Mi svegliai con Cameron che mi lasciava piccoli baci e morsi sul collo.
È una dannata droga questo ragazzo, ne sono dipendente, ma non pensavo minimamente che saremmo finiti così. Insieme."Cameron, togliti di dosso" cercai di spostarlo, ma ovviamente risultò impossibile.
"Giorno anche a te" disse ironico.
"Sul serio Cameron spostati" lo guardai.
"Prima dammi un bacio" avvicinò il suo viso al mio.
"No" lo sfidai.
"Mi stai seriamente sfidando? Non ti conviene" sorrise furbo.
"Fammi alzare" sospirai.
"E tu mi devi dare un bacio" insistette.
"Sei un rompi scatole" sbuffai e gli diedi un bacio a stampo.
Mi alzai sotto il suo sguardo, oserei dire... Deluso?
"E tu questo me lo chiami bacio?" si sedette sul letto.
"Come vuoi che lo chiami?" presi dei vestiti puliti.
"Uno stupido bacetto che sa dare molto meglio una ragazzina di 14 anni!" mi prese in giro.
"Cosa?!" mi voltai.
"Hai sentito bene" so che mi sta solo prendendo in giro, lo vedo dal suo sguardo.
"Si già, comunque Heron baciava molto meglio di te" lo provocai.
"Ci sto credendo, lo fai solo per provicarmi" si alzò.
"Sul serio" lo guardai stringere i pugni. Bingo.
"Ti conviene che mi dai un bacio decente prima che ti faccia fare un bel bagnetto in piscina" incrociò le braccia al petto.
"Non sono mica costretta a dartelo" alzai le spalle.
"Sei noiosa" sbuffò.
"Ti amo anche io" scherzai.
Andai verso il bagno, quando Cameron mi prese sulle sue spalle e scese velocemente le scale, mentre mi dimenavo come una pazza isterica.
"Cameron lasciami" gli diedi pugni sulla schiena.
"Carine le mutandine con i panda" mi diede una pacca sul sedere ed io arrossii violentemente.
"Sei un brutto stronzo" gli tirai capelli mentre si avvicinava ai bordi della piscina, questa scena me la ricordo benissimo.
"Sei bellissima anche tu" mi sussurrò per poi buttarmi in acqua. Dopo questa lo uccido.
L'acqua era ghiacciata e stavo morendo di freddo, era impossibile che a marzo c'erano queste temperature, dovrebbe esserci leggermente più caldo.
Sorrisi senza rendermene conto quando Cameron si tolse la maglietta, lasciando scoperti i suoi addominali perfetti e si gettò in acqua.
"Freddina l'acqua" si avvicinò ed io misi le gambe attorno ai suoi fianchi reggendomi a lui.
"Tu che dici?" allacciai le braccia attorno al suo collo.
"Tranquilla, ci asciugheremo subito, sono le dieci del mattino in fondo" alzò le spalle.
Appoggiai la mia fronte sulla sua beandomi del suo corpo stretto al mio.
I suoi capelli castani bagnati gli ricadevano sulla fronte e Dio è così perfettamente perfetto. Accarezzai le sue labbra con un dito e chiuse leggermente gli occhi. Portai la mia mano sulla sua guancia e la feci scivolare fino al collo, concentrandomi sui suoi occhi neri e profondi. Lo baciai e mi strinse ancora di più a sé.