Futuro

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Nel dormitorio tutte dormivano. Mi avvicinai a lei. La guardai dormire. Aveva un sonno agitato, il viso ancora rigato dalle lacrime. Passai un dito freddo sulla sua guancia fino all'angolo del suo occhio raccogliendone una.
La guardai in silenzio. Era una piccola goccia che brillava con la poca luce della luna. La vedevo anche al buio e senza problemi. Poi tornai a guardarla. E non vidi solo lei ma anche la sua anima. La sua bellissima anima che si librava davanti a me.

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Quella mattina fui io il primo a svegliarmi. Dovevo davvero essere stanco perchè non mi ero svegliato neanche quando era arrivata Rose. Lei era accoccolata sul mio petto e io le baciai i capelli, stringendola a me!
La osservai attentamente e il mio sorriso svanì.
Era tesa, sciupata, aveva delle brutte occhiaie sotto gli occhi e l'aria preoccupata. Neanche quella notte era riuscita a dormire bene.
E io ero davvero stanco di vederla in quelle condizioni.

Si svegliò dopo un po' ma il suo viso era ancora stanco, come se non avesse dormito affatto. Gli accarezzai il viso non riuscendo a sorridergli. Lei sbattè gli occhi e mi guardò preoccupata. Dovevo avere una faccia troppo seria. Cercai di tranquillizzare il mio turbamento.
-buongiorno!- cercai di sorriderle.
-che cosa c'è?- mi chiese.
Io non sapevo cosa rispondere. Avevo bisogno di un'idea. Di qualsiasi cosa che potesse aiutarla.
E mentre guardavo il suo viso preoccupato la lampadina si illuminò.
E adesso sapevo cosa fare.
Mi alzai di scatto dal letto e gli sorrisi.
-aspettami qua. Anzi, vai a vestirti. Io devo fare una cosa-
e uscì veloce dalla stanza.
Sapevo anche da chi andare. Speravo solo fosse già sveglio.
Bussai alla porta. Non ci mise molto ad aprirmi ma io ero così irrequieto che mi parve un'eternità.
-Scorpius? Come mai sveglio a quest'ora?- mi domandò.
-dobbiamo fare una cosa per Rose. Dobbiamo aiutarla!- gli dissi convinti.

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Feci come mi aveva detto Scorpius. Andai nella mia stanza e mi feci una doccia veloce, sperando che mi potesse aiutare a sentirmi meglio. Poi mi vestì velocemente. Chissà cosa aveva in mente Scorpius. Non sapevo neanche dove avrei potuto aspettarlo. Uscì dalla mia sala e mi guardai intorno smarrita. Forse era il caso di aspettare là.
E infatti Scorpius comparve poco dopo, seguito da mio zio.
Mi prese per mano contento.
-oggi facciamo una gita!- mi disse sorridendo.
Lo guardai stupita.
-cosa? Dove andiamo?- chiesi.
-andiamo a vedere tutti i nostri possibili lavori futuri!- rispose lui.

E così partimmo. Guidati da mio zio andammo a visitare prima di tutto il ministero della magia. Visitammo ogni piano, ogni reparto e fui libera di fare tutte le domande che avevo in testa. Incontrai anche mio padre e insieme a lui e a zio Harry tutte le porte mi furono aperte. Guardai di tutto. Ma non era finito lì. Scorpius mi portò anche al San Mungo. E lì, insieme a mia zia Ginny, girammo tutto.
Passammo tutta una giornata intera in giro, a documentarci. E anche se i miei dubbi non erano del tutto dissipati, ora stavo meglio.
Visto che dal giorno dopo saremo stati in vacanza tornammo a Hogwarts solo per prendere il baule, e poi partimmo per andare a casa. Quella sera mangiammo tutti insieme dai miei.
Fu piacevole e ci divertimmo tanto.
Finita la cena portai Scorpius a vedere la mia stanza.
Lui rimase sconcertato, e si guardò intorno.
La mia stanza era molto particolare. Prima era molto più equilibrata ma appena ero riuscita a impormi avevo modificato la stanza. Avevo tolto tutti i mobili lasciando solo il letto e una scrivania che stavano in mezzo alla stanza, e ai muri c'erano solo librerie. Avevo iniziato con una libreria per poi riempire tutti i muri di libri. Era tutto pieno, compresa la scrivania. Lui boccheggiò un attimo e poi mi guardò.
-e i vestiti dove li tieni?- mi chiese.
-il letto si può alzare è c'è un'asse mobili. Là ci sono i miei pochi vestiti- spiegai io. Poi mi sedetti sul letto e lui si accomodò accanto a me.
Chiusi gli occhi e pensai. Mentre mia madre preparava da mangiare avevamo parlato un attimo. E lei mi aveva dato un consiglio che ero libera di prendere oppure no. Ma non sapevo davvero cosa fare.
-allora, questa gita di oggi ti ha chiarito le idee?- mi domandò. Io sorrisi.
-si. Grazie mille adesso penso di aver deciso cosa voglio fare. Sei stato fantastico!- lo baciai ma mi staccai subito perchè gli volevo domandare una cosa.
-adesso mi dirai cosa hai deciso di fare tu?- domandai.
Lui mi guardò diventando serio.
-sarò un ricercatore per il ministero della magia. Voglio lavorare nel campo della scoperta magica, voglio andare in giro per il mondo a spezzare incantesimi e a scoprirne di nuovi- spiegò animato lui. Io mi guardai le mani.
-e tu cos'hai deciso di fare?- mi domandò. Suonava preoccupato.
-io voglio lavorare al ministero della magia, sezione misteri. Mi hanno affascinato le ricerche e gli esperimenti che svolgono. Anche se....- incrociai il suo sguardo. E trovai nei suoi occhi la mia stessa espressione. Lui avrebbe viaggiato per il mondo per lavoro e io sarei rimasta a qui a lavorare. Saremo stati divisi.
Lui mi accarezzò il viso.
-una scelta dobbiamo farla. E senza influenzarci tra di noi. Viaggiare in tutto il mondo è il mio sogno da sempre-
mi disse lui. Io non abbandonai i suoi occhi.
-io potrei...- ma lui mi interruppe.
-non dobbiamo influenzarci!- ripetè lui.
Io mi scostai da lui e mi alzai in piedi.
-come possiamo non influenzarci? Io voglio stare con te Scorpius. E se tu te ne andrai in giro per il mondo io ti seguirò- esclamai seria. Lui si accigliò. Si alzò in piedi anche lui.
-anch'io voglio stare per sempre con te. Ma scegliere una cosa solo perchè l'ha scelto l'altro è sbagliato. E poi dovremmo studiare prima. E faremo la stessa università- cercò di convincermi. Io scossi il capo.
-il fatto non cambia. Alla fine ci ritroveremo a doverci separare e io non ne ho affatto voglia. Anche a me piacerà viaggiare. Specialmente perchè sarò con te. Quindi non c'è nessun problema!- esclamai io. Lo vidi arrabbiato ma non capivo il perchè.
-facciamo che ne parliamo dopo? Tanto abbiamo avanti almeno tre anni di studi!- dissi cercando di evitare la lite.
Lui si guardò intorno cercando di stemperare la rabbia.
-va bene. Ne riparliamo dopo.. adesso penso che dobbiamo scendere, altrimenti spunterò tua padre con un fucile!- cercò di scherzare lui. Ma si vedeva che avrebbe voluto dire ancora qualcos'altro. Ma neanche lui aveva voglia di litigare.
Mi preoccupai. Mi chiedevo se l'evitare di litigare a questo punto non rischiava di crearci troppi problemi. Litigare per me era sempre sembrato inutile. L'importante era amarsi. Ma se fosse stato necessario. Del resto i miei litigavano molto eppure si amavano. Era meglio il loro rapporto? Sarebbe stato meglio litigare qualche volta? Almeno quando ce ne era bisogno?

-Scorpius vuoi dormire qui?- chiese mia madre quando si fece l'ora per andarsene.
-io... grazie per l'offerta Hermione ma devo tornare a casa da mia madre. Sarà contenta di vedermi tornare e di tornare anche lei a casa!- rispose sorridendo. Io mi alzai. Mia madre mi guardò seria.
-lo sai che domani mattina abbiamo organizzato una bella giornata solo noi donne? Quindi è meglio che resti qua, non pensi? Usciamo presto!- mi anticipò lei.
Allora io mi limitai ad accompagnarlo alla porta.
-vieni a trovarci quando vuoi- lo salutò mia madre.
-già, sei il benvenuto!- lo imitò mio padre.
-alla prossima Scorpius!- lo salutò mio fratello. Io li guardai tutti e tre. Mia madre fu la prima a capire e si trascinò tutti e due in salotto.
-si potevano anche salutare con noi davanti!- sentì sbraitare mio padre e sentì mia madre che ribatteva
-sei, certo!-
Sorrisi cercando di sdrammatizzare. Lo guardai triste.
-quindi ci vediamo domani! Spero di tornare presto! Tu che farai?- gli chiesi. Lui si strinse nelle spalle.
-starò con mia madre. Tua zia mi ha detto che si sta davvero riprendendo bene. Magari farò la spesa o qualcosa del genere. Non so ancora. Comunque divertiti domani, mi raccomando. Mi mancherai!- e mi baciò. Risposi con forza e quando si staccò gli strinsi di nuovo le braccia intorno al collo e lo baciai con trasporto.
-anche tu. Buonanotte!- e lo lasciai andare, anche se era difficile. Mi confortò la possibilità di materializzarmi da lui in qualsiasi momento.
Lo guardai sparire con una stretta al cuore. Poi rientrai a casa e trovai mio padre che parlava con mio fratello della giornata seguente.
-vedrai che ci divertiremo un mondo. Ho pronte le canne da pesca e le esche e tutto quanto- stava illustrando.
E mi venne un'idea.
-perchè non portate con voi Scorpius? Domani non sa cosa fare! E magari sua madre può venire con noi!- proposi. Mio padre parve spiazzato. Hermione sorrise.
-certo che va bene! È un'ottima idea- e io mi sentì felice, in parte. E l'idea di Scorpius e di mio padre insieme su una barca mi divertiva. Andai a letto sorridendo. Ma non dopo di aver mandato una lettera al mio Scorpius.

Il Destino pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora