Ti amo troppo

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"Sei bellissima" Zayn mi mise una mano sulla schiena avvicinandomi alla sala da pranzo.

"Grazie, anche tu lo sei" arrosii.

"Grace!" corse Karen verso di me con della pizza in mano.

"Stiamo venendo" sorrisi.

"Sbrigatevi, altrimenti finirò tutta la pizza" ne morse un pezzo e ritornò indietro.

"Avevi ragione tu Grace!" urlò Collin davanti a me.

"Lo so!" risi.

**************

"Ally, come va?" chiesi sistemandomi per bene sulla sedia, l'abito era un pó scomodo.

"Tutto bene, non vedo l'ora di diventare 'nonna' se così mi posso definire" mi fece l'occhiolino.

"Devo smetterla di mangiare" sentii Karen lamentarsi accanto a me.

"Tu dici?" chiesi ironica.

"Ehi!" mi puntò il coltello contro.

"Tesoro, sul serio, dovresti smetterla di mangiare così tanto" Collin si intromise.

"Zitto tu, voi maschi siete veramente inutili, non capirete mai nulla, mai!" lo fulminó con lo sguardo.

"Collin, devi sapere che noi non abbiamo il diritto di parola" gli mise una mano sulla spalla Luke.

"Bravo, lo vuoi un biscottino come premio?" chiese ironica.

Trattenni le risate, in questo periodo è troppo folle.

"Se sapevo che saresti diventata così ti avrei lasciata, ma siccome ti amo non l'ho fatto e mai lo farò" sorrise.

"In ogni caso, se tu volessi lasciarmi, il mio mitra è pronto"

"Le donne, le donne..." borbottò Zayn.

"Ragazzi è il momento del dolce!" mia madre entrò con una torta al cioccolato in mano.

Ho visto per un attimo gli occhi di Karen illuminarsi.

"Chi ne vuole un..." mia madre fu interrotta da Karen.

"Io!" le porse il piatto sotto lo sguardo divertito di mia madre.

"È un maschietto o una femminuccia?" chiese mio padre.

"Non lo so, sono al secondo mese. Io spero in un maschio però" sorrise guardandosi la pancia.

"Questa donna è un controsenso..." sentii borbottare sottovoce Collin.

"Cosa c'è?" chiese Karen lanciandogli un'occhiataccia.

"Prima dici che noi uomini siamo inutili e blablabla e poi vuoi un figlio maschio..." disse incredulo.

"Lui è mio figlio ed ha un cervello più grande di tutti voi... Capisci la differenza?" alzò un sopracciglio ed io risi, le loro litigate erano troppo divertenti.

"Basta mi arrendo..." sospirò.

"I regali, è mezzanotte!" urlò la madre di Zayn.

"AUGURI RAGAZZI!!!!!" il padre di Luke aprì lo spumante mentre tutti ci scambiammo degli auguri.

**********

"Grazie per i regali" sorrisi.

"Oh, di niente" Luke mi abbracciò.

"Io vorrei dire qualcosa" mi alzai in piedi ed attirai l'attenzione di tutti.

"Intanto Buon Natale a tutti. Come sapete, questi tre anni non sono stati facili per nessuno, il ballo di fine hanno ha segnato l'inizio di una nuova vita per me, solo che a quanto pare io non ho molta fortuna..." abbassai lo sguardo "da quando Adele se n'è andata, niente è più lo stesso" mia madre abbassò lo sguardo e strinse una mano a mio padre "spero di rivederla un giorno, magari ritorneremo ad essere una famiglia come una volta e ricominceremo a litigare come due sorelle che infondo si vogliono bene" risi "ragazzi, vi ringrazio tantissimo, senza di voi è probabile che tutto ciò sarebbe stato molto più difficile" sorrisi "beh... Auguri di buon Natale a tutti" li abbracciai e mi andai a sedere accanto a Karen.

"Mi hai fatto emozionare" si asciugó le lacrime con il fazzoletto.

"Anche io ti voglio bene" Luke mi baciò i capelli.

"Ehi, ehi, ehi, frena i tuoi bollenti spiriti" ridacchiò Zayn.

"Ragazzi, anche io ho una cosa da dire" Collin si alzò in piedi.

"Karen, vieni qui" la prese per mano e la portò al centro del salotto sotto lo sguardo incuriosito di tutti.

"Beh, che dire, spero che questo marmocchio venga uguale al padre perché sennò sono davvero nei guai" sorrise e vidi Karen che aveva già gli occhi lucidi "Queste" le fece vedere delle chiavi che aveva uscito dalla tasca "sono le chiavi della nostra nuova casa" tutti sussultammo dalla felicità compresa Ally che scoppiò a piangere insieme alla mamma di Collin.

"Ti amo troppo" Karen lo baciò e gli saltò addosso.

Erano davvero una bellissima coppia.

***********

"Buongiorno dormigliona!" mia madre versò del caffè nella mia tazza.

"Giorno" sbadigliai "papà?"

"In bagno, si è appena svegliato" sorrise.

"Giorno signore" uscì mio padre dal bagno sbadigliando.

"Giorno" gli diedi un bacio sulla guancia.

"Che si fa oggi?" chiese.

"Non lo so... Credo andrò a trovare Karen e Collin nella loro nuova casa" accennai un sorriso.

"Sono due ragazzi stupendi" sorrise mia madre.

"Tesoro, potresti andare a prendere il giornale che ho lasciato nel mio ufficio?" mi chiese mio padre.

"Certo" sorrisi e salii di sopra.

Oh mamma che disordine che c'è in quest'ufficio, si vede che è uomo.

Iniziai ad aprire svariati cassetti, ma niente, fino a quando non ne aprii uno del cassettone. Presi una specie di cartella che attirò molto la mia attenzione:

Documento di adozione.

Non é da noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora