Epilogo

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Dedicato a tutti quelli che hanno paura dell'ignoto, ma alla fine chiudono gli occhi e si lasciano cadere. 
Spero che anche voi alla fine della vostra corsa troviate la pace che ho trovato io dopo la caduta.

Siamo tutti più forti di quello che crediamo.

Every single jigsaw piece

Seems to be you complete

[Golden - Zayn Malik]


1 anno dopo

Esco dalla porta stringendo gli occhi per la troppa luce, sono entrato qui dentro quando fuori il cielo era ancora stellato e mi ci vuole un attimo ad abituarmi alla luce naturale di questa mattina.

Sbadiglio, mi stropiccio la faccia con la mano e con l'altra cerco il pacchetto di sigarette nella tasca posteriore dei jeans, faccio scattare l'accendino e mi godo la prima boccata di nicotina arrivarmi fino ai polmoni.

Leeds è tranquilla oggi, è sabato e probabilmente vista l'ora stanno ancora tutti dormendo, la galleria d'arte non è esattamente in pieno centro, e ringrazio per il silenzio che mi avvolge.

La porta scatta accanto a me e - dovresti andare a letto, sono due giorni che sei chiuso qui dentro - allargo il braccio e lascio che si appoggi a me.

- Quando mi hanno proposto di fare questa sorpresa per il compleanno di mia madre, non credevo sarebbe stata un'impresa così epica, fra l'università, il tirocinio e qui, forse hai ragione, sono due o tre giorni che non chiudo occhio, meno male ci sei tu - mi bacia una guancia e torna ad appoggiarsi alla mia spalla - ora però vai a casa -.

- E tu? - chiedo preoccupato, non ha affatto una bella faccia.

- Giuro che resto solo un altro po', appena esco ti telefono - si alza con un sospiro e allunga una mano per aiutarmi, finisco così contro il suo petto e le sue braccia mi avvolgono con dolcezza - Grazie, davvero grazie, Zay. È meno faticoso lavorare attorniato dalla tua bellezza - mi metto a ridere e lo spingo via - Quanto sei stupido, Sam! -

- Dico solo la verità - mi fa l'occhiolino e mi porge la guancia picchiettando con il dito sulla sua fossetta in cerca di una bacio che gli do, dopo aver scosso la testa divertito.

- Non fare tardi - ribadisco.

- Lo so, ti mancherò, ma tu e i rapporti epistolari siete amici di vecchia data, sopravvivrai senza di me qualche ora. Ci vediamo più tardi -.

Il tragitto da Leeds a Whitby lo passo a canticchiare e sbadigliare come un matto, sono solo le otto di mattina e quando arrivo davanti all'officina la basculante è ancora chiusa.

Non ho le chiavi quindi scendo e mi incammino, allungo la mano verso la porta di casa e questa si spalanca, rivelandomi un Louis un po' arruffato, che mi guarda male.

- Sam lo capirà mai che questa non è più casa tua? - sbuffa e guarda l'orologio - lo so, è tardi e che sei venuto qui come una piattola perché non ho ancora aperto l'officina, ma è sabato e... -

- Sam ha chiamato qui? Ma sono stato lì fino ad ora - entro in quella che fino a poco tempo fa era casa mia, mentre ora beh... è casa di Louis.

- Ha risposto Harry, interrompendo quello che stava facendo, quindi non mi interessa minimamente saperlo - fa una smorfia e riempie una tazza di caffè, sbattendomela senza troppe cerimonie davanti al naso.

Endlessly|ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora