"Sapete, credo di amare Liam Payne dalla prima volta in cui i miei occhi si sono posati su di lui, quel giorno in cui l'auto di suo padre rompendosi li fece arrivare alla nostra officina.
Avevo otto anni allora, ero solo un bambino che non sapeva ni...
- Dai rispondi. Rispondi, rispondi, avanti Liam rispondimi! - parlo da solo come un pazzo mentre cammino avanti e indietro davanti all'ingresso dell'officina.
Sparito, sono quattro giorni in cui di Liam nemmeno l'ombra, ne messaggi, ne chiamate.
Degnarsi di dirmi: ehi sì, sono vivo ma non mi rompere, niente di niente.
- Zayn? Zayn mi vuoi ascoltare? - mio padre mi appoggia la mano sulla spalla, cercando di scuotermi.
- Scusa baba, dimmi - la mia voce risponde automaticamente, ma la mia testa è da tutt'altra parte.
- Il signor Taker è rimasto a piedi poco fuori città, crede sia la batteria. Prendi tutto l'occorrente e vai a vedere se riesci a rimetterla in moto per portarla qui -
- Non può andarci Louis? - borbotto facendo correre velocemente le dita sul cellulare e aprendo la conversazione whatapp con Liam: ultimo accesso tre giorni fa. Dannazione!
- Louis è a Leeds per ritirare del materiale. È uscito più di un ora fa, ma cosa te lo dico a fare - alza gli occhi al cielo - ascolta figliolo, questo è lavoro e qualunque dramma ti affligga questa volta, vedi di ritrovare te stesso, prendere la moto e andare a vedere di fare quello che devi. Non mi interessa cosa fai quando non sei qui, ma ti pago ogni mese, ti lascio tutto il tempo libero del mondo e se voi ragazzi non mi aiutate, posso anche chiudere bottega - i suoi occhi sono puntati sul mio braccialetto e d'istinto lo copro con la mano e annuisco semplicemente.
Metto dentro una tracolla cavi e attrezzi, prendo il casco dall'ufficio e monto in sella.
Non ho avuto il coraggio di dirgli che mamma li ha dati a me e Liam, ovviamente non ha avuto modo di vedere l'altro al polso del mio ragazzo, perché non so nemmeno più se ne ho uno, dal momento che pare essersi volatizzato.
È fine maggio, l'estate sta arrivando, gli esami sono vicini, ma da quando Geoff si è imposto parlando della facoltà di legge, Liam è diventato intrattabile, chiuso, si sta facendo sopraffare dalla situazione e io non posso fare assolutamente nulla per lui.
- Finalmente ragazzo sei qui - scendo dalla moto, mi slaccio il caso e fingo un sorriso.
- Ora ci penso io - il cofano è già aperto e ci infilo subito la testa dentro. Mi dispiace fare spazientire mio padre, essere freddo con lui ultimamente, ma ogni volta che guarda il mio polso sento il peso del discorso che primo o poi dovremo fare e non so se sono pronto a vedere i suoi occhi delusi da me. Più passano i giorni, più mi sono reso conto che Liam non è l'unico ad aver paura di essere ripudiato e rifiutato.
Quasi trovo sollievo a maneggiare chiavi e bulloni, è qualcosa a cui so di poter trovare una soluzione. Accendo una sigaretta mentre aspetto il carica batterie faccia il suo dovere - Dovresti pensare di passare da mia moglie in negozio a farti tagliare un po' quei capelli, ragazzo - il signor Taker è il marito della parrucchiera del paese, mi passo una mano sul mio ciuffo spostandolo di lato - mi piace così - perché so già dove andremo a finire con questo discorso?
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
