Aprii leggermente gli occhi quando accanto a me c'era Cameron che dormiva beatamente. Era così dolce. Mi accoccolai sul suo petto e potei osservare il suo viso con più attenzione. Le sue labbra erano un qualcosa di perfetto e le sfiorai leggermente con le dita. Non pensavo sarebbe finita in questo modo, ci odiavamo, ma ieri qualcosa è cambiato e non posso fare a meno di pensarci.
"Buongiorno" si svegliò e mi baciò sulle labbra.
"Sapevo sarebbe finita così" sorrise "te lo dico, è la mia prima vera storia con te"
"Dovresti essere meno convinto" lo baciai "e comunque sono felice di essere la tua prima vera storia"
Mi vestii velocemente mentre lui mise le mani dietro il collo per potermi guardare meglio. Mi fa sentire in imbarazzo.
"Dove vorresti andare oggi?" mi abbracciò da dietro e mi baciò il collo.
"Ehm... A pattinare?" proposi.
"Ok, sicuramente chissà quante volte cadrai" rise.
"Divertente, preparati piuttosto" dissi ironicamente.
"Agli ordini capitano" sospirò ed io risi.
Misi degli abiti pesanti e salimmo in macchina verso la pista di pattinaggio più vicina.
"Eccoci" posteggió e ci mettemmo i pattini. Il freddo era pazzesco.
"Dai vieni, starai tra le mie braccia, tranquilla" mi incitò sorridendo.
Mi feci coraggio e mi lanciai letteralmente tra le sue braccia per la paura di cadere. Iniziammo a pattinare e stavo benissimo con lui. Era come se gli altri non esistessero e c'eravamo solo io e Cameron. Nessun altro.
"Attenta" mi sostenne ridendo.
Continuammo a pattinare anche tra le mie cadute e le mie crisi isteriche per Cameron che faceva finta di farmi cadere.
"Ma mi vuoi uccidere?" dissi per l'ennesimo suo scherzo.
"Mi sto solo divertendo" alzò le spalle.
"Andiamo nel bar lì, ho bisogno di una cioccolata calda" dissi infreddolita.
"Si, andiamo" mi prese per mano.
******
"Sul serio?" risi.
"Si e quando ha scoperto di essere incinta mi è letteralmente saltata addosso" si affogò con la cioccolata calda dal troppo ridere.
"Non pensavo che mia sorella fosse così emotiva" mi riscaldai con le mani.
"Lo è" mi fece l'occhiolino.
"Cam... Cos'è successo quando mia sorella è venuta qui?" chiesi.
"Erano almeno le otto del mattino e vidi una ragazza correre sotto casa mia" sospirò "sono un ragazzo menefreghista e quindi all'inizio non ci feci caso, anche perché c'era una mia amica a casa" picchiettó le dita sul tavolo "solo che, sentivo il dovere di aiutarla in qualche modo, anche perché si vedeva che non era della zona" sorrise "scesi sotto casa e la feci entrare. Era in lacrime e morta di freddo. Aveva un valigia con sé ma nient'altro. Non volevo né sapere e immaginare cosa le fosse successo, quello che doveva averla ridotta in quel modo doveva essere davvero un bastardo" rise amaramente e mi si gelò il sangue nelle vene, Cam non sapeva che la colpa era mia di tutto quel casino "rimase a casa mia per alcune settimane, si riprese e mi raccontò anche cosa era successo. Mi parlò di Heron e di cosa le avesse fatto, mi ha detto che lui l'aveva tradita con la sua migliore amica" quasi mi affogai con la cioccolata a quell'affermazione " poco dopo scoprì di essere incinta, era felice ed io lo ero anche, perché comunque tua sorella ha fatto parte della mia vita. Quando nacque Chloe era al settimo cielo, ma anche malinconica dato che a primo impatto assomigliava a quello stronzo" rise amaramente "beh, l'hanno assunta alla Victoria's Secret e si è comprata la casa accanto" sorrise "si era ripresa dopo i giorni di buio che aveva dovuto affrontare" guardò fuori "e quindi... Adesso eccoci qui, a bere una cioccolata calda con la ragazza che odiavo" rise.
Non potevo credere che mia sorella gli avesse detto che era la sua migliore amica ad averla tradita. Non potevo dire una cosa del genere a Cameron, cambierebbe idea su di me. Non dirò nulla, non adesso che le cose tra me e lui vanno bene.
"Io ti odio ancora" gli feci l'occhiolino.
"Hm, hm" sorrise "dai andiamo" mi prese per mano e ritornammo a casa.
"Che calduccio" dissi entrando.
"Già" buttò le cose sul divano.
"Tra due giorni tornano quelle pazze" mise il broncio "uffa, mi stavo divertendo così tanto con te" mi baciò.
"Calmati, abito qui accanto" lo guardai negli occhi.
"Ma non sarà come vederti gironzolare per casa in pigiama o in intimo" sorrise.
"Cameron!" gli diedi uno schiaffo sul braccio.
"Che c'è?" chiese "e poi non potrò più entrare in camera tua e 'per sbaglio' vederti in mutande e reggiseno" mise il broncio.
"Quando vuoi la smetti" risi.
"Seriamente... Non puoi tipo rimanere qui?" mi strinse tra le sue braccia.
"No Cam, verrai più spesso a casa, ok?" gli baciai il naso.
"Ok" alzò gli occhi al cielo.
"Pizza stasera?" alzò un sopracciglio.
"Andata" sorrisi.
"Prima però, ti devi riscaldare" mi fece l'occhiolino.
"Cos..." non mi diede nemmeno il tempo di parlare che le sue labbra erano sulle mie.
"Sei uno stupido" risi e indietreggiammo verso il divano mentre continuava a baciarmi.
*******
"Eccoli i due fidanzatini!" Ariana, Adele e Chloe invasero casa di Cameron.
Erano appena arrivate da un lungo viaggio.
"Come sai che..." mi interruppe.
"Io so sempre tutto" mi fece l'occhiolino "ok, in realtà me lo ha detto Cameron" rise.
"Ah, ecco" sorrisi.
"Sapevo che i due sarebbero finiti insieme" Adele si intromise.
"Insomma... Credo sia la nostra vita privata" balbettó Cameron.
"Cameron è mio!" Chloe lo abbracciò, per non dire stritolare.
"Sono anche tuo Chloe" le baciò i capelli.
"Poi mi racconti tutto" mi sussurrò Ariana.
"Ari!" mi misi a ridere.
"Che c'è? Sono solo curiosa" rise sotto i baffi.
"Avete già posato le valige?" chiesi.
"Si, siamo solo venuti a trovarvi" alzò le spalle ed io annuii.
"Puoi rimanere a casa di Cameron" propose Adele.
"Oh si!" urlò Cam scendendo le scale.
"Cosa? Io non..." balbettai.
"Avanti, gli faresti un pó di compagnia" Ariana mi fece l'occhiolino.
"Va bene" sorrisi.
"Sii" Cameron mi baciò.
"Quindi Karen e Collin si sposano" Adele sorrise.
"Si"
"Bello, sono felice per loro"
"Anche io" sorrisi.
*******
"Andiamo a letto ho sonno" sbadiglió Cameron abbracciandomi.
"Se ti smuovi e mi fai alzare magari" dissi ovvia e lui si spostò.
Salimmo le scale ed entrammo in camera sua, nemmeno il tempo e Cameron si addormentò sul letto. Uscii un attimo dalla stanza e andai nell'altra per prendere le mie cuffiette.
Entrando sul comò notai un bigliettino che lessi subito data la curiosità.
Biglietto:
'Vedo che mi hai già dimenticato'
Non posso crederci. Non può essere. Deve essere un incubo.