Adele non era mia sorella... Adele non era mia sorella. Questa frase non riuscivo a togliermela dalla testa mentre le lacrime minacciavano di uscire. Mi sedetti con la schiena poggiata alla porta e le gambe al petto.
Ho bisogno di spiegazioni, non mi importa se i miei stanno dormendo, devo sapere, è di mio diritto.
Presi il documento tra le mani e bussai alla porta della camera da letto dei miei genitori.
"Tesoro, ma che?" lanciai sul letto il documento con tutta la forza che avevo.
"Grace..." mio padre abbassò lo sguardo.
"Cosa significa?! Adele non è mia sorella!" urlai.
"Ci dispiace, non volevamo lo scoprissi in questo modo" mia madre si avvicinò.
"Qui non si tratta di me! Qui si tratta di Adele, cosa penserà quando lo saprà, eh?!" scoppiai in lacrime.
"Prima o poi l'avreste saputo entrambe"
"Come?! Io si, l'avrei saputo, ma lei?! Non sappiamo nemmeno dov'è, ma sento che la rivedrò" guardai in faccia mio padre.
"E quando e se la rivedrò... Non sarò io a dirglielo, ma voi" continuai.
"Devi prima sapere com'è andata la storia, non è stato facile per noi" mia madre mi fece sedere.
"Prego" dissi ironica.
"Quando tua madre rimase incinta, eravamo troppo piccoli per questa grande responsabilità. Tua madre partorì una splendida bambina, decidemmo di lasciarla davanti una casa sperando che l'avrebbero accolta e..."
"È stato difficile abbandonarla lì, Grace" mia madre lo interruppe piangendo.
"Continua" dissi a mio padre con le lacrime che minacciavano di uscire.
"Quindi, grazie poi ad un mio amico, scoprii che la bambina stava bene e che la famiglia si stava per trasferire qui, a Seattle, eravamo al settimo cielo, la nostra piccola stava bene" sospirò "pochi anni dopo, decidemmo di adottare una bambina, sai, anche per fare del bene. Quando arrivammo la notammo subito, era lì, seduta su un'altalena con i suoi capelli nerissimi legati in una lunga treccia" mi asciugai una lacrima "i suoi occhi color ghiaccio attirarono subito la nostra attenzione, era una bambina meravigliosa così decidemmo di prenderla con noi" sorrise.
"Mi ricordo che sin da quando aveva sette anni, diceva sempre di voler fare la modella, mi metteva sempre in subbuglio la camera da letto per fare la passerella" mia madre rise.
"Come si chiamava la mia vera sorella?" tirai su col naso.
"Non sapevamo come chiamarla, quindi la scelta sarebbe toccata ai suoi genitori adottivi"
"E adesso?" mi alzai.
"Non lo so, Adele mi manca tantissimo" mia madre scoppiò a piangere.
"Mamma, la rivedremo ok? Scusate per l'atteggiamento di prima, quando la rincontreremo glielo diremo insieme" sorrisi e li abbracciai.
"Scusaci tesoro" mio padre mi baciò la testa.
"Buonanotte" chiusi la porta e ritornai in stanza.
Chi l'avrebbe mai detto.
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"Sveglia!! Sono le sette e mezza!" mia madre mi buttò giù dal letto.
"Cosa?!" mi catapultai in bagno e mi vestii velocemente.
"Tesoro tuo padre sta mettendo le valige in macchina!"
"Ok!"
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"Ehi" Zayn mi venne in contro abbracciandomi.
"Mi mancherai" sorrisi.
"Fatti sentire" mi fece l'occhiolino.
"Luke..." abbassai lo sguardo.
"Shh" mi abbracciò senza farmi capire nulla e quasi buttandomi per terra.
"Come faccio senza di te? Mh?" disse con gli occhi lucidi.
Che tenero!
"Ti penserò sempre" gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Collin" scoppiai a piangere e mi buttai tra le sue braccia.
"Vienici a trovare eh?" mi mise una mano tra i capelli.
Andai verso Karen che come immaginavo stava mangiando dei salatini.
"Perché te ne vai?" mi disse piangendo e continuando a mangiare.
"Adesso cosa farò" ingoiò "senza di te?" continuò.
Non dissi nulla, ma semplicemente l'abbracciai con le lacrime agli occhi.
Salutai i miei genitori, che erano due fiumi in piena.
"L'aereo per New York sta per partire" annunciò l'altoparlante.
Ciao ciao Seattle.
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Dovrebbe essere questa la Heavy Street... E questa dovrebbe essere la casa.
Si era quella, Ariana tempo fa mi aveva inviato la foto della villetta con accanto un'altra.
Sono arrivata. Sono pronta.
\\Spazioautrice\\
Eccoci arrivati a New York!
Il capitolo è stato difficilissimo da scrivere, ma è grazie a voi se continuo la storia!Buon anno nuovo a tutti!
Al prossimo capitolo!
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Non é da noi
Roman d'amourDovevano odiarsi... Ma non era da loro. Sequel So(LO) (AMI)ci.