il divorzio dei bieber ➳ jb

27.

NO ONE'S POV

Ti sei mai sentita rifiutata almeno una volta?

Hai mai provato quella sensazione di essere costantemente in competizione con qualcuno perche ti mettono in comparazione con lei? O quando senti dire che questa persona è migliore di te, non vuoi esserlo anche tu?

Questo le succedeva da quando era piccola. La bambina dalla pelle chiara e capelli biondi era sempre stata la preferita dei genitori. Questo fino a quando non si separarono. Sua madre si rivelò incapace di prendersi cura di lei. Non aveva amore da darle. E mai l'aveva ricevuto.

Brenda sopportava i maltrattamenti della madre giorno dopo giorno. Questo fino ai sedici anni. In quello stesso anno sua madre conobbe al signor Rodriguez.

Durante una cena in famiglia Brenda venne presentata agli altri. Fu lì che vide per la prima volta _____. Era bellissima con quel vestito lungo fino al pavimento, i suoi capelli castani, i suoi occhi verdi...

Dopo iniziò l'inferno.

«Brenda tesoro, devi prendere l'esempio di _____. È entrata in una delle più prestigiose università del paese»

«_____ ha un grande futuro e lavora. Mentre tu?»

«Perché non ho una figlia come lei?»

Da qui il suo odio per _____ crebbe di giorno in giorno. A volte Brenda cercava di non farci caso, ma spesso amava mettersi a confronto con lei.

Una notte conobbe anche Justin Bieber. Non era più l'adolescente di anni prima. Era un bellissimo uomo, sempre disponibile ed amabile con _____.

Justin faceva parte dei suoi sogni proibiti. Lo voleva tutto per se. Lo desiderava con tutta la sua anima. Ma non poteva averlo perché lui era innamorato di sua moglie.

Brenda's POV

«Maledetta» sussurrai colpendo il tavolo. «Perché lei e io no? Ti odio Bieber»

Lasciai cadere una pasticca in un bicchiere, aspettando che si dissolvesse. Odiavo ____. Odiavo Justin. Li odiavo per la vita miserabile che vivevo a causa loro.

Mi cancellai le lacrime, con la manica della felpa, vedendo Justin parcheggiare la sua Toyota nera. Mi alzai per poi mettere i piatti sul tavolo. «Come sei ingenuo, Justin»

Tre colpi alla porta mi fecero scuotere la testa. «Bene, che il piano inizi allora»