Esami e moltro altro

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Mi ritrovai in una delle mie posizioni preferite per dormire, con il viso premuto contro il petto nudo di Scorpius. Sentivo anche il mare come sottofondo e sorrisi ripensando alla serata e nottata che avevamo passato su quella spiaggia. Sarei dovuta essere molto stanca, probabilmente si vedeva anche dagli occhi, ma in quel momento qualcosa dentro di me mi diceva di svegliarmi e aprì gli occhi per vedere il mio Scorpius dormire tranquillo, con quel sorriso bellissimo e rilassato e i granelli di sabbia sui capelli biondi, che il sole li faceva brillare e accendeva di riflessi. Anche i miei capelli, sparsi sul mio collo e sul suo petto, erano pieni di sfumature vermiglie. Il sole... sentivo che il sole era la chiave della mia ansia interna. E poi capì inorridita.
-Scorpius, Scorpius che ore sono?- gli chiesi scuotendolo. Mi alzai cercando le nostre cose. Frugai nello zaino che aveva portato Scorpius cercando l'orologio ma sapevo che dovevano essere almeno le otto dall'altezza del sole.
-che succede?- domandò Scorpius ancora assonnato. Si girò sulla pancia e mi guardò mentre si stropicciava gli occhi. Trovato l'orologio gridai.
-sono le nove!- gridai inorridita. Lui mi guardò incredulo. Scattò in piedi mentre io mi rimettevo il costume e i vestiti.
-tra mezz'ora dobbiamo essere tutti in sala grande! Non ci riusciremo mai!- mi lamentai ansiosa. Lui si stava vestendo come me più veloce che poteva.
-vedrai che ci riusciremo. Dobbiamo solo smaterializzarci- cercò di rassicurarmi.
-io volevo svegliarmi presto stamattina. Volevo ripassare tutto un'altra volta- dissi mettendomi la maglietta. Lo vidi sbuffare. Prese la cartella da terra mettendola in spalla, l'asciugamano dove eravamo sdraiati e mi abbracciò. Chiusi gli occhi e ci smaterializzammo.
Sbuffai mentre insieme a lui ci arrampicammo per il pendio ed entrammo dai cancelli di Hogwarts. Dovevamo fare tutto il parco per arrivare al castello. Corremmo e arrivammo tutti sfiniti e sudati al portone principale. E trovammo gli studenti del nostro anno e del quinto tutti tesi e pronti ad entrare in aula. Guardai accigliata Scorpius prendendo la bacchetta e facendo un incantesimo per rinfrescarmi un po'. Lui mi sorrise.
-andrà tutto benissimo!- mi disse. Albus e Amber ci raggiunsero sorridendo. Anzi, Albus mi guardò accigliato.
-siete appena tornati?- domandò. Io mi legai i capelli che erano tutti gonfi e arruffati per il sale e di sicuro non avevo un grande aspetto.
-vi sentite pronti?- chiesi cambiando discorso.
-io mi sento la testa vuota. Non ricordo più niente.....- gemette Amber. Albus la strinse a se dicendogli qualcosa nell'orecchio. Io sorrisi e la vidi arrossire mentre Albus gli baciava il collo. Io li lasciai nella loro intimità cercando mio fratello e Lily. Li trovai poco distanti a parlare.
-io vado da Lily e Hugo un attimo. Vieni anche tu?- domandai a Scorpius. Lui annuì e mi seguì fino al fondo scale dove Lily e Hugo erano seduti a parlare. Anzi, a ripassare gli enunciati degli incantesimi fondamentali.
-non si ripassa fino all'ultimo momento- li rimproverò Scorpius. Io mi trattenni dal dirgli che di certo però non si faceva come noi che non avevamo ripassato niente da ieri mattina e sorrisi soltanto rassicurante.
-andrà tutto bene, basta essere calmi- li rassicurai.
Notai che Lily aveva qualcosa che non andava. Aveva gli occhi gonfi e stanchi. Invece Hugo era solo teso, aveva la mascella serrata come quando si concentrava o si arrabbiava e cercava come un disperato una qualche formula nel libro.
-voi vi sentite sicuri?- chiese Hugo guardandoci.
-no. Però sappiamo di aver studiato e a questo punto non si può fare più di questo- rispose Scorpius.
In quel momento tutti ci fermammo. Dalla sala era uscita la preside facendo spalancando la porta.
-quelli del quinto anno entrino. Iniziamo!- annunciò.
Con un in bocca al lupo tutti se ne andarono e io mi sedetti dove era seduta prima Lily. Albus e Amber ci seguirono.
Intorno a noi c'erano tutti i nostri compagni che tremavano dalla paura, che cercavano di ripetere e che strillavano angosciati. C'era persino qualcuno che sembrava sarebbe svenuto da un momento all'altro.
Mi chiesi come mai non fossi anch'io in agitazione. Anche se fu una cosa stupida. Sapevo che quello che aveva detto Scorpius era vero. Studiando bene poi uno non ha più paura. Anche se la tensione ci deve essere e infatti c'era. Mi tormentai le mani per un po' ma Scorpius me le "sequestrò" nascondendole nelle sue enormi mani.
Mi baciò il polso chiudendo gli occhi. Poi mi guardò malizioso leccandomi il punto in cui mi aveva baciata prima. Sorrisi sentendo il solletico e arrossì anche.
Poi l'abbracciai liberando le mani per poterle avvolgere attorno al suo collo. Sarebbe andato tutto bene. Il peggio sarebbe stato solo aspettare.

Il Destino pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora