Chap XXVI

3.2K 171 234
                                    

Nothing can come between you and I

Not even the Gods above can separate the two of us

[You&I - One Direction]

Appena vedo Whitby in lontananza sospiro forte appoggiando la testa alla mano, Liam mi guarda e sorride prendendomi poi con forza dal giubbotto e sbattendomi contro le sue labbra - mi mancherai stanotte, ma credimi ci farà bene -

Annuisco solo e mi preparo a scendere dall'autobus, il cuore leggermente accelerato, ne Louis ne mio padre sanno del nostro arrivo, sarà bello.

Avrei voglia di prendere Liam per mano, ma so di non potere, ci guardiamo e lui mi fa segno di precederlo, i piedi quasi non toccano terra, fino ad arrivare all'officina.
Non si accorgono subito di me, mi porto la mano davanti alla bocca, sforzo un colpo di tosse e non c'è niente di più bello di vederli alzare la testa, i loro occhi spalancarsi e - Mi venga un colpo - Louis si alza rischiando di far cadere gli attrezzi sul carrello accanto a lui e si muove barcollando verso di me - cosa sei diventato tu il combina guai ora? - allargo le braccia e lo accolgo in un abbraccio fortissimo, mentre Liam gli scompiglia i capelli e prosegue verso mio padre.

- È già Natale e non ce ne siamo accorti? - senza lasciare Louis mi giro verso di loro e sorrido.

- Ci mancavate - e se solo avessi la carnagione chiara come quella di Niall, arrossirei.

Stringo anche mio padre e annuso il suo odore forte e un po' speziato, i suoi capelli nerissimi e le sue mani grandi e pesanti e quando mi sussurra - mi sei mancato tanto anche tu - devo allontanarmi per non finire a frignare come un vero bambino.

Anche io e Liam alla fine ci separiamo, la sorpresa a casa sua non verrebbe altrettanto bene con me presente, così abbandono il borsone nel garage, accarezzo con le dita la mia moto e appena apro la porta stringo i denti e battendoci la lingua contro richiamo il mio vero migliore amico -Tigre sono a casa - lo vedo spuntare dalle scale, miagola felice e con un balzo mi salta fra le braccia, e forse è strano ma affondo il naso nel suo pelo e annuso anche lui, è un animale, ma non è solo quello, è un compagno e il suo odore e il suo calore, i suoi occhi grandi e gialli mi fanno sentire veramente a casa.

Non avrei mia creduto che Whitby mi sarebbe mancata così tanto.

Più per abitudine che per bisogno, salgo le scale saltando due salini alla volta e appena entro in camera, trovandola disordinata proprio come l'ho lasciata, mi allungo verso la finestra e scostando la tenda punto gli occhi su quella di Liam, la cosa che non mi aspetto è di trovarla spalancata e lui affacciato pronto a salutarmi.

A volte quando sei innamorato e guardi la persona che ti fa battere il cuore, una parte di te crede che un misero ti amo non basterà mai per esprimere fino in fondo il sentimento che senti di provare.

È così che mi sento io guardando quella parte del mio cuore intento a sventolare la mano come se ora il bambino fosse lui.

Siamo a casa da poco più di un'ora e tutta la rabbia che sentivo è quasi sparita, anche se so che non potrò stringerlo fra le braccia, anche se so di non potermi sporgere a baciarlo ogni volta che mi va.

*

Baba entra in casa seguito da Louis - Hai apparecchiato per tre? Aspetti Liam? - lo vedo restare sulla porta e non posso fare a meno di mettermi a ridere - aspettavo te, gelosone! Ero sicuro saresti venuto a rubare un pranzo -

- Sei ancora convinto di mancarci? Diglielo Yaser quanto è rilassante non averlo fra i piedi mentre combina un guaio dopo l'altro - Louis fa una boccaccia, e mio padre ride appena, sedendosi pesantemente sulla prima sedia che gli capita sotto mano. Ha un viso stanco, le occhiaie un po' marcate e ha il fiato corto - avanti Yaser collabora, o questo finto borghese si monterà la testa ora che abita nella city -.

Endlessly|ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora