Andai di corsa a vestirmi e in 5 minuti ero pronta.
Era giunta l'ora della verità.
Trovai mio fratello e Sascha che buttavano gli avanzi miei e di Nicole del pranzo.
Appena mi videro si sedettero e anche io con loro.
Feci segno a Giuseppe di cominciare.
'Partiamo da un punto di riferimento: Stefano. Prima che voi due vi metteste insieme, io e Salvatore uscimmo per andare al bar sotto casa. In quel luogo incontrammo Stefano, era da solo ovviamente, e quindi si sedette isolato da tutti. Io e Salvatore ci andammo a sedere vicino a lui, e all'inizio lui era irritato da questo, ma poco dopo abbiamo cominciato a conoscerci e abbiamo parlato di noi. Poi nel bar entrò Sascha, a quei tempi era il mio migliore amico..'
'Cosa?' Feci una piccola risata.
Sascha mi sorrise.
'Cosa assurda, si, ma andiamo avanti. Ci vide insieme a questo sconosciuto e aveva chiesto chi fosse, perché stavamo parlando con lui.. Diciamo che già lo odiava.' Si fermó per fare una risata. 'Poi ci scambiammo i numeri di telefono e decidemmo di creare un gruppo. Sascha non era molto d'accordo su questo, però accettó di partecipare. Avevamo deciso di chiamarci MATES, non lo so il perché, ma suonava bene, ed io ero il capo di questo gruppo. I giorni passarono, e noi eravamo sempre più uniti, tranne Sascha. Quando uscivamo c'era, però era come se non ci fosse, perché pensava ad altro, ragazze se vogliamo intenderci'
'Si, adesso vuoi andare anche nei particolari?' Chiese Sascha irritato.
'Era per farle capire. Comunque, dopo 2 mesi Stefano incontró te e, non mi ricordo dopo quando, vi metteste insieme'
'Questo lo ricordo' dissi.
'Noi però avevamo promesso che nessuno doveva sapere di questo gruppo, nemmeno i nostri genitori. Quando uscivamo dicevamo soltanto 'esco con amici' e ci incontravamo. Era diciamo come un piccolo segreto, ecco. Sascha e Stefano con il tempo diventarono sempre più insopportabili. Dopo 6 mesi circa dalla fondazione del nostro gruppo, non capimmo più nulla. Ogni volta che uscivamo c'era sempre una discussione tra loro due, poi Stefano, essendo che non lo sopportava più, voleva fargli un dispetto'
'Andare a letto con la cugina di Sascha?' Feci disgustata.
'Vergine, tra l'altro' precisó lui.
'Io e Salvatore non sapevamo cosa volesse fare Stefano, diceva soltanto che aveva un'idea per sbarazzarsi di Sascha. Pensavamo che volesse ucciderlo, ma non era così. Dissi a Stefano che se ti avesse fatto soffrire, se la sarebbe vista con me. Allora, dopo qualche giorno, Stefano non si presentò ad una nostra uscita. Sascha era contento, mentre io e Sasa continuavamo a chiamarlo, senza ricevere risposta. Non sapevamo se essere preoccupati o meno, però siamo usciti lo stesso' notai che mio fratello non riusciva più a parlare di questo.
'Sascha, continua tu' dissi per far riprendere mio fratello.
Lui cominciò.
'Beh, abbiamo cazzeggiato e poi ce ne siamo tornati a casa presto. Io a quell'epoca vivevo con mia cugina, perché a lei non era rimasto nessuno, e allora c'eravamo io e i miei genitori. Quella sera i miei sarebbero andati a cena. Tornai a casa e sentii dei rumori provenire dalla stanza di mia cugina, allora corsi su credendo che la stessero violentando, ma non era così. Si stava..'
'Scopando Stefano, quello stronzo' dissi disgustata.
'Lo cacciai di casa assieme a mia cugina. Non volevo più vedere nessuno di quei due, e fu già tanto che non uccisi Stefano o lei. Inventai una scusa per giustificare l'assenza di mia cugina ai miei, dissi loro che era partita per stare da una sua amica, e ci credettero. Il giorno dopo raccontai questo a tuo fratello e tuo cugino, che volevano dirtelo, volevano dirti che razza di persona era Stefano, però lui anticipó le cose. Ti lasció senza dirti nulla.'
Non mi resi conto che piangevo, per il disgusto, la delusione..
'Hai saltato una parte Sascha' continuó Giuseppe 'andò su tutte le furie per questa cosa e mi disse che se Stefano non avrebbe detto nulla a te, ti avrebbe scopato per vendetta. Così decidemmo di chiudere il gruppo, non aveva più senso'
Cosa? Ho sentito bene?
'C'è, vuoi dirmi che tu mi avresti scopato solo per vendicarti di lui?' Dissi tremando. Sascha mi prese una mano ma la tirai via subito.
'Era due anni fa, e non ti conoscevo, non sapevo chi eri e come eri, non sapevo neanche di averti in classe insieme, perché tu e Giuseppe non avete lo stesso cognome. Solo poco dopo aver abbandonato il gruppo capii che eri sua sorella'
'Si, mi hanno adottata, dandomi il cognome del mio vero nonno' dissi per precisare.
Non avevo mai detto a nessuno che Giuseppe non era proprio mio fratello, non avevo mai parlato a nessuno della mia infanzia, però lui mi disse che a non gli interessava se ero stata adottata, mi avrebbe trattato per sempre come una sorella.
'Però non capisco, perché volevi evitare che io e Sascha ci vedessimo? E non volevi che evitavo Stefano?' Chiesi rivolta a mio fratello.
'Sascha non lo vedevo più ormai, e non sapevo che intenzioni avesse con te, volevo proteggerti' lo interruppi.
'Per fortuna che sapevo già che Stefano aveva combinato qualcosa. Non lo voglio vedere più'
'Come lo sapevi?' Chiesero entrambi sconvolti.
'Istinto da donna' dissi.
Ridemmo insieme.
'Beh, questa storia è finita? Quindi i MATES non ci sono più?'
'Beh, esatto, avevamo pensato di fare un trio, però abbiamo voluto prendere una pausa' disse mio fratello.
'E questa pausa durerà molto' disse Sascha serio.
'Beh sai, se continuerò a vederti qui non credo' disse mio fratello sorridendo. E Sascha fece lo stesso.
Troppe fossette in giro.
'Beh, mi sa che torno a casa' disse Sascha.
'Puoi restare qui se vuoi' dissi. Mio fratello mi guardò con uno sguardo indecifrabile.
'Davvero vuoi che resto qui?' Chiese Sascha confuso e contento allo stesso tempo.
'Perché no?'
'Ma non ho nulla da mettermi'
'Ti presto qualcosa io' intervenne mio fratello.
Quanto posso volergli bene?
'Va bene, mi avete convinto'
Abbracciai Sascha buttandomi addosso a lui. Mi strinse forte come se non volesse lasciarmi più.
'Ehm, pincioncini, mi sento a disagio' disse mio fratello e scoppiammo a ridere.
Erano le 7 quindi decidemmo di prenderci una pizza, essendo che non avevo cucinato nulla.
Continuammo a fare battute e ridere come matti fino alle 10.
Mi diressi in camera e Sascha mi seguì.
'Successo qualcosa?' Chiesi confusa.
'Posso.. Uhm.. Dormire con te?' Chiese timidamente.
Quanto adoro questo lato di Sascha.
'Certo' dissi come se fosse una cosa ovvia.
Mi sto veramente innamorando di lui?
Mi sdraiai sotto il piumone e lui con me, abbracciandomi.
'Che giornata!' Dissi sarcastica.
'Vero!' Disse lui.
'Solo che non capisco una cosa..'
'Dimmi tutto'
'Perché vuoi restare qui con me?'
'Ehi, innanzitutto mi hai chiesto te di rimanere qui, ricordi?'
Mi misi a ridere.
'Nel senso, a dormire con me'
'Beh, non so come, mi fai provare sensazioni che mai ho provato nella mia vita con una ragazza, non ho mai abbracciato una ragazza, non l ho mai consolata, non c ho mai parlato tranne mentre scopavamo.. E credo di provare qualcosa per te' disse tutto d'un fiato.
'Sul serio?' Chiesi confusa.
'Sul serio' replicó calmo.
Io non so dire cosa provo per lui, mi ci trovo bene. Non so se potrebbe nascere qualcosa tra noi.
Oh Sofia ma taci, lo ami.
Subconscio non ora.
Mentre continuavo a farmi delle domande, Sascha si addormentò nel nostro abbraccio.
Era troppo bello mentre dormiva. Era bello sempre.
Si, credo di amarlo.
STAI LEGGENDO
Him. ||Sascha Burci||
Fanfiction'Lui era Anima, la mia Anima' Sofia si trova al suo ultimo anno di liceo. Un anno noioso come tutti gli altri. Chi lo può cambiare? Soltanto lui, il ragazzo più strafottente della scuola. Cosa succederà a loro durante quell'anno? Copertina by @ju...