Chap X

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It's our paradise and it's our war zone

[Pillow Talk – Zayn Malik]



- Buongiorno - .

- Harry Styles – Louis alza lo sguardo e sorride pulendosi le mani nella pezza che ha sulla spalla – già in giro senza scorta? – a Louis piace, lo vedo da come lo guarda, ieri sera forse non ho avuto modo di preoccuparmi di molto a parte il mio cuore spezzato, ma ora capisco perché stamattina è così allegro e fischiettante.

- Sono in perlustrazione, il signor Payne ha indetto una sorta di riunione di famiglia segretissima e tra le righe mi ha gentilmente fatto capire che dovevo levare le tende – la sua voce bassa, calda e lenta, a me queste stupidaggini alla Geoff Payne mi disturbano all'inverosimile, invece lui sembra tranquillissimo.

- È sempre il solito pezzo di merda – non lo penso solo io ad ogni modo, Louis da presto voce ai miei pensieri.

- Louis! – mio padre alza la testa dall'auto che sta riparando e lo richiama con sguardo severo.

- È la verità Yaser, non prendiamoci in giro –

- No affatto, è molto gentile con me, ospitale a modo suo. Ieri sera mi ha fatto sentire come a casa, è solo che non vedeva i suoi figli da mesi –

- Gesù, allora anche tu non devi avere una gran famiglia, amico! – ridacchia.

- Dipende dai punti di vista – uno sconosciuto qualunque si sarebbe offeso ad un'insinuazione del genere, non lui, Harry lo guarda alzando le spalle e sistemandosi i capelli indietro con estrema calma, con un accenno di sorriso sulle labbra e le fossette che fanno capolino sulle guance.

- Oddio sono un maleducato. Signore io sono Harry, passerò le vacanze qui in città come ospite dei signori Payne. Lieto di conoscerla – fa qualche passo dentro l'officina e si piega verso mio padre. Guardo mentre lo studia, vede i suoi tatuaggi, i suoi capelli e il suo abbigliamento, forse anche a lui sembra strano che sia un ospite gradito di Geoff, però quel viso da mezzo angelo e quegli occhi... buoni? Lo fanno sorridere – Piacere mio, Harry. Io sono Yaser il padre di Zayn, quell'impertinente di Louis per fortuna è proprietà del fornaio qui di fronte, me ne basta uno di delinquente tatuato... - non si rende conto di aver appena detto una cattiveria e mi copro la bocca con le mani per non ridere – Ti stringerei la mano ma... - è sporca e unta di grasso, si guarda in giro per cercare qualcosa per pulirsi senza successo, ma Harry allunga il braccio e gliela stringe lo stesso, come se nulla fosse.

- Non morirò per un po' di grasso, signore. Molto lieto davvero – guardo Lou e anche lui si sta godendo la scena di mio padre in imbarazzo e soggezione davanti ad un ragazzo. Non è una di quelle cose che capita spesso di vedere in questa officina.

- Molto lieto, sì – tossicchia – Se volete portare il vostro nuovo amico a fare un giro... -

- Oh no, state lavorando, non posso disturbarvi. Non credo di potermi perdere qui, ho già notato che c'è solo una strada principale che taglia a metà il paese, dal molo alla collina –

Bello, gentile e pure intelligente. In pratica uno schiaffo morale in pieno viso, è Zayn?

Non posso nemmeno definirlo un moto di gelosia, non lo conosco e quasi lo ammiro, ha qualcosa che ti fa venire voglia di guardarlo per il semplice gusto di farlo. Ha l'aria di essere una di quelle persone che riesce a cavarsela in ogni situazione anche stando in silenzio, solo con un sorriso.

Endlessly|ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora