il divorzio dei bieber ➳ jb

3.

23 luglio.
Los Angeles - California.
Calabasas.
Casa di Justin Bieber.

Justin's POV

Sono le 6:30 della mattina. Sospiro frustrato.

Sono già alcuni mesi che non riesco proprio a dormire. Il mio corpo si sveglia automaticamente sempre alle 6 e nonostante cerco di riaddormentarmi, non ci riesco.

La mia stanza è calda grazie al riscaldamento. Il tempo è cambiato: la mattina fa freddo, ma dopo mezzogiorno la temperatura si alza come se fossimo già in estate.

Guardo dal terrazzo il sole che sta per sorgere tra le nuvole, le quali annunciano l' arrivo della pioggia.

Entro un ora sarei dovuto andare in tribunale a litigare per la custodia di mio figlio. Tutto a causa del divorzio.

So che mio figlio vorrebbe stare con la mamma, ma farò di tutto per avere la piena patria podestà.

Ho sempre voluto sposarmi ed essere un padre giovane. Alla fine successe, ma non mi sarei mai aspettato di arrivare fino a questo punto. Mai a 26 anni avrei immaginato di essere in questa situazione e di lottare per la custodia di mio figlio.

Ma così era. Tutto per colpa mia.

Ai ventidue anni mi sposai con la donna che credevo di poter avere per sempre al mio fianco, per l' eternità. Un anno dopo il mio bellissimo bambino nacque, per mano della persone che più io amavo. Tre anni dopo le cose cambiarono e presi una decisione.

Feci domanda per Il divorzio.

Sapevo che non era un bene quello che stavo facendo. I miei genitori e amici, una volta scoperta la mia doppia vita, mi intimarono a lasciarla.
Io non potevo, o meglio, non volevo.

Alcuni mesi dopo il secondo compleanno di Jason, la mia vita quotidiana cambiò.

Brenda Rodriguez.

Si presentò nel mio ufficio con il fine di unire le nostre due imprese, visto che lei cadde vittima di una truffa dalla quale non poteva più uscirne. Accettai. Da lì in poi ci furono varie riunioni e cene di lavoro, ma dopo una settimana tutto prese un' altra direzione.

Andai a pranzare all' hotel dove Brenda alloggiava. Ogni tanto gli squilli di mia moglie interrompevano la cena, ma mi concentrai unicamente sulla donna che avevo davanti.

Il tempo non era di certo a mio favore: quando stavo per uscire dall' hotel, una forte pioggia incominciò a cadere per tutta la città di Los Angeles. Non mi trassi indietro dall' offerta di tornare nella stanza di Brenda. Iniziammo a parlare dell' azienda e del più e del meno. Essendo stanchi e ormai era sera, ci mettemmo a dormire.

Nello stesso letto...

Allargai il nodo della mia cravatta e mi tolsi la giacca da lavoro, tirandomi su le maniche della camicia.

«Togliti anche i pantaloni e avvicinati a me, non mordo»

Diventai nervoso al sentire la sua voce, ma lo feci.

Brutta decisione.

Sentivo un peso nel non essere a casa mia e nel letto con _____.

Ero così pensieroso che neanche mi accorsi dei movimenti di Brenda, finché non si mise sopra di me. Riconoscevo le sue mani. Mi baciò il collo e ogni tanto me lo succhiava. Persi il controllo quando la sua mano si posò sulla mia erezione.

Lasciai tutto da parte. Mi dimenticai di che giorno fosse. Dimenticai che ora fosse. Mi scordai che dovevo andare in tribunale da mio figlio...