il divorzio dei bieber ➳ jb

37.

______'s POV

Un Bieber?
È un Bieber?
Bieber?

Il silenzio invase nuovamente la sala. Nessuno osava commentare. La mia sorellastra mi guardò sorridendo, quasi a sfidarmi per vedere come avessi reagito.

«Sono felice per voi, Brends. Congratulazioni a tutti e due» sorrisi davanti ad entrambi. «I bambini sono una benedizione»

Non stavo mentendo, ero davvero sincera.

«Non ho niente contro voi due. Sono felice per voi, davvero»

Dio. Eravamo tutti abbastanza grandi per parlare da persone adulte. Era tempo di crescere e di andare avanti. Non mi sarei mai opposta al fatto che il mio ex marito si rifacesse una vita, anche se era con la mia sorellastra.

Lo devo ammettere, ero felice della mia vita quindi perché non dovrebbe anche esserlo Justin.

«Allora congratulazioni, amico» Jamie strinse Justin in un abbraccio.

Brenda sembrava sorpresa e sotto shock.

Justin's POV

Merda!

Questa notizia è stato un colpo per me. Era inutile negare i fatti: l'ultima volta che sono andato a letto con Brenda non ho usato il preservativo. Vaffanculo.

Tutti gli invitati mi guardarono aspettando una mia reazione. La verità è che non sapevo neanche come reagire.

Deglutii e mi alzai immediatamente. Camminai con passo rapido per andare a prendere la mia giacca, per poi sentire il rumore di alcuni tacchi.

«Justin»

La voce orrenda di Brenda mi trapanò le orecchie che credevo mi si sarebbero rotti i timpani.

Volevo morire.

«Non voglio parlare ora»

Stava per dire qualcosa ma non mi importava, ero ormai davanti alla porta d'entrata.

«Voglio la prova del DNA»

«E la avrai»

Annuii e mi allontanai a grande velocità con la mia macchina.

Mi fermai al rosso del semaforo ed iniziai a colpire violentemente il volante.

Merda. Merda. Merda.

Signor Rodriguez's POV

Rimasi stupefatto a causa del gesto di Justin. Sapevo che Brenda odiasse mia famiglia ma non avrei mai pensato che sarebbe arrivata a questo punto.

A dir la verità sapevo che quel bambino non fosse un Bieber.

Non ero sicuro ma ne ero quasi certo. Mi diressi verso _____ e la vidi sorridere allegramente con quel ragazzo dagli occhi grigi. Forse la situazione sarebbe diversa ora. Forse è tutta colpa mia.

«Mi puoi spiegare chi diavolo sia questo?»

Mi avvicinai a Clarissa per cercare di parlare con lei. Si voltò e mi guardò alzando un sopracciglio. Osservò attentamente la foto che avevo nelle mie mani e sorrise. «È Marco Montanado. Per il nostro prossimo anniversario volevo comprarti una bellissima casa e quindi l'ho contattato. Non so chi ti ha dato quella foto ma tra me e lui non c'è stato nulla» fece spallucce.

«Non ti credo, cazzo!»

«Shh, abbassa la voce. Abbiamo visite»

Respirai profondamente. C'erano varie foto di loro due insieme ed ero io quello che si doveva calmare? «Non me ne frega un cazzo»

Si sentirono dei passi e vidi _____ sbucare da dietro l'angolo con il piccolo Jason che stava gattonando. Perché tante urla?»

«Non è una cosa che ti riguarda»

«Tuo padre è geloso, piccola. Tutto qui. Torna da Justin ora»

«Tua madre è una puttana, ecco cosa succede»

Mi ricordo che stavo in macchina. Andavo a 200km/h. E poi d'un tratto Clarissa accanto a me era ricoperta di sangue.

Da quel giorno la nostra famiglia si era distrutta.

_____ non mi ha mai perdonato e forse mi odia, sopratutto da quando mi sono sposato con Louise quattro mesi dopo.

Dopo alcuni mesi venni a sapere che quel Marco aveva una famiglia in Italia. E la casa che Clarissa voleva regalarmi ci stava ancora aspettando...

Mi alzai da tavola, mettendo la sedia a posto. «Con permesso»