Cena [Cap. V]

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Allison

Erano passati già quindici minuti. Quindici lunghissimi e silenziosi minuti.

A contatto con il freddo e scomodo pavimento, il mio corpo cominciava a farmi presente la scomodità della situazione e, nonostante l'ascensore fosse piuttosto capiente, quello spazio ristretto sembrava rimpicciolirsi sempre di più

Di fronte a me, Jack se ne stava per conto proprio, dedicando di tanto in tanto uno sguardo veloce all'orologio da polso per controllare quanto tempo fosse passato

Troppo, in verità. E faceva davvero caldo lì dentro

Avevo abbandonato da parecchio la giacca che indossavo e, avevo tirato verso l'alto le maniche della maglia, mentre il capo aveva aperto anche i primi bottoni della camicia, rendendo quell'attesa ancora più rovente, a parer mio

Una forte scossa attirò la nostra attenzione e prima che potessi andare nel panico più totale, la voce di Drake, seppur ovattata, si fece sentire dall'alto rispetto la nostra posizione

-Drake, quando vengono ad aprirci? - ribatté Jack con tono alto così da rendersi udibile

-Ci vuole un po' più di tempo, c'è qualcosa nel pannello dell'ascensore che non riparte- gridò a sua volta l'amico

Il ragazzo si alzò dalla sua postazione, cominciando a camminare avanti ed indietro per quella manciata di metri nei quali eravamo momentaneamente rinchiusi

-Per favore Jack torna a sederti. Se dovessimo muoverci troppo, magari l'ascensore potrebbe piombare a tutta velocità di sotto! - commentai, con una lieve punta di timore nella voce

Il capo mi rivolse un'occhiata divertita, evitando di ridere per non sembrare scortese, vista la mia reale apprensione

-Non credo possa accadere...-

-Meglio non rischiare. Tu non hai visto i film catastrofici di Benjamin- commentai, chiudendo poi gli occhi per qualche istante per riprendere fiato

Tutta quell'attesa cominciava ad innervosirmi, volevo assolutamente uscire da lì e godermi un po' d'aria fresca

Quando percepii la fine dei suoi passi, tornai con lo sguardo su Jack, notando con piacere che si fosse sistemato nuovamente sul pavimento

-Qual è il tuo colore preferito? – domandai qualche attimo dopo

-Siamo chiusi qui dentro e tu vuoi sapere qual è il mio colore preferito?-

-Non so cosa fare, ho bisogno di pensare ad altro...- mi giustificai, con un sorriso che non tardò a ricambiare -... il mio è celeste-

-Okay, il mio verde- disse

-Piatto preferito?-

-Non lo so...- ribatté, pensandoci su- ... credo hamburger e patatine fritte. Tu?- rispose

-Pizza, sempre e comunque- commentai con orgoglio -Il film che hai visto più volte? - domandai

-Non guardo molta televisione, te? -

-Titanic- risposi subito

-Avrei dovuto immaginarlo- ridacchiò, poggiandosi meglio alla parete dell'ascensore

-Ora tocca a te fare una domanda- continuai

-Cosa fai questa sera? - aggiunse

Riuscii a contenere a fatica la sorpresa, nonostante le parole da lui pronunciate avessero quasi causato un colpo al mio cuore

-Perché? - obiettai con un filo di voce

-A quanto pare dovrò rimanere a lavorare anche questa sera e ho bisogno del tuo aiuto. Dopo la seconda sera di straordinario, penso sia d'obbligo dovermi sdebitare in qualche modo. Poi, possiamo tornare in ufficio- mormorò, con un bel sorriso sulle labbra

Il nostro per sempre, felici e contenti [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora