Capitolo 37

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"Ragazzi mi raccomando di riportare i compiti per tempo, la prossima volta." la voce del professore di chimica è quasi supplichevole mentre noi tutti lasciamo la sua aula senza prestargli il minimo ascolto. "Signorina Adkins- mi ferma mentre- sono contento che sia di nuovo dei nostri." mi sorride. Ricambio il suo inaspettato entusiasmo con un cenno della testa.

Uscendo dalla classe osservo che Sean mi aspetta appoggiato agli armadietti.

"Ehi.." lo saluto, avviandomi assieme a lui verso l'uscita. "Ti devo parlare di una cosa." continuo mentre lasciamo i cancelli della scuola.

"Dimmi tutto, sono qui proprio per questo." mi avvolge un braccio attorno alle spalle.

"Si tratta della lunga storia di cui non ti ho voluto parlare prima di Inglese. Riguarda Hunter."

"Me lo aspettavo." risponde con voce pacata. "Eri sconvolta. Sembrava ti stesse sottoponendo ad una tortura psichica." ridacchia dandomi una gomitata. "Acchiappa-Palle mi è sempre sembrato uno da cui mettersi in guardia."

"Non lo chiamare così!" lo rimprovero. "E' già tanto sopportare Jayden ed Harry." sbuffo.

"A proposito di questo- mi guarda- vuoi raccontarmi cosa è successo tra di voi? Harry.. non è molto in se ultimamente." Sean sembra il Custode di tutti a dire il vero, per il modo in cui si preoccupa.

"E' il tuo migliore amico, dovrebbe averti raccontato qualcosa." sbuffo ironica.

Saliamo la collina e poi attraversiamo la fascia di bosco.

"Harry non si apre molto quando si tratta di te, a dirla tutta." mi guarda per un attimo "Ma non è difficile capire che le cose sono andate male. Parecchio male."

"Il problema non è stato nemmeno quello che mi ha detto nello Yorkshire- sospiro- ma quello che è successo dopo. Per essere precisi ieri." anche se mi sembra passata un'eternità. "Harry.."

"E' una persona difficile."

"Molto di più. E' una persona crudele. Non riesco a comprendere perché lui provi così tanto gusto ad abbattermi." Sean non mi risponde, forse perché non può difenderlo in nessun modo. "Non mi aspetto nulla da lui, voglio solo che mi stia lontano se non riesce ad interagire con me come una persona normale, capisci?"

"No- risponde sincero entrando nello Sheol dopo di me- se devo essere sincero non capisco. Non capisco perché per voi due è così difficile fare quello che fate con tutti noialtri. Tu ed Harry avete problemi a relazionarvi solo tra di voi. E continuo a non sapere cosa è successo nello Yorkshire, ma a quanto pare il problema non è nemmeno quello.." afferra una custodia dal camino e poi si dirige verso le scale, io lo seguo. Mi sembra sinceramente amareggiato dal fatto che io ed Harry continuiamo a demolire il nostro rapporto.

"Non vorrei mai che il nostro deficit relazionale possa danneggiare il gruppo. O- lo fermo- la tua amicizia con lui. Il problema con Harry è che.."

"Che vi piacete?" non posso fare a meno di spalancare gli occhi e probabilmente arrossire e diventare dello stesso colore dei miei capelli. "E non volete ammetterlo a voi stessi. Il perché è chiaro solo a voi due ma poco importa. Non sono cieco. Conosco bene entrambi voi."

"Ti sbagli Sean." lo fermo di nuovo "Lui potrebbe piacermi da morire- ammetto- se solo non fosse ciò che è. E metto in dubbio che a lui possa piacere qualsiasi persona sulla faccia della terra." a questo punto lo precedo verso le scale.

Quando arrivo nella semisfera subacquea lo noto immediatamente che anche Harry è lì. Tutto quello che vorrei fare a quel punto è tornare a casa, o mettermi seduta davanti al camino a bere un buon caffè e leggere un libro. Mi volto di scatto verso Sean: sapeva che sarebbe stato qui? Evidentemente no, a notare dalla sorpresa sul suo volto non appena lo vede. "Harry!" lo saluta "Anche tu qui?" gli domanda distraendolo dalla sottoscritta.

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