo, ti devo dire quanto sono stupido e quanto ti amo! Aspettami!- e chiusi il telefono, pronto a smaterializzarmi da lei.

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Arrossii quando mi scrutò sorpreso e mi sorrise, fissandomi negli occhi. Andavo verso di lui, che mi aspettava fuori dalla porta della sala grande.
Quella distanza mi sembrò incolmabile. Avrei preferito correre verso di lui per arrivare prima, ma forse sarebbe parso davvero strano...
-ciao!- dissi semplicemente.
-ciao!- sorrise lui. Poi indicò il portone aperto con la testa.
-andiamo?- io annuì e iniziammo ad attraversare il grande parco di Hogwarts per arrivare al cancello.
Arrivati al castello di Hogwarts il silenzio che ci avvolgeva era uno dei nostri soliti silenzi tranquilli, senza imbarazzi ne problemi. La cosa mi rincuorò. Avevo davvero paura che quel pomeriggio avrebbe potuto distruggere la nostra sintonia perfetta.
Era confortante vedere come anch'io sbagliassi.
-oggi è una bella giornata!- disse Scorpius all'improvviso.
Io sorrisi guardando il cielo.
Sapeva che adoravo giornate come quelle.
-già. Per me è la giornata perfetta. Invece per te sarebbe stato meglio se fosse piovuto, vero?- gli chiesi sorridendo.
Incrociammo i nostri sguardi e il mio cuore prese a battere forte.
-già. Qualche nuvola grigia e qualche tuono e lampo avrebbe migliorato la giornata!- scherzava.
Anche se sapevo che a lui piacevano davvero tanto i temporali. Una cosa davvero strana, a mio avviso.
Io non odiavo i temporali però non li trovavo esattamente entusiasmanti. Invece quando c'era un temporale era uno dei rari casi che trovavi Scorpius più entusiasta del solito.
-dove andiamo per primo?- mi domandò quando arrivammo al villaggio di soli maghi.
-ti va di andare in libreria?- proposi. Lui annuì e insieme entrammo nel grande negozio verso la fine del villaggio che io frequentavo di più.
Adoravo quella libreria, così piena di scaffali e libri da non poter trovare un angolo vuoto. Adoravo l'odore di carta che c'era in giro, le mille storie esistenti tra quelle pagine, impazienti di essere rivissute.
Mi diressi subito verso l'angolo della libreria dove in genere c'erano i nuovi arrivi.

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Molti forse non mi avrebbero capito. Ma la cosa che mi piaceva di più al mondo era guardare Rose entrare in libreria.
Sapevo per certo che se ci entrava ci sarebbe rimasta ore, controllando ogni libro presente nella libreria, anche se molti li aveva già letti. Ma del resto cosa poteva rendermi più felice se non vederla davvero felice?
Era felice in mezzo ai libri, era nel suo mondo.
Per lei ogni libro doveva essere un amico che cercava di richiamarla per potergli raccontare la sua storia.
Vederla aggirarsi per le librerie enormi, passare il dito sulle copertine intenta a riflettere sul libro.
Mai vista cosa più bella che vederla completamente presa da un libro inaspettato.
Un libro che la incuriosiva.

E così passammo le prime tre ore della mattinata.
Dopo aver visto e toccato tutti i libri presenti.
La guardai mentre uscivamo e lei metteva il libro, trovato inaspettatamente per ultimo e che aveva subito comprato, nella borsa a tracolla.
-mi dispiace. Ogni volta ti tengo rinchiuso in libreria per ore senza rendermene conto. È già ora di pranzo.
Ma quanta pazienza hai?- mi domandò scherzosa.
-infinita. Del resto per starti vicina uno ce ne deve avere molta- scherzai anch'io, dandogli un buffetto sulla testa.
-poverino. Sei tu solo a dover sopportare le stravaganze e le richieste delle persone, vero?- sorrise lei.
-certo. Il confidente di tutti. E adesso che ne dici se decidiamo dove mangiare?-. Eravamo fermi di fronte alla vetrina della libreria, mentre il sole ci riscaldava.
-tu cosa consigli?- mi chiese. Io la guardai incerta, pensandoci su. Poi mi voltai e lo vidi a poca distanza.
-che ne dici di un dolce?- ed entrammo subito da Mielandia, dove prendemmo due bei coni gelato.
Naturalmente pagai io, il che portò Rose a tormentarmi.
-non è giusto che tu mi paghi il gelato. Avanti, sono solo tre falci. Quanto ci vuole a prendere questi soldi?-
mi chiese per l'ennesima volta sventolando la sua mano con le tre monete.
-stiamo uscendo insieme? Io sono l'uomo? Allora non parlare e finisci il tuo gelato, prima che si squagli- e l'allontanai. Poi ci fermammo in una panchina lungo un viale e gustammo il nostro gelato quasi in silenzio.
-com'è il nocciola?- mi chiese. Io le porsi il mio gelato.
-vuoi assaggiare?- domandai. Lei mi guardò incerta.
Poi si avvicinò al mio cono e prese un piccolo morso, guardandomi.
Per farlo si avvicinò molto a me.
Non si rese conto di quanto il mio cuore batteva forte.
-buono- esclamò ritornando eretta.
La guardai mentre, un po' arrossita, si metteva una ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio.
-vuoi assaggiare il mio?- chiese subito dopo.
Accettai subito e gustai il cioccolato senza ricordarmi che non mi piaceva molto. Mi piacque molto invece, ma era tutto legato al fatto che quel gelato aveva toccato le labbra di Rose.
Anche il mio ora sembrava più buono.

*******************

La giornata passò in modo strano.
Ogni momento era importante ma tutto passò velocemente. In un batter d'occhio ci ritrovammo a dover ritornare al castello.
Avevo un po' di mal di testa. E mi ritrovai ad essere un po' triste.
Non volevo tornare a Hogwarts, volevo rimanere con Scorpius a scherzare, su quella panchina dove avevamo parlato a lungo e senza problemi.

Arrivati al portone era abbastanza presto per poter andarmi a fare un doccia. Mi sentivo un po' stanca e infreddolita e una doccia calda mi avrebbe fatto bene.
-ci vediamo dopo- gli dissi un po' contrariata.
Lui si avvicinò a me. Per un attimo pensai alla possibilità che mi volesse baciare. Il mio cuore battè veloce, scandendo un ritmo veloce che mi fece percepire la quasi lentezza nei suoi movimenti. Poi invece mi mise solo una mano sulla fronte, accigliato.
-sei calda. Hai le guance rosse. Non è che ti sta venendo la febbre?- mi domandò serio. Io chiusi gli occhi godendomi la sensazione della sua mano grande e fresca sulla fronte.
-mi fa male un po' la testa ma figurati, sto benissimo. A dopo!- e a mio malincuore mi staccai da lui.
Salendo per le scale dopo che lui mi salutò mi ritrovai a pensare a un fumetto di Charlie Brown, che avevo letto molti anni fa.
Il cane, Snoopy, si chiedeva se quello che provava era influenza o amore. Esattamente diceva così:
"influenza o amore? I sintomi sono gli stessi!"

Il Destino pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora