25.

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Justin's POV

Deglutii sentendo le parole del mio piccolo.

Scossi la testa, per poi toccare la maniglia della porta.

Tossii falsamente visto che non si erano neanche accorti della mia presenza.

Jaime si girò e mi guardò serio, come se non dovessi stare lì. Spostò lo sguardo su Jason. «Vuoi che ti porto qualcosa, campione?»

Mi inumidii le labbra e strinsi la mano sinistra tanto forte da formare un pugno.

Jason rise lievemente. «Voglio dei dolci, papi»

Sentire mio figlio chiamare "papi" un altro uomo mi distrusse nel profondo. Sinceramente, è peggio di un calcio nei testicoli.

Jaime se ne andò senza degnarmi di uno sguardo.

Mi diressi verso Jason e mi sedetti accanto a lui. I nostri sguardi si incontrarono.

Ci stavamo fissando senza dire nulla. _____ entrò improvvisamente nella stanza e mi guardò sorpresa nel vedermi.

Ritornai a fissare Jason.

Era come se stessimo comunicando con degli sguardi. Semplici gesti. Il verde dei suoi occhi mi ricordò quelli di _____. Questo colore tanto particolare che ho amato, amerò e che mai nella vita dimenticherò.

Sospirai e protesi la mano verso i capelli di Jason, spettinandoli. Lui si ritrasse ma non me ne importò, continui a giocare con le sue ciocche.

«Ciao campione. Papà e qui ora»

Lui mi guardò freddo. Dai suoi occhi non traspariva nessuna emozione.

«Tu non sei il mio papà»

Deglutii a fatica sentendomi mancare l'aria. Tutto attorno a me si appannò.

Jason's POV

Jaime usce dalla stanza lasciandomi solo con mio padre.

Cammina verso di me e si siede sulla mia destra. Ci guardiamo. Solo questo.
Non parlavamo. Non volevo parlargli. Cosa gli dovrei dire?

Respira profondamente e mette una mano tra i miei capelli. Non mi piace che mi tocchi. Indietreggio ma continua a non togliere la mano.

«Ciao campione. Papà è qui ora»

Papà.

Papà?

Il mio papi è Jaime. È lui il mio papi perché mi ama e si prende cura di me. C'è sempre quando ho bisogno di lui. Si preoccupa sempre per me.

Non credo si meriti che io lo chiami papi. Non sa prendersi cura di niente e nessuno. Non ci è riuscito  neanche con me. Se no, non starei in ospedale.

Lui ha già perso il suo ruolo di padre.

«Tu non sei il mio papà»

Rimane fermo ed in silenzio. Che gli succede? Si sarà accorto, come dice la mia mami, che la verità fa male?

Justins'POV

Come cazzo è possibile? Come?

Mio figlio. Sangue del mio sangue.

Andiamo Justin, non essere così colto.

Presi la giacca, che prima mi ero tolto, e trascinai _____ per un braccio fuori dalla stanza.

Le sbarrai l'accesso alla stanza di Jason con un braccio, mentre respiravo profondamente.

Lei sospirò ed incrociò le braccia al petto. «Non posso aiutarti, Justin. Non più. Non l'ho obbligato io a chiamare "Papi" Jaime. Lui l'ha scelto e tu gli hai dato questa possibilità. È colpa tua... »

Mi guardò delusa.

Negai ripetutamente la testa «Lui è mio figlio, cazzo. Mio»

_____ alzò la testa in alto cercando di non piangere, ma fu inutile. «Tuo figlio, Bieber? tuo figlio?»

Annuii senza parlare. Non riuscivo neanche a deglutire.

Rise lievemente. «Jason ha smesso di essere tuo figlio dal momento in cui sei andato a letto con Brenda» disse puntandomi il dito indice contro. «Hai perso ogni diritto che avevi nei suoi confronti quando te ne sei andato via di casa e hai messo tuo figlio nelle mani della tua fidanzata, affinché lo picchiasse»

Mi girai ed iniziai a camminare. Mi diressi verso l'ascensore con un dolore dentro di me che mi lacerava e gli occhi da cui non smettevano di cadermi le lacrime.

Perché Dio?  Perché tanta sofferenza?

Al piano terra mi incontrai con Jaime. Mi avvicinai a lui e lo presi per il colletto della camicia, facendo pressione sul suo collo. Lui fece lo stesso con me. «Congratulazioni idiota. Congratulazioni» sussurrai con la voce rotta mentre lo guardavo negli occhi.

Lui alzò un sopracciglio non capendo.

«Sei riuscito ad ottenere in poco tempo...Tutto quello che a me costò avere in tanti anni»

Voleva dire qualcosa ma non glielo permisi. «Non essere stupido» negai con la testa mentre con una mano mi cancellavo le lacrime. «Non essere stupido. Un giorno perderai tutto...Te ne pentirai. Come io in questo momento»

Diminuii la pressione della presa e lo lasciai. Iniziai a camminare verso l'uscita, andando chissà dove.

il divorzio dei bieber ➳ jbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora