20.

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Justin's POV

Dopo aver visto per abbastanza tempo Jason, uscimmo dalla sua stanza per sederci nella sala d'aspetto. Con me e _____ c'erano anche i genitori di quest'ultima, i quali non sembravano stare bene del tutto.

Mi sedetti vicino a lei, mentre muoveva una rivista per farsi aria.

«Sei un' inutile ed una irresponsabile» disse il padre di _____.

«Stai zitto»

«Tu non mi comandi. Puoi essere grande, ma sei ancora ai miei ordini»

«Hai smesso di essere mio padre quando hai ucciso la mamma»

Guardai immediatamente il signor Rodriguez. «Come hai potuto fare questo a tua sorella? È la tua famiglia. Questo non avresti mai dovuto farlo»

_____ si girò verso Louise, la sua matrigna. «Lei sa benissimo che quella è sua figlia, fatta con un altro uomo, e sa che non è mia sorella. Neanche il fatto che le avete dato il mio stesso cognome non mi avvicinerà mai a lei. Siete preoccupati di cosa le ho fatto? Andate a vedere come ha ridotto mio figlio, e poi ne riparliamo»

Mi avvicinai e baciai la testa di _____, accorgendomi di quanto fosse agitata. «Non pensi che dovresti andare a riposare? È stato un giorno difficile oggi»

Annuì. «Sì, penso tu abbia ragione. Non credo neanche ci facciano vedere  più Jason ora»

Sorrisi debolmente e la accompagnai fino all'uscita dell' ospedale, tenendola sempre per un braccio.

Sospirò quando arrivammo davanti alla macchina.

«Vuoi che ti accompagno?» le domandai.

Lei si torse le labbra e si passò una mano sulla fronte, sospirando frustrata. «Ehm, si grazie»

***

Il viaggio fu molto silenzioso. La aiutai a scendere ed andammo verso la porta di casa. Mi guardò e mi sorrise; era da molto tempo che non mi dedicava un sorriso. «Puoi rimanere se vuoi, non so..»

«Resto finché non so che ti senti bene, allora»

Entrai e mi sedetti sul sofà del salone, mentre _____ salì le scale.

FLASHBACK

Le presi le mani e la costrinsi a portarle sopra la testa. La spinsi contro il letto, senza lasciarle nessuna possibilità di scappare.

Si muoveva con me gemendo ed imprecando, mentre io cercavo di portarla all'orgasmo. Quando l'eccitazione era arrivata al culmine, uscii da dentro di lei e poggiai la mia fronte contro la sua.

«Ti amo Jus..Justin» disse poggiando la testa sul mio petto ed intrecciando le sue gambe alle mie.

Le baciai le labbra interrompendola.

FINE FLASHBACK

Ma tutto ormai era finito. A tutto questo io avevo messo fine. E quella fu l'ultima volta che facemmo l' amore.

Scossi la testa ed allontanai quei maledetti ricordi che mi tormentavano. Guardai l'orologio sul mio polso; era da un' ora che me ne ero andato da casa di ______ e neanche per un secondo avevo smesso di pensare a lei.

Non riuscivo a non farlo, soprattutto ora che Jason sta male. Brenda? Non mi interessava di lei ora come ora.

Posai il mio sguardo sul portatile e ritornai a lavorare, quando una chiamata del mio avvocato mi interruppe. «Justin sei sicuro di non volere fare appello per la custodia di tuo figlio?»

«Sì Miller. Sono sicuro che non mi ridurranno solo le ore di visita che ho per vedere Jason, ma nulla di che»

Sentii sospirare dall'altro capo del telefono. «Non hai letto attentamente, vedo»

Aggrottai le sopracciglia. «che cosa significa "non hai letto attentamente"?»

«Justin, _____ vuole fare domanda per avere una custodia totale, e questo significa che vuole toglierti la patria podestà. Mi capisci? Nei documenti risulterà che Jason non ha un padre e che avrà il cognome Rodriguez»

Rimasi sbalordito, chiudendo poco dopo la chiamata. Presi la macchina ed andai verso casa della mia ex moglie.

Dovremo assolutamente parlare di questo.

Scesi dall'auto e mi precipitai in casa di _____, la quale stava uscendo dalla cucina. «Justin ma che caz...»

«Come hai potuto fare richiesta per la custodia totale di Jason? Perché l'hai fatto? Perché cazzo mi fai questo?»

«Già te l'ho detto. Tu stesso hai visto cosa è successo e non voglio che risucceda, almeno fino a quando potrò impedirlo»

Sospirai affannosamente mentre le rivolsi delle occhiatacce. Come ha potuto farmi questo?

«E ora? Mi toglierai mio figlio come se non fosse nulla?»

_____ mi guardò tristemente. «Sì  Justin, lo farò» affermò annuendo con la testa.

No. No. No. No. No. No.

«Porca puttana, lui è anche mio figlio»

«È tuo figlio ma non ti sei preso cura di lui. Lo faccio per il suo bene cazzo, perché non lo capisci Bieber? Non hai mai pensato a lui dal giorno del divorzio. Io ti ho affidato nostro figlio e tu che fai? Lo lasci nella mani di quella maledetta»

«Non pensi proprio ai miei sentimenti? Come potrei sopportarlo?» lasciai che le lacrime mi scendessero sulle guance; era già da troppo che le stavo trattenendo.

«E tu hai pensato ai miei sentimenti quando sei andato a letto con Brenda? Hai pensato a me quando firmasti il divorzio?» la sua voce era debole, quasi un sussurro prima che anche lei piangesse.

Touché.

«Dillo, hai pensato a qualcuno o solo alle tue esigenze sessuali? Rispondimi, lo hai fatto?»

il divorzio dei bieber ➳ jbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora