Nella foto Amanda Seyfried ovvero la sorella di Jack, Crystal Blake.
JACK'S POV
Un rumore assordante disturbò il bellissimo sonno che stava facendo.
Aprii gli occhi, percorrendo con lo sguardo la camera di Allison.
Mi voltai lentamente verso di lei e un sorriso sincero comparve sul mio volto.
La mia ragazza stava dormendo serenamente; tenendomi incastrata a lei, con il suo braccio.
Mi alzai, cercando di non farla svegliare e, mi rivestii.
Erano le 7, perciò avevo il tempo di passare a casa mia e arrivare a lavoro in orario.
Dovevo anche iniziare a trovare un nuovo impiego, perché questa volta avevo deciso di abbandonare tutto quello che faceva parte della mia vecchia vita.
Perché per la prima volta in vita mia ero davvero innamorato.
Presi il mio telefono; la giacca e mi avvicinai ad Allison, lasciandole un leggero bacio sulla fronte.
Arrivai nel salone, dove fortunatamente non c'era nessuno e uscii.
Dopo una ventina di minuti, ero davanti il giardino della mia bella villetta.
Presi le chiavi e aprii.
Claire era già a lavoro e, non appena mi vide, sorrise.
Consideravo quella donna come una mia seconda madre, dal momento che si era occupata di me fin da quando ero piccolo.
I miei genitori viaggiavano spesso; così io e Crystal restavamo con lei.
-Buongiorno signor Blake-
-Buongiorno Claire- dissi, per poi andarmene in camera.
Mi feci una doccia, mi cambiai e scesi giù per fare colazione.
Mentre stavo mangiando, il mio telefono squillò.
Era Allison, così risposi subito.
-Buongiorno- dissi
-Buongiorno- rispose con voce assonnata
-Appena alzata? -chiesi
-Già. Perché non mi hai svegliata? Ci sono rimasta male che eri andato via-domandò
-Dormivi così bene, non volevo svegliarti- aggiunsi
-La prossima volta fallo- disse dolcemente
-Quindi ci sarà una prossima volta? -sorrisi e la sentii ridere
-Sei sempre il solito. Ci vediamo dopo, ti amo- continuò
-Ti amo anch'io- risposi senza esitare
Attaccai e fissai il telefono sorridendo.
Quelle due parole, che pensavo fossero così difficili da ammettere; dirle ad Allison era la cosa più semplice del mondo; e talvolta non erano neanche abbastanza per racchiudere tutto quello che provavo per lei.
Guardai il mio orologio; erano le otto e un quarto; così presi le chiavi della macchina e mi avviai verso il mio ufficio.
O quello che lo sarebbe stato ancora per poco tempo.
Arrivato davanti il mio posto di lavoro, presi l'ascensore e arrivai al mio piano.
Entrai in ufficio, tenendo lo sguardo fisso sul telefono, stavo aspettando una chiamata importante.
-Ma tu lavori sempre? E' passato un anno e ti ritrovo come ti ho lasciato! -
Sentii quella voce a me molto familiare.
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Il nostro per sempre, felici e contenti [In revisione]
RomansaPuò una giornata qualsiasi, diventare l'inizio di una grande storia d'amore? E' quello che accade ad Allison e Jack, che dopo un incontro non molto romantico, si ritrovano a lavorare insieme. I due ragazzi non potrebbero essere più diversi: lei, so...