28.

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_____'s POV

Sorrisi vedendo Justin sorridere. Sapevo di aver presto la decisione giusta non chiedendo la totale custodia di Jason. Era felice. E sì, anche io lo ero.

Mi incamminai verso la porta con il mio bambino nelle braccia visto che dormiva. Prima che potessi oltrepassarla, qualcuno mi prese delicatamente per il braccio.

Justin.

«_____...» disse il mio nome in modo così dolce e soave. Mi sembrava di stare con la testa tra le nuvole. Dio, io lo amavo ancora.

«Justin» gli sorrisi leggermente evitando il suo sguardo. Guardarlo negli occhi sarebbe sempre stata una mia debolezza.

«Io...Io...» rise nervoso. Sospirò. «Grazie. Almeno credo»

«Spero tu capisca che questo lo faccio per Jason. Ha bisogno di entrambi i genitori e che noi siamo uniti. Questa è la seconda ed ultima opportunità che ti concedo»

«Sì, sì, lo so»

Mi sentivo sollevata. Finalmente le cose stavano andando per il verso giusto. Sorrisi e continui a camminare.

«Aspetta»

Justin mi seguì ed aprì la porta della macchina. Misi Jason nel suo seggiolino, coprendolo con una coperta. Mi sedetti sul posto del guidatore, osservando il mio ex marito. «Grazie»

Lui annuì. «Ti giuro che ti inviterei a mangiare fuori ma ho un impegno urgente da risolvere»

«Non c'è nessun problema. Ma ricorda che oggi è il tuo giorno con Jason. Ti aspetto alle quattro» parlai senza dare peso alla strana sensazione che sentivo nel petto.

«Non mancherò, te lo prometto. Starò lì prima delle quattro»

Alzai un sopracciglio. «Ti aspetto allora» mi misi gli occhiali da sole e chiusi la portiera della macchina, mettendola in moto. Guardai nello specchietto per vedere Justin alle mie spalle.

Ti prego, non farmi pentire della mia decisione, amore.

Justin's POV

Scesi dalla Toyota e camminai in direzione della casa di Brenda. Stranamente voleva parlare di lavoro e dell'impresa. Suonai alla porta, scocciato, fino a quando lei non aprì. Non indossava niente di attraente e non sembrava volermi sedurre in alcun modo.

Grazie Dio.

Mi sedetti sulla sedia ed iniziammo a parlare delle nostre imprese, fino a quando Brenda non mi propose di assaggiare del vino.

«Brindiamo alla salute e alle nostre imprese» strinse il suo bicchiere nella mano, dandone uno anche a me.

«Alle imprese» dissi bevendo.

Brenda continuava a fissarmi incuriosita. Mi cadde il bicchiere dalle mani, non riuscivo a respirare, i rumori attorno a me sembrano essere attutiti ed avevo la vista sgranata. Non ricordo nulla, se non che qualcuno mi prese in braccio per poi trascinarmi.

il divorzio dei bieber ➳ jbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora