Capitolo 33

2.5K 135 1
                                    

Le due di notte.
Erano le due di notte quando accesi il telefono.
L'avevo spento per non farmi cercare da quei due; invece, lo avevo acceso per Giuseppe.
Dopo la centesima volta che mi aveva chiesto se poteva uscire, e io risposi nuovamente di sì, se ne andò via. Giovanni decise di restare con me, e ne ero contenta, anche se poteva andare liberamente con mio fratello, solo che era troppo stanco per uscire.
Sul telefono vidi, come mi aspettavo, molte chiamate di Sascha e Salvatore. Mi avevano chiamato una decina di volte ciascuno, ma ero troppo incazzata per poter parlare con loro.
Mi avevano entrambi tradito, come potevo ascoltarli?
Di solito, mi sentivo un disastro, mi pentivo di essere nata..
Ma, in quel momento, non mi sentivo così. Mi sentivo fiera di me stessa..
Più o meno.
Non avevo fatto nulla di male per ricevere quel trattamento, ma era prevedibile. Almeno, su Sascha ne ero certa, ma Salvatore..
Lui mi aveva sconvolto.
Non mi aveva mai preso in giro, e non si era azzardato a tradire la mia fiducia.
Cosa lo ha fatto cambiare?
Ah beh, stare con Burci non era facile. Ecco perché agli inizi sembrava così strano: era troppo dolce, solo per farmi soffrire. I baci, gli abbracci, i momenti felici.. Tutto finito, e tutto finto.
Però, nonostante ciò, ero contenta, perché non eravamo andati oltre.
Se avessi perso la verginità con lui.. Non volevo nemmeno pensarci.
Sentii la porta aprirsi leggermente.
Mi misi seduta sul letto.
'Sofia?' Sussurrò una voce.
Era Giovanni.
'Non riesco a dormire' disse, entrando nella stanza.
'Vieni qui' dissi sbattendo leggermente la mano sul materasso.
Lui venne e si sedette accanto a me.
'Tutto bene?' gli chiesi.
'Beh, è stato un'arrivo.. Strano' disse, e aveva ragione. 'Spero solo che non era tutto organizzato'
'Posso giurarti che non è così. Volevo solo stare con te, Giuseppe e Salvatore, e divertirci come una famiglia, ma a quanto pare, non doveva andare così. Mi dispiace' dissi, delusa di me stessa.
'Lo so, e non devi dispiacerti, la colpa non è tua, ma solo di Anima' disse prendendomi le mani.
Eppure, mi sfuggiva quella cosa..
'Posso chiederti una cosa su di lui?' Chiesi tremando.
'Se riesco a darti una risposta, si'
'Come sai di lui? E come sai che il suo soprannome è 'Anima'?'
'Non ha avuto nemmeno il coraggio di raccontartelo..'
'Che cosa, Giò?'
'Avrei preferito che te lo raccontasse tuo fratello..'
'Sono qui' disse Giuseppe, facendoci sobbalzare.
'Non eri fuori?' Disse Giovanni.
'Sono tornato, forse è meglio se glielo dico io'
Ma che sta succedendo?
'Sascha era uno youtuber' disse netto.
Ma come?
'Ma non ho mai visto un suo video, eppure seguo molte persone su YouTube, come è possibile?'
'Beh, tutti i video che ha fatto sono privati da un po', e alcuni li ha eliminati' disse Giovanni.
'Ma lui si vergognava di dire che faceva video su YouTube, perciò ha abbandonato e si è messo a fare il coglione' disse Giuseppe. 'E abbandonando quello, ha anche abbandonato i mates. Rimanemmo io, Salvatore e Stefano. Anche ora ci parliamo, ma non più come prima'
Ero rimasta sconcertata. Sascha non sembrava il tipo da YouTube, chissà se era famoso, chissà che fine aveva fatto il suo canale..
Ma non dovevo interessarmi di ciò.
Ormai era tutto finito tra me e lui, avevo soltanto bisogno di risolvere questa cosa.
'Mi dispiace, Giuse' dissi. 'Perché è cambiato così tanto?'
'Non ne ho idea' disse Giuseppe scuotendo la testa.
'Io e Andrea siamo rimasti molto delusi dal suo comportamento' disse Giovanni.
'Mi dispiace che hai dovuto assistere a tutto ciò, Spawn'
'Ah, e da quando mi chiami così?' Disse sorridendo.
Sorrisi anche io.
'Forse, dopo aver parlato un po', anche se di un argomento che non mi piace, riuscirò a dormire' disse Giovanni. 'Buonanotte, cugini'
'Notte' dissi, alzandomi dal letto per abbracciarlo.
Uscì dalla porta, mentre Giuseppe era ancora nella stanza con me.
'Che giornata assurda' dissi sbuffando e buttandomi sul letto.
'A chi lo dici' disse lui, venendo a sedersi accanto a me. 'Come ti senti?'
'Come una persona vuota, te?'
'Come una persona delusa' disse.
'Non so che fare con lui, Giuseppe'
'Non gli hai detto che è finita?' Disse lui, confuso.
Lo ero anche io.
'Si, ma io lo amo' ammisi. 'Anche se dimenticarlo è la scelta giusta'
'Se ami una persona, non puoi dimenticarla' disse, cingendomi un braccio intorno alle spalle. 'E tu lo ami, lo ho capito quando sei scoppiata a piangere quando ti ha detto quelle cose'
Aveva ragione. Quelle parole mi avevano distrutto. Sapere che era tutto così bello, ma che non era vero, mi aveva distrutto, completamente. Non volevo vedere Sascha per il resto della mia esistenza, però lo amavo.
Non potevo mentire a me stessa.
'E tu vuoi ancora vederlo, vero?' Disse sorridendo mio fratello.
Perché diceva sempre le cose giuste?
Mi limitai a fissare il pavimento.
In quel momento, lo odiavo e lo amavo allo stesso tempo.
Come era possibile?
'Credo che sia meglio che ti lascia dormire' disse conclusivo.
'Giuseppe, non riesco a capire cosa mi succede. Non voglio vederlo più, ma non voglio che mi abbandoni'
'Sofia, qualunque cosa vorrai fare, sarà la scelta giusta, buonanotte' e mi stampò un bacio sulla fronte.
'Buonanotte' dissi mentre lui usciva dalla porta e la chiudeva.
E così mi ritrovai sola nella mia stanza, a pensare.
Una cosa che non facevo mai.
Non era da me pensare ad una persona, in particolare ad un ragazzo. Con Stefano non pensai, piansi e basta.
Invece per Sascha non mi rimanevano più lacrime, solo delusione, rabbia e amore.
Mi aveva mentito, come facevo ad amarlo ancora?

Him. ||Sascha Burci||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora