Vacanze in famiglia 2pt

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-hai capito bene?- chiesi guardando Scorpius severamente.
Vidi Scorpius indugiare un po', forse un po' imbarazzato,
e poi annuire.
-si. Ma ...- interruppi subito le sue proteste.
-se farai come ti abbiamo detto andrà tutto bene. O mi vuoi fare arrabbiare?- domandai.
Lui scosse subito il viso.
-no signor... Hermione. Vi chiamerò per nome, va bene.
Però mi sembra di non darvi il dovuto rispetto- riuscì a spiegare.
Sorrisi e guardai Harry e Ginny, che ridevano anche loro.
-tu dacci del tu e chiamaci per nome, e non ti preoccupare di nient'altro. Ti abbiamo dato noi il permesso!- dissi decisa.
Poi mi voltai a guardare mio marito.
Qualcosa nel suo viso mi fece capire che voleva dire qualcosa, ma non sapeva esattamente come dirlo.
Lo guardai preoccupata, ipotizzando cosa stesse pensando.
Rose e Lily erano in cucina e c'eravamo solo noi quattro nel salone con Scorpius.
Avevamo messo l'albero al centro del salone e aspettavamo Oregon che era andato a prendere le cose per addobbarlo.
Guardai di nuovo Ron che si stava facendo coraggio.
Mi chiesi ancora più preoccupata come avrebbe iniziato.
Ma l'entrata di Rose con Oregon e Lily lo fermò del tutto.
-ora possiamo cominciare!- esclamò Rose sorridendo a mio padre.
Lui abbandonò l'aria seria e accigliata per un gran sorriso.

Fin da quando aveva poco più di qualche mese era un tradizione per Ron e Rose fare l'albero insieme.
A Ron non era mai piaciuto fare l'albero prima di avere Rose.
Poi era diventato un piacere per lui guardarla mentre felice e contenta provava a mettere le sfere colorate.
E per me era sempre stato un piacere guardarli.
Mi riempiva il cuore di felicità vederli così dolci insieme.
Ora non c'erano solo loro, ma li aiutavamo tutti, ma gli sguardi che si lanciavano e le battute che li facevano ridere entrambi creavano un'atmosfera intima tra di loro.

**********

-dove vai?- mi chiese guardandomi.
Mi avvolsi la sciarpa intorno al collo prima di rispondere.
-ho degli esercizi di magia da fare, se non ricordi!
Ed è meglio uscire di casa, se non vuoi che rischio di demolirla.- dissi scherzando.
Scorpius mi sorrise avvicinandosi.
Poi mi sistemò i capelli e il berretto di lana che avevo in testa con una tale dolcezza che se avessi potuto mi sarei sciolta.
Poi mi guardò divertito toccandomi la punta del naso con l'indice.
-posso venire con te? Sono curioso di vedere questi esercizi!-
-certo- accettai subito e aspettai che si mettesse su il cappotto.
Poi imbacuccati uscimmo prendendoci per mano.

Il pomeriggio stava per giungere al termine.
Il sole stava tramontando dietro le montagne che si tingevano di rosa.
Era uno spettacolo bellissimo.
Ci avvicinammo a una panchina posta in un posto adatto per vedere il lago e Scorpius tolse la neve per potersi sedere.
Io mi sedetti accanto a lui, intrecciando di nuovo le dite con le sue.
Poi guardai di nuovo il lago.
-devo provare la manipolazione dei materiali.
E pensavo di iniziare con la neve.
Dovrebbe essere facile- dissi guardandomi in giro per cercare una parte con più neve.
-fai pure. Io ti guardo. E se hai bisogno sono a disposizione- mi sussurrò all'orecchio.
Rabbrividì e dovetti riprendere il respiro tranquillamente per cercare di concentrarmi.

***

Si irrigidì e si concentrò su un punto.
Mi avvicinai ancora di più a lei e cercai di guardare dove stava puntando lo sguardo.
Fui sicuro del punto quando vidi una sfera di neve alzarsi e rotolare.
Si ingrandiva sempre di più, mentre piccole palle di neve si alzavano da terra e si compattavano insieme.
Notai la perfezione di quella sfera che si andò a posare sul terreno e ne iniziò un'altra.
Ma questa volta la fece di poco più piccola e la mise sopra l'altra.
-vuoi fare un pupazzo di neve?- gli chiesi tornando a fissarla. E non potei più guardare nient'altro.
Era meravigliosa.
Le sue guance erano leggermente rosse per il freddo, il cappellino che io stesso gli avevo sistemato la faceva sembrare tenerissima, come tutta lei imbacuccata completamente per non sentire freddo.
Mi avvicinai come avevo fatto prima al suo viso, appoggiando il viso tra i suoi capelli.
Mi persi nel suo profumo mentre lei rispondeva.
-diciamo che stò cercando di farlo. Che ne pensi?-
mi domandò.
Io non guardai neanche il pupazzo di neve ma spostai i suoi capelli dietro l'orecchio e gli sussurrai che era bellissimo. Poi gli baciai l'inizio della mascella, proprio sotto l'orecchio: unico punto che potevo raggiungere senza togliere la sciarpa.
Lei rabbrividì e sentì un tonfo.
-mi hai fatto perdere la concentrazione.
Ho appena rotto il pupazzo di neve- esclamò lei.
Ma sembrava più divertita che arrabbiata.
Diedi una leggera occhiata ora al cumulo di neve davanti a noi. Poi abbassai di poco la sciarpa e gli baciai il collo.
Con la mia mano sinistra la spinsi un po' più vicino a me, spingendola per il fianco.
La sentì quasi sciogliersi tra le mie braccia, voltò il viso verso il mio e io la baciai.
Non penso ci siano parole per descrivere tutte le infinite sensazioni che provo ogni volta che bacio Rose.
Ma la più forte delle sensazioni, quella che influiva incredibilmente su tutto era l'amore.
Ne ero certo!

******

Incredibile come anche il freddo scomparve.
Non mi interessava altro che avvicinarmi sempre di più a lui.
Spinta dalla passione di quel bacio mi ritrovai inginocchiata sulla panchina, le mani guantate tra i suoi capelli e le sue invece sui miei fianchi.
Non mi accorsi neanche che la mia forza era ancora a briglia sciolta.
Non sentimmo che iniziava a nevicare. Tutto intorno a noi si era creata la mia bolla protettiva. Ma ci accorgemmo dopo di essere al buio. Mi guardai attorno incerta staccandomi appena dal suo viso e non abbandonando la posizione.
-l'hai creata tu questa specie di... bolla?- mi domandò Scorpius.
Annuì, anche se non l'avevo fatto consapevolmente.
-siamo isolati dal mondo- realizzai stranamente.
Dentro mi si creò una sensazione stranissima, che non so esprimere....
fatto sta che guardai infastidita la sua giacca chiusa e la mia, che ci ingombravano e ci dividevano.
Feci per aprire la sua quando una voce da fuori ci richiamò. La bolla esplose senza che io facessi niente più che spaventarmi e ci ritrovammo tutti e due sommersi da neve. Ci guardammo e non potemmo non scoppiare a ridere. Poi ci alzammo e tornammo a casa.

La casa ora era addobbata a festa. Era bellissima, sembrava una di quelle case che si vedono nei film.
E l'albero che avevamo finito di fare il pomeriggio era uscito benissimo!
E domani sarebbe stata la vigilia di natale.
Iniziavano già a esserci i pacchetti sotto l'albero, e io quella sera dopo cena misi i regali che avevo fatto.
Mi guardai intorno.
Quasi tutti erano già andati a letto, erano rimasti solo i miei genitori e i miei zii.
Diedi la buonanotte e mi misi il pigiama. Ma il sonno non veniva.
Indecisa su cosa fare fissavo la porta sbuffando. E con mia grande sorpresa la porta si aprì.

************

-Harry...- ero molto esitante. Harry stava sistemando la legna nel camino, eravamo rimasti solo noi due e stavamo andando entrambi a letto.
-che c'è Ron?- mi chiese.
-tu non sei mai preoccupato per Lily... cioè... ecco che faresti se pensassi che... be che lei possa combinare qualcosa con il suo ragazzo?- domandai incerto.
Speravo di non metterlo in paranoia e mi sorpresi nel vederlo sorridere.
-certo che sono preoccupato, ogni giorno di più.
Quando sono andato a Hogwarts ero sollevato solo dalla possibilità di poterla controllare meglio.
Era un punto in favore a quella scelta pazzesca.
Ma poi l'ho vista felice, e ho pensato che se mi fossi messo in mezzo avrei fatto un grande errore.
Le donne sono strane, e anche le adolescenti.
Che ne so io se la mia raccomandazione non faccia scattare qualcos'altro a cui non pensavo?
La maggior parte delle volte che si dice a una persona di non fare una cosa, alla fine la fa solo perché l'hai proibito!
Anche se non penso che Rose si comporterebbe così penso che le rassicurazioni di Hermione bastino!-
lo guardai accigliato. Possibile che fossi un libro aperto?
Sbuffai.
Lui mi mise una mano sulla spalla.
-sai che Amber e Albus si sono messi insieme questa estate, vero? Sotto le pressioni di Ginny ho cercato di fargli un discorso. Ma lui sai che mi ha detto?
"papà, è inutile che mi fai il discorso sulla responsabilità e tutto il resto. Ti ha anticipato Rose, me lo ha fatto già il giorno che ha capito che ci siamo dichiarati!-
ne rimasi piacevolmente sorpreso.
-Rose è una ragazza con la testa apposto.
Stai sicuro che se prenderà una decisione non sarà una decisione avventata. E conoscendo i genitori so che sarebbe impossibile convincerla a cambiare idea!-. Annuì.
Aveva ragione e incredibile quanto ora mi sentissi più sollevato!
-grazie amico!- lo ringraziai mentre salivamo sopra ognuno nella propria stanza.

******************

Impossibile descrivere le sensazioni che provai mentre lo guardavo entrare.
Non riuscì a concentrarmi se non sul suo viso.
Era così bello, così meraviglioso.
Non ebbi neanche un attimo di esitazione.
Lo attirai a me e lo baciai con passione.
Volevo amarlo, ne ero sicura.
Gli sfilai la camicia quasi senza accorgermene e lo vidi esitare, guardandomi insicuro.
-ti amo e voglio essere tua, ora e per sempre!- esclamai.
-ne sei sicura?- mi domandò.
-certo che si. Altrimenti non direi mai una cosa simile- lo rassicurai prima di baciarlo con passione.
Abbandonai le sue labbra solo per lasciarmi sfilare la maglia.
Le sue labbra mi lasciarono una sciai di fuoco sul collo e poi su tutto il corpo. Gemetti sotto i suoi baci.
Lo amavo. E fu come se avessimo preso a volare in una bolla di sapone, lontano da tutti a da tutto.
Io, lui e nient'altro.
Nient'altro che noi!
E quella notte diventammo una cosa sola!

Il Destino pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora