Capitolo 89

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"Dio piccola.." Sorrido alle sue parole sussurrate mentre abbasso il viso arrossendo. "Sei bellissima." Aggiunge porgendomi la mano ed attirandomi più vicino, mi fa fare una giravolta su me stessa e poi resta lì a fissarmi per un po' mettendomi ancor di più in imbarazzo.

"Anche tu stai bene." Sorrido facendo un cenno verso di lui. La camicia rossa di seta rimarrà sempre la mia preferita, la metta pure tutti i giorni se gli va, per me rimarrà l'indumento più bello che possiede. La giacca è perfetta, da un senso di superiorità alla sua figura snella.. Le spalle larghe, i capelli a ricadere su di essere e le labbra schiuse mentre mi guarda. Penso che il mio semplicissimo abito nero sia troppo poco per una reazione simile.

"Non è poi così tanto Harry, non guardarmi così." Arrossisco appoggiando la fronte sulla sua spalla per poi sorridere alle sue mani sulla parte bassa della mia schiena.

"Prima di tutto è proprio il fatto che sia così semplice che ti rende bellissima, non sono sicuro, tuttavia, di poter accettare quello spacco.." Mi fa ridacchiare.

"Non pensare di potermi dire come posso vestirmi o come no.." Lo colpisco sul petto per spingerlo via. Mi guardo attorno.. "Dove sono tutti quanti?" Gli chiedo corrugando le sopracciglia "gli invitati non dovrebbero già essere qui?" Chiedo mentre prende la mia mano e si dirige fuori dalla porta.

"Spero non ti dispiaccia camminare per un po', piccola." Mi sorride. "Non potevo sopportare che venissero tutti in casa mia.. Così ho prenotato di nuovo quel piccolo pub." Fa spallucce.

Scuoto la testa.. "Sei il solito. Non sarebbe successo nulla di male se avessimo festeggiato in casa." Stringo di più la sua mano e mi faccio più vicina a lui appoggiando una mano sul suo braccio mentre camminiamo fianco a fianco.

"Certo, dici così perché la casa in questione non è la tua." Sbuffa facendomi ridere.

"Sono troppo eccitata per quello che dovremmo fare domani." Ammetto mentre lo guardo: il suo profilo è troppo bello, di una perfezione quasi disumana. La mascella definita, le labbra carnose e rosee, gli occhi perfetti.. "Nel senso: so che non sarà una bella esperienza di viaggio- rido- ma ci sarai tu, saremo insieme contro qualcosa di grosso e cattivo." Gli sorrido. "Questo basta per farmi desiderare di partire in fretta come non mai.. Solo, non so come la prenderanno i miei quando scopriranno che vado lì solo per partire subito dopo." Sospiro.

"Capiranno, se ne faranno una ragione." fa spallucce.

"Il fatto che tu sarai lì non aiuterà affatto." Rido.

"Ah sì? Perché sai.. Non m'interessa per nulla." E si blocca di colpo: mi afferra e mi carica in spalla come un sacco di patate "sei più mia che loro, avrebbero dovuto farti diversa se ti volevano segregare in casa." Mi fa ridere e urlare allo stesso tempo mentre gira su se stesso.

"Sei un idiota!" Strillo. "Oh mio Dio, Harry!" Continuo ad urlare e ridere allo stesso tempo.

Quando mi rimette giù la prima cosa che faccio è sistemare i capelli che sono caduti dall'acconciatura che tanto ha impegnato Gwen.

"Stupido." Lo rimprovero dandogli le spalle e cominciano a camminare verso il pub.
Ride alle mie spalle, ma è troppo bravo, sa quello che fa.. Dannazione se lo sa: mi lascia la sua giacca sulle spalle e poi cammina affianco a me con le mani nelle tasche dei jeans, mi guarda ma, quando io mi volto verso di lui, subito fa finta di nulla, sorridendo e fischiettando.
"Dacci un taglio!" Lo sgrido ridendo.

Siamo davanti all'entrata del pub e lui ferma davanti a se. "Senti Sky." Sospira. "Devo dirti una cosa." Si guarda attorno. "Ti ricordi di Malik.. Di quando lo abbiamo visto in quel posto.."

SheolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora