Capitolo 11

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SOFIA'S POV:
Accidenti alle sue fossette.
Okkei, Sascha era decisamente strano. Prima mi chiede di uscire, poi mi chiede di venire a casa sua..
E io non riesco a dirgli di no.
Forse è il suo modo di portare una ragazza a letto, anche se lui scopava solo nel bagno della scuola o a casa delle ragazze. Può darsi che le seduce così.
Perché proprio me ha scelto?
Non avrebbe senso che Sascha sia innamorato di me. Non vuole relazioni e si scopa le ragazze per piacere.
E allora io cos'ero? Una delle tante?
Non abbasserò la guardia, insomma, è sempre Sascha.
Chissà perché mi volesse portare a casa sua, probabilmente per scoparmi.
Oh, povero illuso.
Arrivammo a casa sua esattamente mezz'ora dopo che fummo andati in centro.
Appena vidi casa sua spalancai gli occhi.
Porca puttana.
Era una bella casa, con le pareti bianche, e molto ampia. Il giardino era ricoperto da piante e, soprattutto, da cespugli. Era uno spettacolo mozzafiato.
Quando mi fece entrare in casa sua era ancora meglio: era piu grande di quanto potesse sembrare.
Ma quanti cazzo di soldi ha?
C'erano 2 piani, nel piano terra c'erano cucina, bagno e una camera, credo che sia la sua camera da letto.
Al primo piano c'erano un'altra bagno e un'altra camera. Tutte stanze molto ampie.
Alla faccia di Sascha.
'So che stai pensando che sono ricco, ma non lo sono' disse.
'Seh, io ci credo' dissi sarcasticamente.
'È vero' diventó d'un tratto serio. 'I miei genitori mi hanno lasciato una bella eredità, ed ecco questa casa'
Eh? Ma quindi..
'I tuoi genitori sono..'
'Si, morti' disse non incontrando il mio sguardo.
'Mi dispiace, quando?' Dissi leggermente curiosa.
'Un anno fa' disse un po irritato.
Come i miei genitori. Ma..
'27 marzo? Incidente stradale?' Chiesi decisa.
'Come lo sai?' Chiese stupito.
Ecco.
'Sono morti anche i miei, in quel giorno, in quell'incidente stradale'
'Cazzo'
E come un segno, cominciai a piangere. Ma non perché erano stati i genitori di Sascha a uccidere i miei, per la strana coincidenza.
Sascha venne tremante da me e mi abbracciò.
Aspetta, Sascha mi sta abbracciando?
Piansi sulla sua maglietta e lui mi diede parole di conforto, cose che manco Stefano faceva.
Se non fosse perché è Sascha, lo bacerei in questo preciso istante.
Ma che dico?
Non ricordo per quanto tempo stemmo abbracciati, minuti, perché non smetto di piangere facilmente.
'Sei arrabbiata con me per questo?' Disse preoccupato.
Sascha preoccupato? Okkei, è troppo.
'No, è solo che ogni volta che penso ai miei genitori mi metto a piangere'
'Sascha sei qui?' Disse una voce che proveniva dalla porta.
Una voce femminile.
'Disturbo?' Ripetè la voce e Sascha andò da lei, e anche io.
'Cosa vuoi zia?' Disse in modo arrogante.
Accidenti, perché ho pensato che fosse una ragazza?
Infatti quando la vidi aveva sulla quarantina di anni. Ma la sua voce era così giovanile.
Sofia, smettila di fare la gelosa.
'Volevo solo sapere se stai bene.. E chi è questa bella ragazza?' Disse rivolgendosi a me.
'Ehm, è un'amica' disse tremante.
Da quando siamo amici?
'E comunque sto bene, puoi andare'
'Se hai bisogno..' La interruppe.
'Si, ci sei, adesso vai' e la cacció di casa.
'Ma come ti permetti di trattare così tua zia?' Dissi sbottando.
'La tratto come voglio' disse serio.
'Ma è tua zia'
'Ci doveva essere con me durante la morte dei miei genitori, ma non c'era, era a far festa da un'altra parte, perché dovrei comportarmi bene con lei?'
E qui gli scese una lacrima.
Ma quante emozioni ha sto ragazzo?
'Sascha, non lo sapevo, scusa'
'Ascolta le persone prima di parlare' disse scontroso.
Ecco tornato Sascha.
'Ti ho chiesto scusa, calmati'
'Chiedendo scusa cosa risolvi?'
'Senti, devi calmarti, okkei?'
'Non mi calmo, specialmente quando qualcuno mi impone di esserlo' gridó.
Ora ero spaventata. Credevo potesse fare qualche cazzata.
Decisi di andarmene.
'Dove vai?' Mi disse scontroso.
'A casa, se ti importa' e cominciai a gridare anche io.
'Bene' disse e non aggiunse altro.
Uscii dalla casa e cominciai a piangere.
Era troppo bello per essere vero.
Mi ero solo illusa.
Fanculo. Voleva solo usarmi, perché ci speravo tanto?
Speravo che Sascha stesse cambiando.
Povera illusa.

Him. ||Sascha Burci||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora