Una settimana. Una settimana che non rivolgevo la parola a Sascha. Dovevo vederlo ogni giorno, andiamo pur sempre nella stessa scuola, e siamo vicini di banco, wow. Durante le lezioni notavo sempre che lui mi guardava, io cercavo di concentrarmi sulla prof di italiano. Cosa impossibile. Per fortuna Giuseppe non si scomoda nel venirmi a prendere, anche lui credeva che stavo facendo la cosa giusta.
Sascha era sempre stato stronzo, ci aveva provato ad essere dolce, ma non gli riusciva bene.
In quella settimana, come se non bastasse, ci avevano riempito di compiti. Tipo *vita sociale, addio*.
Per fortuna era domenica, e avevo finito tutti i compiti.
Nicole diceva che doveva parlarmi urgentemente, chissà che aveva da dirmi. Cose su Simone.
Decisi di farla venire a casa mia, non esco quasi mai, e mi scocciava uscire.
In quella settimana ero stata molto con Salvatore e Giuseppe. Margherita e Sasa alla fine stavano insieme, e quando me lo ha detto sono scoppiata di gioia. Giuseppe, invece, lui non se ne intendeva di queste cose, perciò Salvatore me ne parlava in privato. Gli avevo promesso che gli avrei fatto da testimone al matrimonio, erano una coppia fantastica.
Quella domenica, in cui Nicole doveva venire da me, Sasa e Giuse non c'erano. Mi avevano detto che dovevano fare delle commissioni.
Contenti loro.
Verso le 3 suonarono alla porta di casa. Corsi giù dalle scale e andai ad aprire. Ovviamente erano Nicole e.. Simone? Di solito veniva da me per stare insieme o parlare di Simone, strano.
Li feci entrare.
'Forse non mi aspettavi' disse Simone come se mi leggesse nel pensiero.
'Ehm, in teoria no' dissi sorridendo.
'Beh, devo parlarti' disse lui andando direttamente al punto.
Andammo a sederci tutti e tre sul divano.
'Beh, si tratta di Sascha' lo interruppi subito.
'Nicole, mi stai dicendo che lo hai portato qui per questo? Ho detto che non voglio più avere niente a che fare con lui, ha mentito con tutti, specialmente con voi due..' E qui fu Simone a interrompermi.
'Non ha detto cazzate'
Che dice?
'Oh ma andiamo, si che-'
'Lasciami finire, e che palle' disse Simone sbuffando. Forse è questo uno dei motivi per cui non ci parlavo più: solo Nicole può capirlo.
'Sono stato io a dirgli di lasciarti in pace per una settimana, e non perché mi fai pena, ma perché mi ha racontato il casino che ha fatto. Ma lui ha sofferto le pene dell'inferno in questa settimana, e io gli sono stato appresso. Non faceva altro che dire di essere pentito per ciò che aveva fatto, di chiedermi consigli su come rimediare, e pensavo che sarebbe stato giusto lasciarvi spazio, a entrambi. Ieri l ho sentito al telefono e stava ancora peggio. Dice che per lui è una tortura vederti tutti i giorni e non poterti parlare. Ha ammesso che il primo e il secondo giorno è andato a puttane, nel vero senso della parola. Ma non sapeva che fare, voleva dimenticarti ma non ci è riuscito, e nemmeno tu. Perciò, o lo perdoni, o starete male entrambi. E poi, non riesco più a sopportarlo, vuole essere migliore per te. Ha smesso di andare a puttane e vuole te, solo te. La scelta è tua, ma fai quella giusta' disse concludendo il discorso.
Come può una persona migliorare per un'altra? Specialmente se quella persona è Sascha?
'Non è da Sascha, pensa che ha parlato anche con me' disse Nicole scombussolandomi del tutto. 'E io ero tipo, okkei, questo è veramente Sascha? Che chiede a delle persone aiuto per una ragazza? C'è non gli è mai servito, e gliene serve ora? Sai cosa vuol dire Sofia? Che ti ama veramente, anche se a modo suo. E che anche tu lo ami, e ammettilo'
'Non so cosa provo per lui' dissi. 'Quando mi ha baciato stavo bene, in pace con il mondo. Mi sembrava che sarebbe stato sempre così, ma è Sascha, il solito puttaniere di turno. Io non so che fare, sono confusa. Lui scopa un'altra mentre pensa a me? Non ha senso' la confusione in testa era pesante.
'Lui non ha senso, è un casino. Un grande casino' disse Nicole convinta.
'Il mio grande casino' feci quel pensiero ma non mi accorsi che lo feci a voce alta.
Simone e Nicole mi fissarono. 'Visto?' Dissero in coro. E a quel punto non ebbi più dubbi, non avevo più confusione in testa. Avevo capito che lui era un gran casino, pieno di odio, ma voleva essere un Sascha migliore, non solo per me, ma anche per se stesso. Ha passato molti anni della sua vita nell'odio, e io ero l'unica di cui si poteva fidare. Era, appunto, il mio grande casino. Lui faceva uscire il meglio e il peggio di me: in quella discussione, il peggio di me; nei baci, il meglio di me. Non avevo mai provato questo, forse con Stefano non era mai stato amore.
'Si, ho visto, e vi devo ringraziare entrambi. Se non fosse stati voi ad aprirmi gli occhi non lo avrebbe fatto nessun altro. Devo parlare con lui, ma non so dov'è e non ho il suo numero di telefono' dissi delusa.
'Ma io sì, non so dove sia, ma puoi chiamarlo' disse Simone.
Mi diede il suo telefono sbloccato e pronto per attivare la chiamata.
Tremavo.
Non sapevo che dirgli, sapevo solo che dovevamo parlarne di persona.
Ad ogni squillo, un battito che andava via. Dopo quattro squilli pensai che aveva combinato qualche casino, ma dopo sette squilli lo sentii.
'Dimmi Fratello' disse Sascha. Sentire la sua voce mi fece star bene dentro.
'Sono Sofia, Sascha' dissi in modo ovvio.
'Sofia? Sei veramente tu? E veramente ti sto parlando al telefono?' Disse lui in modo scherzoso.
Anche così mi fa sorridere.
'Dev-' mi anticipò.
'Devo parlarti' disse netto. 'Dove sei?'
'A casa mia, vieni qui'
'Cinque minuti e sono lì, però devi farmi una cortesia..'
Addirittura?
'.. Sbarazzati di quei due, sotto la loro osservazione non riuscirei a parlarti' e a quel punto risi. Ma una risata piena di vita, non una delle solite risate.
'D'accordo, a dopo' e attaccai.
'Cosa ha detto?' Chiesero entrambi.
Alla faccia dei curiosi.
'Sta venendo qui, ma voi dovete andare' dissi dando il telefono a Simone.
'Ma no, noi vogliamo restare qui' disse Nicole con fare sul serio.
'Dai tesoro, andiamo, avranno da parlare e molto' mi aiuta Simone.L'unica cosa di cui avevo bisogno in quel momento era parlare con Sascha. Avevo capito di, oddio, mai avrei pensato di dire questo nei confronti suoi, ehm, amarlo, cosa che dopo Stefano mi sembrava impossibile, ma ora era cambiato, e anche io, e anche Stefano. Non volevo nemmeno pensare che cosa stava combinando, che cosa era diventato.. ora mi interessava altro. Sistemare le cose con Sascha. Probabilmente sarò tosta con lui, però è l'unico modo per farlo ragionare.
Andiamo. dillo che lo ami e finiamola qua.
Anche no.
Suonano al campanello, controllai chi fosse, ed era lui.
Okkei, era arrivato il momento.
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Him. ||Sascha Burci||
Fanfiction'Lui era Anima, la mia Anima' Sofia si trova al suo ultimo anno di liceo. Un anno noioso come tutti gli altri. Chi lo può cambiare? Soltanto lui, il ragazzo più strafottente della scuola. Cosa succederà a loro durante quell'anno? Copertina by @ju...