Ricordi

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Certo li stavamo cercando. Va bene, speravo davvero di trovarli.
Ma rimasi lo stesso stupita e sconcertata quando vidi quattro figure comparire di fronte a me.
Guardai l'unico paio di occhi che erano aperti.
-devi curarli!- disse Stone. Io agì d'istinto.
-andiamo- e scomparimmo al San Mungo.
Presi la bacchetta e feci comparire tre barelle, che volarono fino alle stanze.
Diedi delle indicazioni a delle infermiere che erano accorse e poi mi voltai verso Stone.
Ma non c'era, era svanito nel nulla!
Sbuffando corsi dietro le barelle.

******

Corremmo da Ginny tutti insieme, frenando appena in tempo per non andargli addosso.
-Sono comparsi dal nulla con Stone. Mi sembrava tutto così irreale.
E appena volevo chiedere spiegazioni a Stone è scomparso- ci raccontò.
-mi sono presa cura di tutti come meglio ho potuto. Ho curato le ferite, ho dovuto anche fare qualche trasfusione di sangue e dovranno bere delle pozioni per incrementare la rigenerazione. Quella che mi preoccupa di più è Rose- ci disse. Adoravo Ginny per questo, almeno le cose te le diceva in faccia senza giri di parole.
-non ha particolari ferite esterne. Qualche lesioni agli organi interni ma niente che non ho potuto curare.
Purtroppo non posso sapere, fino a quando non si sveglia, in che condizioni è la sua mente. Insomma, essere posseduta in quel modo forse l'ha danneggiata più di quanto posso vedere ora. Comunque l'ho fatta tornare dell'aspetto di prima- proseguì.
-quando si sveglierà Rose, secondo te?- chiese Ron.
Ginny lo guardò esitante.
-tra poco. Di sicuro sarà la prima a svegliarsi, gli altri devono dormire di più per poter digerire la pozione che gli ho dato- un rumore strano ci fece saltare.
Corremmo dentro la stanza e trovammo Rose alzata. Aveva gettato per sbaglio una ciotola che c'era sul tavolino accanto a lei. E ora ci guardava smarrita.

*****

L'avevo vista già in quel modo. Guardare il mondo con gli occhi di una bambina smarrita, non sapendo né dov'era, né cosa era. Ma era stato quando aveva appena un mese, nella sua culla tanto tempo fa. Iniziava a distinguere le ombre che aveva davanti e si sentiva smarrita, come adesso sembrava essere.
E come avevo fatto tanto anni fa, vedendola così smarrita, andai da lei abbracciandola, sedendomi sul letto e cullandola come se fosse ancora piccola.
Lei nascose il suo viso nella mia maglietta e rimase immobile, con gli occhi sbarrati a farsi abbracciare.
Gli accarezzai i capelli e la cullai semplicemente, sentendola rilassarsi tra le mie braccia, pronta a crollare di nuovo nei sogni.

*****

Quando ripresi coscienza il mio pensiero volò subito a Rose.
Mi alzai di scatto provocandomi un dolore acuto al petto, e un giramento di testa.
Solo dopo essermi appoggiato di nuovo al cuscino tutto si immobilizzò, non girando più. Davanti a me mi ritrovai il viso di Ginny, che mi guardò severa.
-non ti alzare. Devi riposarti e stare sdraiato- mi ordinò.
-dov'è Rose? Come stà?- chiesi tutto di un fiato. Notai che la mia voce era molto rauca e che quando respiravo e parlavo il dolore al petto aumentava.
-adesso dorme. È accanto a te- e indicò il letto accanto. Voltai il viso e la vidi, la mia solita Rose, addormentata e serena. Sorrisi.
-devi prendere un altro po' di pozione- disse Ginny e mi aiutò a berla.
Mi assopì subito dopo, sorridendo.

*****

Rose si svegliò di nuovo dopo due ore. Aprì piano gli occhi e li puntò su sua madre. Aprì la bocca come per parlare ma non ci riusciva. Hermione si avvicinò subito e gli accarezzò il viso.
-amore della mamma adesso va tutto bene! Come ti senti?- chiese con amore.
Rose tentò di nuovo di parlare ma nessun suono usciva fuori. L'aiutammo a sedersi e poi gli sorrise, accarezzandogli i capelli.
-aprì la bocca Rose- controllai tutto ma non c'era nessun Ron mi guardò interrogativo.
-devo chiedere un parere- e uscì fuori. Andai fino a reparto di Janus Thickey. L'anziano collega mi accolse con un sorriso sdentato.
-ho bisogno della sua consulenza-

Il Destino pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora