Chap XV

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Everything I need I get from you

Givin' back is all I wanna do

[I want to I write you a song - One Direction ]


Mi sveglio e sono solo, mi guardo attorno tastando i cuscini accanto a me e sono freddi, mi metto in ginocchio e mi strofino il viso, cercando di fare mente locale. Per un attimo ho paura sia andato via, mi alzo in piedi ma il suo zaino è sul divano, mi rivesto in fretta e lo chiamo.

Niente.

Esco sul portico del retro e lo trovo seduto sugli scalini, accanto a lui c'è una colazione improvvisata con gli avanzi delle cose prese da Mark ieri, mi viene da ridere perché sembra veramente una cosa irreale, ho passato tante di quelle notti a guardare la sua finestra e fantasticare su un nostro futuro, e ora averlo qui...

Prendo una sigaretta dal pacchetto, me la porto alla labbra e allungando la mano sulla sua schiena, mi siedo accanto a lui - Ti ho stremato così tanto? - sorride furbo e mi toglie la sigaretta dalle labbra, prendendone un tiro.

- Stremato... tu non sai quanto - alzo gli occhi al cielo e scoppio a ridere, vincendo una spinta che quasi mi fa cadere di lato - è così tardi? -

- Niall è quasi arrivato - spiega.

- Oh... - la magia è già finita quindi - Tu stai bene vero? Io... -

- Sto bene - la sua mano scivola dietro il mio collo e si sporge a baciarmi. Sa di fumo ed è qualcosa a cui non sono abituato, così come non lo sono alle sue labbra sulle mie, però non sarà un sacrificio abituarmene.

Lo sento scaldarsi subito e avvicinarsi ancora un po' di più, la sua mano cerca il bordo della mia maglietta, insinuandosi sotto e facendomi sussultare - E Niall e la colazione? - rido sulle sue labbra.

- Non so di cosa tu stai parlando - approfondisce il bacio e mi sale in braccio, mi aggrappo alle sue spalle e sento di nuovo la parte meno coerente di me reagire contro la sua.

Si muove piano, ma sfregandosi con forza e se non fossi sicuro che se ne pentirebbe non direi certo - È tardi e se tuo padre... - questo basta a farlo irrigidire e bloccarsi.

Mi guarda con gli occhi più tristi, una sua mano si intreccia ai miei capelli e mi bacia appena le labbra prima di allontanarsi da me, alzandosi e porgendomi la mano per aiutarmi a fare lo stesso.

Sistemiamo tutto e scendiamo per la collina, superiamo l'officina e il forno, proseguendo verso la fermata dell'autobus. Mi stupisco di trovarci Louis appoggiato al muro.

Ci guarda arrivare buttando fuori il fumo dalla bocca e appena gli arriviamo davanti, i suoi occhi passano da me a Liam e - Perché avete ancora quella faccia da verginelli? - alzo gli occhi al cielo e faccio segno a Lou di tagliare corto ma è mai possibile mi dia ascolto?

- Avete già deciso chi è il passivo? Forse... -

- Forse non sono affari tuoi - ringhio e devo impegnarmi per non farmi vincere dalla voglia di stringere la mano di Liam per confortarlo.

- N-noi... v-veramem-mente - il panico è palpabile nella sua voce.

Gli occhi di Louis si spalancano ed io lo fulmino, non pretendevo fosse sensibile nei confronti di Liam, ma speravo avesse più tatto.

- Forza Lee, non è così tremendo essere gay, anzi è molto più divertente di quanto credi e poi Zayn è veramente bravo a... -

- Ecco l'autobus! - quasi lo urlo, facendo finta di non vedere gli occhi interrogativi del mio ragazzo(?) puntarsi su di me.

Endlessly|ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora