Si avvicina il Natale

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"Ben svegliata dormigliona" Luke era appoggiato allo stipite della porta senza maglietta e con un vassoio pieno di delizie varie in mano.

Devo ammettere che è davvero un gran bel ragazzo.

Ma la mia domanda rimane ancora tale. Che cosa ci faccio nel letto di Luke?

"Luke, cosa ci faccio nel tuo letto?" posò il vassoio sul comodino.

"Dopo che ieri ti eri ubriacata sei svenuta. Conosco i tuoi genitori, non sarebbero stati felici di vederti in quello stato e sicuramente ti avrebbero buttata fuori di casa a calci" ridacchió e si avvicinò.

"Beh, grazie" lo abbracciai.

Presi il vassoio ed iniziai a mangiare i cupcakes al cioccolato, deliziosi.

"Li ho fatti io, ti piacciono?" ne prese uno.

"Non ci credo che li hai fatti tu" lo presi in giro.

"Così mi offendi" si mise una mano sul cuore.

Stavo per aprire bocca per parlare ma qualcuno entró nella stanza.

"Luke, chi è questa bella ragazza?" chiese quella che evidentemente era sua madre.

"Una mia amica" sorrise.

"Piacere sono Grace" mi presentai.

"Piacere di conoscerti, sono Jenna" mi diede la mano.

"Beh, allora vado, a dopo" chiuse la porta.

"Sei uguale a tua mamma" esclamai.

"Si lo so. Non hai visto mia sorella è bellissima " sorrise.

"Tua sorella?" bevvi del latte.

"Si, beh, lei si trova in Australia" sospirò.

"Ti manca vero?" gli misi una mano sulla spalla.

Potevo capirlo, infondo anche a me manca Adele, ma sento che la rincontreró.

"Si, ma lei sta bene e va bene così" sorrise facendo spuntare due fossette sulle guance, sa essere davvero dolce.

"Perché è in Australia?"

"È stata adottata e non riusciva ad accettarlo, così è andata via. È più grande di me, ed è davvero bellissima" sorrise.

Lo abbracciai, potevo capirlo, non pensavo avesse una sorella, perlopiù adottata.

"È meglio che vada" legai i capelli in una coda e presi la borsa.

"Ci vediamo" gli diedi un bacio sulla guancia.

*********

"HAZEL TUA FIGLIA HA SUPERATO IL LIMITE!" le urla si sentivano già da fuori.

"HO PROVATO A CHIAMARLA E NON HA RISPOSTO, COSA DIAMINE VUOI DA ME?" la voce squillante di mia madre era inconfondibile.

Bussai alla porta aspettando già una cattiva reazione.

"Eccola la signorina" mi accolse mia madre.

"DOVE DIAVOLO SEI STATA?" mio padre venne verso di me furioso.

"Ho dormito da Karen, scusate se non vi ho avvertito ma il mio cellulare era scarico" mi inventai una scusa.

"Sei incredibile, assolutamente incredibile" salì le scale balbettando qualcosa di incomprensibile.

Sbuffai e salii in camera mia cercando solo tranquillità.

********

"Questo no... Questo nemmeno... Non fa per me... Che diamine ci fa un cuscino a forma di scimmia nel mio armadio?" Karen stava mettendo sottosopra la sua camera. Ero ricoperta di vestiti, credo di essere diventata un'appendiabiti.

"Karen la smetti di tirarmi vestiti addosso?" cercai di togliermeli tutti di dosso.

"Dovrò pure indossare qualcosa per Natale, la festa è alle porte" continuò a tirare vestiti.

"Oh Santa Pazienza" mi misi le mani sul viso.

"Passami una brioscina"

"No, mi stai diventando una balena" nascosi il sacchetto con dentro le brioscine.

"Avanti, sono solo al primo mese" sbuffò.

"Ahhhh, tieni" sospirai.

Battè le mani felice e ritornò all'armadio.

*********

"Trovato!!" sobbalzai dallo spavento, deve avere interrotto il mio piccolo sonnellino, questa qui è pazza.

"Finalmente, ho trovato l'abito giusto!" mi saltó addosso.

Era un abito lungo dietro e corto davanti, con degli strass sul corpetto ed una cinta nera.

"Siete da noi per Natale?" chiesi riordinando la stanza.

"Tua mamma è d'accordo?" mi aiutò.

"Perché non dovrebbe esserlo? Sarete solo tu, Collin, Luke e le vostre famiglie" sorrisi.

"Lo dirò a mia zia" riposò tutti i vestiti.

"Adesso vado ci vediamo" le diedi un bacio sulla guancia.

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Uh, dei nuovi vicini di casa, chissà chi saranno, spero solo delle persone per bene e simpatiche.

Andai verso l'ingresso di casa fino a quando non mi sentii chiamare.

"Grace!" rabbrividii al suono di quella voce ed ero sicura di stare per svenire. Non volevo voltarmi. Non potevo.

"Grace!" sentivo che si stava avvicinando così mi girai, cosa che non avrei dovuto fare.

"Zayn?" lasciai cadere la borsa per terra.

Non é da noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora