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Justin's POV

Erano quasi le sei del mattino ed io stavo ancora lavorando. Gestivo le questioni amministrative dell'azienda da casa.

Dopo quella terribile notte, dove ho scoperto che presto Brenda avrà un bambino, sono caduto in depressione e ho iniziato a bere di nuovo.

L'alcol. La soluzione a tutti i miei problemi.

Whisky, vino, vodka, erano tra i miei preferiti.

Girai il collo un paio di volte per rilassarmi, per poi lasciarmi cadere sulla sedia per alcuni secondi. Presi un bicchiere d'acqua e poi mi rimisi a lavoro; dovevo finire questo contratto con un'impresa di Taiwan al più presto.

Sospirai un paio di volte dopo che salvai i file. Avevo finalmente finito. Chiusi gli occhi per alcuni secondi.

Sentii i passi di mia moglie camminare sul pavimento di legno e sorrisi.

Avevo passato così tanto tempo al computer che non mi accorsi di quante poche attenzioni le stavo dando.

Lavoravo sempre e questo lei lo sapeva. Non le dava fastidio, ma in qualche modo non faceva bene al nostro rapporto.

Vidi ______ portarmi un vassoio la colazione.

Sorrisi guardandola, spostando l'attenzione sul suo corpo. Dalla vestaglia potevo intravedere la sua biancheria intima nera di pizzo.

Merda.

La tirai verso di me e presi nelle mia braccia.

«Justin...La colazione» sbuffò fino a quando non si trovò davanti alla mia erezione.

«La colazione può aspettare, ora voglio mangiare te» soffiai sul suo collo, per poi lasciarle dei baci.

Grugnii pensando a quel momento, toccando il bordo della scrivania, sopra la quale l'avevo penetrata una e più volte.

Mi ricordai di quando una volta siamo andati in ospedale perché _____ a causa del sesso, aveva la tensione bassa e si sentiva debole. Non potete immaginare l'imbarazzo del dottore quando ci disse "Niente sesso per una settimana"

«Che ricordi» mormorai.

Guardai l'orologio; segnava le 7. Come passa subito il tempo.

Mi diressi in cucina per prepararmi un sandwich e mi ricordai di quando ho sorpreso _____ ad ingozzarsi di Nutella. Ricordo che era scalza ed indossava una delle mie magliette nere larghe, dalla quale si vedeva in bella vista il pancione.

Il bambino sarebbe nato da lì a poco.

Che ricordi meravigliosi e perfetti. Ecco cosa sono, ricordi, solo ricordi.

Sospirai e mi spostai i capelli dagli occhi. Alzai gli occhi al cielo, cercando di non far uscire le lacrime.

Tre colpi alla porta catturarono la mia attenzione. Chi poteva essere a quest'ora della mattina? Era troppo presto.

Aprii la porta e mi trovai davanti un avvocato. «Signor Bieber, questa è per lei da parte della mia cliente»

Spostai lo sguardo e la donna che aveva occupato i miei pensieri quella mattina, si presentava davanti a me.

«Ci...Ciao _____»

il divorzio dei bieber ➳ jbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora