Capitolo 60

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Arrivati nel corridoio davanti al bagno delle femmine il mio cervello comincia a connettere automaticamente. All'improvviso il piano che tanto abbiamo messo a punto assieme ad Harry e agli altri ragazzi comincia a farsi sempre più chiaro. Il cuore batte forte nella cassa toracica, ma il mio sesto senso mi dice di andare fino in fondo. Trascino Harry nel bagno delle femmine e mi assicuro che non ci sia nessuno eccetto noi, quindi gli faccio cenno di bloccare la porta.

"Quanto tempo abbiamo?" gli chiedo mentre appoggio la borsetta sul ripiano e la apro in fretta e furia per poter prendere tutto quello di cui ho bisogno.

"Considerato che esattamente adesso Malik si sarà reso conto che non siamo dove ci ha lasciati, un quarto d'ora, mezz'ora massimo se siamo bravi a non farci prendere." Parla mentre afferra le chiavi della stanza del motel e le mette nella tasca posteriore dei pantaloni.

"Cosa stai facendo Sky? Non abbiamo tempo per rifarci il trucco." sbuffa irritato.

Prese le fialette di Ginger getto da parte la borsetta e tutto quello che contiene e che non mi servirà. Sollevo l'oro del vestito senza importarmi della presenza di Harry: "Ho bisogno solo di un paio di secondi." lo rassicuro. Controllo che tutti i coltellini siano sistemati nella giarrettiera, ne estraggo alcuni e al loro posto sistemo le fialette. Faccio ricadere il vestito sistemandolo con le mani: "Andiamo!" esclamo. 
"Harry!" lo richiamo osservando che è più accaldato e distratto di quanto non si confaccia alla situazione. 

"Stai attenta." si raccomanda quando apre la porta.

"Anche tu." sussurro a mia volta mentre lo prendo a braccetto per dirigerci dalla parte opposta a dove si trova la sala da ballo. Le donne voltano la testa e bisbigliano scandalizzate mentre noi ce ne andiamo.

"Non pensavo che il piano includesse cose di questo genere." parla Harry una volta che svoltiamo l'angolo e possiamo camminare in fretta per raggiungere il punto focale di tutto questo edificio. Mi ricordo che sulla mappa che aveva stampato Sean era cerchiata in rosso. 

"Ci torneranno utili." spiego affannata mentre tengo su il vestito in modo da non inciamparvi.

"Signori.." davanti a noi appare un ragazzo biondo, gli occhi azzurri come se fossero stati lavati dal mare più profondo, il sorriso dolce contorto in una smorfia malvagia. "Tu- indica Harry- non impari mai." 

"Spostati Niall, non vogliamo farti del male." la risposta di Harry è un ringhio frustrato. 

"Vogliamo fare un baratto? La tua dama per qualsiasi cosa tu stia cercando?" ridacchia ignorando del tutto le minacce. 

Harry si avvicina, lo afferra per il colletto e lo sbatte al muro. "Da questa parte!" urla un attimo prima che Harry gli copra la bocca. Io mi affretto a raggiungerlo e stappo una delle fialette, mentre Harry gli tiene aperta la bocca io gli rovescio dentro il liquido trasparente e un attimo dopo è per terra. Lo guardo con gli occhi sgranati.

"Andiamo." Harry già cammina davanti a me e io mi affretto per stargli dietro.

Ci mettiamo letteralmente a correre quando sentiamo dei passi e delle voci dietro di noi, ma il corridoio finisce, dobbiamo voltare o a destra o a sinistra, e visto che a desta è pieno di persone in giacca e cravatta decidiamo di prendere quella strada per confonderci tra la folla.

"Permesso, scusateci." Harry si fa spazio per riuscire a passare, la sua mano a stringere la mia in modo che non mi perda. La folla di uomini dabbene lancia uno sguardo irato nella nostra direzione. Li ignoriamo sorpassandoli in fretta. L'adrenalina mi fa sentire come se stessi volando e non correndo quasi a perdifiato. Non c'è nulla nella mia testa a parte la ragione per cui siamo qui: mettere le mani sulla mappa. 

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