Chap III

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And you'll follow your heart, even though it'll break sometimes

[End Of The Day – One Direction]



Ottobre

Da Liam:

Ehi, per questi half terms non torniamo a casa! Stavamo pensando che però potreste venire qui a Londra tu e Lou per qualche giorno! xx


Sbuffo fissando questo messaggio un'ultima volta e lasciandomi poi cadere il telefono accanto sul letto, abbiamo fatto pace proprio prima che partisse per il college, se gli dicessi di no, conoscendolo, ne farebbe una tragedia, in più ormai stavo contando i giorni che mancavano al suo ritorno e se devo pensare che se non andiamo, dovrò aspettare fino a Natale per vederlo, potrei urlare.

- Tu che dici Tigre, posso andare da Liam? – so che è da stupidi parlare con un gatto, soprattutto perché sta dormendo, eppure deve sentire la disperazione nella mia voce, perché apre un occhio sornione e dopo aver sbadigliato, miagola cambiando posizione.

Sospiro e continuo a guardare il soffitto per un po', non so perché mi indispone pensare che se voglio vederlo devo essere io a tornare a Londra, qui c'è casa sua, c'è la casa in collina, tutte le sue cose e... diamine qui ci sono io!

Mi alzo di scatto, infilo un cappellino perché non ho intenzione di perdere tempo davanti allo specchio e mi abbasso per prendere le prime scarpe a caso che trovo sotto il letto. Esco di casa velocemente, facendo gli scalini due a due, non prendo nemmeno in considerazione di prendere la moto, preferisco camminare e lo faccio senza quasi toccare l'asfalto per tutto il tragitto che divide casa dall'officina; ovviamente non oltrepasso le basculanti aperte, faccio qualche passo in più, giro l'angolo e mi infilo nel retro della panetteria Tomlinson.

Come sempre c'è una netta differenza fra la parte di laboratorio di Mark e la parte svago di Louis che è un casino totale, i cuscini del divano sono tutti in giro per la stanza, la playstation è accesa, il joystick sul bracciolo e del mio amico nessuna traccia.

Mark mi sente muovere e si affaccia sorridendomi – Lou? –

- Sarà caduto in bagno, è tornato da lavoro più sporco del solito ed è corso di sopra, vai pure – annuisco e mi incammino per le scale ricoperte dalla moquette blu, bussando forte una volta arrivato davanti alla porta del bagno. Nessuno risponde.

- Lou, sono Zayn! – entro senza aspettare il suo consenso, peccato che appena mi giro, dopo aver chiuso la porta, la tenda della doccia si apre di scatto, rivelandomi Louis completamente nudo – Ciao Zaynie – sorride allegro.

Mi ci vuole un attimo per realizzare e – Ommaddaiii! – mi copro gli occhi velocemente.

Lo sento sbuffare – Tu quando pisci cosa fai, non guardi in basso? Si chiama pene, Zaynie, e credevo ti piacessero! – ride, facendomi capire che non ha nessuna intenzione di coprirsi, anzi si posizione davanti allo specchio, ispezionandosi la barba.

- Che dici, la tengo? – si gira verso di me, la mercanzia gli ballonzola in bella mostra, e non posso fare a meno di allungarmi verso il gancio del muro per afferrare un telo – Tienila, basta che ti copri – grugnisco.

- Non stai tradendo il tuo Liam, tranquillo. Ti voglio bene ma non sei il mio tipo, dovresti mangiare ogni tanto, mi dai l'idea di uno che a letto si spezza! Preferisco maschi più prestanti –

Endlessly|ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora