Chap XIV

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And down came the lightning on me

Love can be frightening for sure

[End Of The Day - One Direction]


Nemmeno il risveglio dopo una notte del genere riesce a cambiarmi, come al solito non riesco ad aprire subito gli occhi, sento il suo corpo accanto al mio, la sua mano sul mio fianco e mi sento bene, tanto ma tanto bene.

Mi muovo appena sperando sia sveglio anche lui, e lo è, Dio se lo è, perché l'altra sua mano mi afferra il collo e mi ritrovo la sua lingua a solleticarmi le labbra, la sua gamba avvolgere le mie e il suo respiro sul viso - buongiorno - mi bacia le palpebre una a una e non riesco a capire se il mio cuore sia fermo o stia correndo troppo veloce.

Incontro il suo sguardo piano, sbattendo le palpebre con calma, quasi con la paura non sia reale tutto questo.

Ma Liam è reale, tanto reale da sentire un piccolo accenno di realtà, forse non così piccolo, contro di me.

- Siamo tutti svegli sento - ridacchio e torno a baciarlo.

Il sole pian piano filtra anche dentro il nostro piccolo fortino improvvisato, ma a Liam non sembra interessare, mi accarezza il petto, me lo bacia e non posso credere sia così tranquillo e passionale, lo guardo con gli occhi incantati e non riesco a parlare più di tanto, finisco per sorridere e baciarlo, baciarlo e ancora baciarlo e forse solo per stamattina riesco veramente a sentirmi io la principessa della situazione.

Non ho bisogno di fare il duro, non ho bisogno di capire, di interpretare o di fare dei respiri profondi, Liam non mi lascia prendere molto fiato, mi sale sopra e si avventa sul mio collo e stento a riconoscerlo.

I lati positivi dell'attesa vengono ripagati con il realizzarsi dei sogni.

E questo è molto più di un sogno, sentire il suo respiro affannato, sentire il suo piacere reagire, e vorrei non rispondere delle mie azioni.

Afferro le sue spalle e inverto le posizioni, lo sbatto tra i cuscini e lo sento ridere, gli bacio le labbra, il collo, scendo sul suo petto e arrivo fino al bordo dei boxer, lo tiro piano, lui solleva la testa per guardarmi e le sue guance sono rosse, le sue labbra aperte.

Mi fermo un attimo e chiedo il permesso con gli occhi, lui si allunga ad accarezzarmi i capelli - io vorrei... -

Ma non so cosa avrebbe voluto perché il mio telefono inizia a suonare all'impazzata facendoci sussultare e riportandoci alla realtà.

- Baba - quando si dice troppo bello per essere vero.

- Zayn stai bene? Non sei tornato a casa stanotte, io sto andando in officina -

- Scusa, mi sono addormentato in collina - lo sento sospirare, so quanto non condivida il mio stare costantemente qui, ma faccio finta di nulla e - tardo un po' per il lavoro -

- Io a metà mattina devo andare a Leeds con Louis, cerca di arrivare in tempo, solo quello - stranamente non sembra arrabbiato.

Interrompo la telefonata e torno su Liam, titubante allungo la mano sul suo viso e lo vedo spingersi contro il mio palmo.

- Credo di aver bisogno di una doccia - guarda verso il basso e so esattamente cosa vuole dire.

- L'acqua non c'è, ma nell'armadio dei colori credo ci sia qualche cambio, prendilo, io sistemo qui e poi andiamo da me, lì l'acqua c'è - sembro improvvisamente il principe sì, dei cretini.

Endlessly|ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora