Archivio [Cap. XIII]

9.3K 320 3
                                    

Allison

Signori e signore, il miglior sabato sera della storia dei sabato sera andava a...

... Allison Moore, un applauso a me!

Questo si ripeteva nella mia mente, mentre sistemavo svogliatamente i diversi fascicoli nello scaffale, facendoli sbattere contro la parete grigia

Era comunque meglio che restare a casa da sola, dal momento che tutti i miei amici erano usciti con i loro partner

Ero felicissima per loro, non li avrei mai costretti a tenermi compagnia, nonostante si fossero offerti di rimanere con me

La verità era che non mi pesava di essere rimasta in ufficio, ma il mio continuo pensare e ripensare alla festa della sera prima

Ciò che volevo più di ogni altra cosa al mondo era che Jack mi venisse a prendere, mi dicesse che con Lola era tutto finito e baciarmi fino a togliermi il respiro

E a mia difesa, potevo dire di aver provato a concentrarmi su altro

Durante tutta l'ora che avevo passato in archivio, avevo cantato a squarciagola le canzoni di Bruno Mars, avevo aiutato mia sorella a scegliere cosa indossare, tramite una lunga conversazione al telefono e avevo parlato con Stefany, la quale era con me fino a qualche minuto prima

Chissà cosa stava facendo Jack...

... e no, basta Allison!

Mi diedi una piccola botta in testa: dovevo smetterla di pensare al mio capo.

Al mio sexy, dolce e amato capo.

Immersa nei miei ragionamenti, non notai la sedia nel bel mezzo della stanza, tanto che inciampai e per tenermi in equilibrio, feci cadere tutti i fogli per terra.

Guardai con odio quei pezzi di carta che volteggiavano prima di scivolare sul pavimento, per poi abbassarmi per risistemarli

-Stupide pratiche che non si sistemano da sole, stupida me che ancora penso a Jack!- esclamai, poggiando una sopra l'altro quei documenti malefici

-Quindi sarebbe colpa mia se hai combinato questo disastro? -

Sobbalzai nel sentire la sua voce e, subito alzai lo sguardo in direzione della porta

In tutta la sua bellezza, arricchita anche dal completo casual che indossava, vidi Jack che se ne stava appoggiato alla parete, tenendo le braccia incrociate

Dovevo sembrare un'idiota, poiché la mia mano era rimasta incollata ad uno dei fogli, i miei occhi erano spalancati e non avevo ancora spiccicato parola

Quando lo vidi sorridere, capii che era il momento di reagire, così mi alzai, schiarendomi la voce e guardando da tutt'altra parte

-Come mai sei qui?- chiesi

Lo sentii camminare e, quando era praticamente davanti a me, mi accorsi di star trattenendo il respiro

-Ho sentito che il tuo capo ti ha assegnato il turno serale- mormorò

-Sei venuto per dirgliene quattro? -ribatteii divertita, spostandomi per sistemare quei fogli

Quella vicinanza era pericolosa, non sarei stata in grado di rifiutare una seconda volta, ma nuovamente Jack tornò accanto alla mia figura

-Sai chi ho incontrato questo pomeriggio? -domandò, togliendomi i fascicoli dalle mani per poggiarli su una delle scrivanie

-Chi? - continuai, riprendendo il mio lavoro dal tavolo e, mi voltai per tornare agli scaffali

Il nostro per sempre, felici e contenti [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora