JACK'S POV
-Spiegami di nuovo perché ho dovuto rinunciare ad uscire con Lucy per venire con te?-chiese Drake esasperato
-Te lo ripeto per la centesima volta: voglio seguire Allison e Michael- risposi
-Tu sei un grande coglione. Prima la lasci per rincorrere la tua amata azienda e poi la segui durante il suo appuntamento? -
-Sì, ora muoviti. Ho saputo che la porterà in un ristorante e poi le ha organizzato una sorpresa per il suo compleanno- spiegai
-Come fai a sapere queste cose? -domandò curioso
-Potrei aver sentito le sue conversazione con Benjamin. Quest'ultimo mi odia e sta aiutando Michael per conquistare Allison- aggiunsi
Il solo pensiero che Michael potesse stare con la mia Allison, che riuscisse a prendere il mio posto nel suo cuore, mi stava letteralmente uccidendo.
L'azienda non era l'unico motivo per lui l'avevo lasciata andare. Temevo che la mia irresponsabilità e la mia incapacità di amare potesse farla soffrire. Ma così avevo fatto anche di peggio: lei mi odiava.
Arrivammo davanti il ristorante; e cercai quei due tra i diversi clienti.
-Idiota, così ti vedranno- mi rimproverò Drake
-E cosa suggerisci di fare? -sbuffai
-Nascondiamoci dietro quest'albero- disse ovvio
-Albero?-
-Sì, Lucy ha detto che sarebbe meglio un cespuglio ma, ci adatteremo- rise
-Quella ragazza ti farà diventare matto-risi anch'io
Ascoltai il mio amico e mi nascosi.
Vidi Allison ridere per qualcosa che aveva detto il suo accompagnatore.
Mi prese una stretta al cuore nel vederli insieme.
Quella sua meravigliosa risata, il suo sorriso mi mancavano terribilmente.
Drake mise una mano sulla mia spalla.
-Vuoi che andiamo via? - domandò
-Sì, sarebbe stato meglio non venire- dissi
Tornammo verso la mia macchina.
Accompagnai Drake e poi tornai a casa mia.
La mattina seguente mi alzai, non avevo chiuso occhio ed ero molto stanco.
Arrivai in ufficio in perfetto orario; e c'erano quasi tutti i dipendenti.
Andai nel mio studio ed iniziai a lavorare.
Poco dopo, Michael uscì dall'ascensore e si diresse verso lo studio di Allison , che si trovava di fronte al mio.
E quel che vidi, bastò a farmi rompere il bicchiere che avevo in mano.
Michael si avvinò ad Allison e le lascio un bacio a fior di labbra.
Lei si allontanò subito e mi guardò.
Distolsi lo sguardo dai suoi bellissimi occhi color nocciola, tornando ai documenti che avevo davanti.
Chiunque aveva detto che l'amore significasse sofferenza, aveva pienamente tutto il mio appoggio.
Sapevo di meritarmelo ma, vederli insieme era davvero troppo doloroso.
Erano quasi le 21; l'ufficio era deserto, se non per il guardiano all'entrata.
Staccai il computer e andai verso la mia bella Ferrari rossa.
Il telefono iniziò a squillare. Era Lola, l'ultima persona che avevo intenzione di sentire quella sera.
Spensi il telefono e lo gettai sul sedile della macchina.
Avevo bisogno di bere e, anche tanto.
Andai al bar più vicino, ironia della sorte, anche a pochi passi dall'appartamento di Allison.
Entrai e mi sedetti su uno degli sgabelli. Una cameriera, con fare provocante, venne verso di me.
-Cosa ti porto? -chiese, mordendosi il labbro
-Qualsiasi cosa, basta che sia forte- risposi, senza degnarla di attenzione
Era una bella ragazza ma, non era lei, non era Allison.
Bevvi talmente tante schifezze, da sborsare una fortuna.
Poggiai i soldi sul bancone e, uscii fuori barcollando.
Non potevo guidare, avrei distrutto la macchina contro qualcosa.
Iniziai a camminare, non sapevo neanche verso dove.
Stava piovendo a dirotto e non avevo neanche un cazzo di ombrello.Mi avvicinai ad un palazzo e suonai il pulsante su due nomi a me ben noti.
Benjamin Steward e, lei, la ragazza che mi aveva ridotto in quelle condizioni, Allison Moore.

STAI LEGGENDO
Il nostro per sempre, felici e contenti [In revisione]
RomansPuò una giornata qualsiasi, diventare l'inizio di una grande storia d'amore? E' quello che accade ad Allison e Jack, che dopo un incontro non molto romantico, si ritrovano a lavorare insieme. I due ragazzi non potrebbero essere più diversi: lei, so...