Capitolo 8

3.1K 174 7
                                    

SOFIA'S POV:
Accidenti, non avevo mai visto questo tipo di Sascha, che prova a fare il gentile e sensibile. Mi piace.
L'unica cosa strana è stata quando ho pronunciato il nome di Stefano.
Lo conosceva? E come?
Se ho capito lo conosceva, e molto bene anche, per avere una reazione del genere.
Controllai l'orologio e vidi che erano le 23.
Dopo tutte queste cose, credevo che fosse più tardi.
Non sapevo più che fare ormai, o andavo a casa di mio fratello, oppure rimanere a questa stupida festa.
Non volevo manco venire.
Però ero arrabbiata con Giuseppe: come si era permesso di dire a Stefano dove ero?
Sapevo che era stato lui, perché Stefano conosce solo mio fratello, almeno credo.
Esatto, credo. Perché dopo la reazione di Sascha vorrei delle spiegazioni.
Allora decisi di chiamare Giuseppe, arrivó subito, e andammo a casa.

Lo chiamai in camera mia.
'Giuse, vieni un attimo!' Gridai.
'Arrivo!'
Okkei, ora avrei dovuto pensare a cosa dirgli. Non gli ho rivolto parola in auto, non volevo parlarci.
Come avrei dovuto iniziare?
Giuseppe arrivó pochi secondi dopo.
'Sorellina, hai bisogno?' Mi disse.
'Si, vieni qui' gli indicai il letto sbattendo leggermente la mano sul materasso.
Venne e si sedette vicino a me.
'Dimmi tutto Soff' inizió.
Adoravo quel nomignolo.
'Stasera è venuto Stefano alla festa. Giuseppe, dimmi la verità, glielo hai detto tu che ero lì?'
'Si, scus-' lo interruppi.
'Sapevo che glielo avevi detto, e sono delusa da te.
È venuto a parlarmi e mi ha detto quanto ci teneva a me e voleva tornare con me. Non è che lo hai costretto a dire quelle cose?'
Giuseppe aspettó il mio consenso per parlare.
'Cosa?! Ma no, che dici? Io gli ho solo detto dove eri, lui mi ha chiamato e mi ha chiesto dove eri, non l ho costretto a far nulla, specialmente se tu non volevi.' Concluse.
'Okkei, ci crederò. Però in quel momento ho cominciato a piangere e mi ha baciata. L ho respinto, però se nel caso chieda di me, ti prego, non dirgli nulla.'
'Tranquilla, non gli dirò più nulla su di te, promesso' fece con una mano alzata. 'E tu quindi hai pianto? E chi c'era lì a consolarti?' Chiese preoccupato.
'Sascha' dissi.
Cominció ad essere furioso.
'Sascha? Cosa?'
'Si, era lì fuori, mi ha visto piangere, e mi ha fatto sorridere'
'Quante volte ti ho det-'
Adesso basta.
'Senti Giuse, stavo piangendo ed era l'unico li. Si, pensavo che mi volesse offendere ma non l ha fatto. Anzi, mi ha dato il sorriso dopo che Stefano me lo aveva tolto. Non so che intenzioni avesse Sascha, ma mi ha fatto sentire bene. Come potevo mandarlo a fanculo in quel momento? È stato solo gentile, lo so che non è da lui, però è stato così. So difendermi da sola. E se un giorno mi piacesse Sascha, saprei come comportarmi. Non devi ripetermi sempre le stesse cose. So che ci tieni a me, però della mia vita scelgo io che farne.'
Ripresi fiato dopo tutto il discorso.
Accidenti, ero brava.
'Scusami Sofia, sai che voglio solo il tuo bene. Ho esagerato.'
Finalmente lo aveva capito.
'Va bene, è che dovevo parlarne con qualcuno, e tu sei uno dei pochi che mi ascolta' dissi per chiudere il discorso.
Mi abbracciò come se non mi avesse mai abbracciato in vita sua.
Quanto gli volevo bene.
'Ah, sai che ho visto Salvatore?' Dissi per cambiare argomento.
'Ah, quel deficente?' Disse per farmi sorridere e ci riuscì.
'Dai, è nostro cugino, e poi è adorabile'
'Si, ma mi diverto troppo a prenderlo in giro, tanto lui sa che scherzo' Rise.
Chissà se anche lui ti offende così.
Ma non glielo dissi per non offenderlo e continuammo a ridere, e ricordammo la nostra vacanza in Campania.
Senza accorgercene, si fecero le 1.00.
Abbiamo parlato per due ore? Minchia.
'Forse è meglio se riposiamo ora' disse Giuseppe.
Per fortuna ero già pronta.
Mi lasció un bacio dalla fronte, e prima di uscire dalla stanza, disse 'Ti voglio bene'
'Anch'io Giuse, a domani'
Chiuse la porta.
E a chi pensai mentre chiudevo gli occhi?
Sascha.

Him. ||Sascha Burci||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora